È sempre lo stesso: i sostenitori delle principali industrie continueranno a negare e faranno il possibile per anteporre i propri profitti alle persone.
Una mammografia annuale è il protocollo convenzionale per la “prevenzione” contro il cancro al seno. Tuttavia, i ricercatori sempre più concordano nel sostenere che la mammografia è, come minimo, inefficace e dannosa nei peggiori casi. Sfortunatamente, il cancro al seno è un gran affare e la mammografia è una delle sue sorgenti di profitto primarie. Questo è il motivo per cui l'industria sta lottando col coltello tra i denti per sostenerla, anche a costo d'ignorare la verità.
Diversi studi negli scorsi anni sono giunti alla conclusione che le mammografie non salvano vite e che potrebbero, di fatto, essere più dannose che benefiche. Ciò grazie alla presenza di falsi positivi, eccesso di trattamento e cancro indotto da radiazioni.
http://edition.cnn.com/video/api/embed.html#/video/health/2014/02/12/ath-gupta-mammogram-study.cnn
L'ultimo studio giunto a questa conclusione è anche uno dei più vasti. Come riportato dal New York Times:
“Uno dei più vasti e meticolosi studi sulla mammografia mai fatto, con il coinvolgimento di 90.000 donne e della durata di 25 anni, ha aggiunto nuovi forti dubbi sulla validità di questo test per le donne di qualsiasi età. È stato riscontrato che il tasso di decessi per cancro al seno e per altre cause è lo stesso per le donne, sia che si siano sottoposte a mammografia che non. Inoltre, il test ha causato danni: 1 su 5 tumori riscontrati con la mammografia e trattati non costituiva una minaccia per la salute della paziente e non prevedeva alcun trattamento tipo chemioterapia, intervento chirurgico o radiazioni.”
Dov'è la saggezza nell'usare un test contro il cancro che causa il cancro?
Oltre al danno causato dall'eccesso di trattamento, l'accortezza d'irradiare il proprio seno per decenni è, nel migliore dei casi, discutibile considerando il fatto che questo tipo di radiazione può causare il cancro. I risultati, pubblicati sul British Medical Journal (BMJ) nel 2012, mostrano che le donne portatrici di una mutazione genetica chiamata BRCA1/2 sono specialmente vulnerabili al cancro da radiazioni indotte. Hanno riscontrato, inoltre, che il tumore da radiazioni indotte è dipendente dalla dose. Significa che maggiore è la dose, maggiore è il rischio di contrarre il cancro. L'autore conclude che:
“I risultati di questo studio incentivano l'uso di tecniche con radiazioni non ionizzate (come la risonanza magnetica) come principale strumento di sorveglianza per giovani donne con la mutazione BRCA1/2.”
Per anni ho denunciato i rischi nell'uso della mammografia, nonostante i violenti attacchi ricevuti da radiologi e persone decise ad attaccarmi. In ultima analisi, è valsa la pena pagare le spese legali per difendermi contro questi attacchi negli anni, visto che sempre più ricerche sostengono la mia posizione.
A questo punto, la controversia è praticamente risolta – almeno considerando gli studi pubblicati. So che tutti colo che hanno attaccato le mie opinioni rimarranno della loro idea, negando i fatti. La grossa menzogna deve continuare a essere divulgata per evitare la colpa associata con i danni arrecati. Gli attacchi non fanno altro che migliorare la nostra difesa nel sostenere punti di vista controversi.
Il più grande studio sulla mammografia, sinora, non trova alcun beneficio
Il suddetto studio, pubblicato sul British Medical Journal (BMJ), include un periodo di test di quinquennale per un totale di 25 anni di studio. Le donne, d'età compresa tra i 40 e i 59 anni, sono state scelte casualmente sia per il periodo di mammografia quinquennale, sia per il test fisico al seno senza mammografia. Durante il corso dello studio, a 3250 delle donne che erano state sottoposte a mammografia era stato diagnosticato un tumore al seno, mentre del gruppo senza mammografia era stato diagnosticato a 3133 pazienti. Di quelle, 500 delle donne sottoposte a mammografia e 505 di quelle non sottoposte a mammografia sono decedute per il cancro.
Tuttavia, dopo 15 anni di ricerca, il gruppo con la mammografia aveva portato a ulteriori 106 casi di diagnosi di cancro, che furono attribuiti all'eccesso di diagnosi. Come spiegato precedentemente dal dott. Otis Webb Brawley, ufficiale medico capo presso la American Cancer Society, la formula “eccesso di diagnosi” in medicina si riferisce a:
“…un tumore che soddisfa tutti i requisiti di laboratorio per essere chiamato cancro ma, se lasciato solo, non causerebbe alcun danno. Questo è un tumore che non continuerà a crescere, svilupparsi e uccidere. È un tumore che può essere curato con trattamenti ma che non ha bisogno d'essere trattato e/o curato.”
L'autore dello studio conclude che:
“La mammografia annuale in donne con età dai 40 anni ai 59 anni non riduce la mortalità da cancro al seno più di quanto non faccia il test fisico o la consueta cura quando un trattamento coadiuvante dovesse essere disponibile. Nel complesso, il 22% dei casi di cancro al seno invasivo rilevati sono stati soggetti a un eccesso di diagnosi, rappresentando 1 caso di cancro al seno con eccesso di diagnosi ogni 424 donne che sono state sottoposte a mammografia, durante lo studio.”
Ancora più studi che contestano il valore della mammografia di routine
Il tasso dei casi di eccesso di diagnosi (22%) è identico virtualmente a quello riscontrato nel 2012 in uno studio norvegese, il quale aveva trovato che il 25% delle donne sono soggette a eccesso di diagnosi nei casi di cancro al seno che, se lasciato stare, non avrebbe mai causato alcun danno. Altri studi che sostengono i risultati dello studio preso in considerazione includono i seguenti:
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Nel 2007, l'Archive of Internal Medicine ha pubblicato una meta-analisi di 117 mammografie casuali. Tra le scoperte si riscontrano alte percentuali di falsi positivi (20%-56% dopo 10 mammografie) .
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Risultati simili sono stati riscontrati in una meta-analisi realizzata dal Cochrane Database Review, nel 2009, che ha verificato che la mammografia porta a un 30% il tasso di eccesso di diagnosi ed eccesso di trattamento, che di fatto aumenta il rischio assoluto di sviluppare il cancro dello 0,5%. La relazione conclude che ogni 2.000 donne invitate a partecipare a un periodo di test di prevenzione di 10 anni, solo la vita di una donna è stata prolungata, mentre 10 donne sono state trattate senza motivo.
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Un altro studio norvegese, pubblicato nel 2010, ha concluso che una riduzione della mortalità come risultato dell'uso della mammografia è così ridotto da risultare inconsistente: 2,4 decessi su 100.000 decessi all'anno sono stati il risultato del test.
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Una ricerca pubblicata su The Lancet Oncology, nel 2011, descrive la storia naturale del cancro al seno rilevato nel programma svedese di mammografia, tra il 1986 e il 1990, che ha coinvolto 65.000 donne. Visto che le lesioni al seno e i tumori sono trattati aggressivamente e/o rimossi prima che si possa stabilire la loro effettiva natura maligna per la salute, c'è stata nessuna o poca ricerca su ciò che accade quando vengono lasciati stare.
Questo studio, comunque, dimostra per la prima volta che le donne che hanno ricevuto il maggior numero di mammografie hanno un'alta incidenza cumulativa di cancro al seno invasivo durante i successivi 6 anni rispetto al gruppo con meno test.
Falsi negativi: un altro rischio della mammografia
Oltre ai falsi positivi che portano a trattamenti non necessari, c'è anche il rischio di falsi negativi. Il che vuol dire che un cancro, minaccia per la vita della persona, non viene rilevato. Secondo il National Cancer Institute (NCI), le mammografie non rilevano fino al 20% dei tumori al seno che sono presenti al momento del test. Se una mammografia rileva un punto anomalo nel vostro seno, il passo successivo è, di solito, la biopsia. Questo comporta il prelievo di una piccola porzione di tessuto del vostro seno, che viene poi osservata da un patologo al microscopio per determinare se si tratta di cancro.
Il problema è che tumori ai primi stadi, come il ductal calcinoma in situ (DCIS), possono essere molto difficili da diagnosticare e non ci sono diagnosi standard. Inoltre, i patologi che effettuano le analisi non sono chiamati a possedere particolare esperienza. Come ha dichiarato al New York Times nel 2010 il dott. Shahla Masood, capo del dipartimento di patologia presso la University of Florida College of Medicine a Jacksonville:
“Ci sono studi che mostrano che la diagnosi di questi casi al limite di lesioni al seno di tanto in tanto di risolvono con il lancio di una moneta.”
È importante realizzare che una mammografia negativa non può essere equiparata a un certificato di perfetta salute. Tutte le mammografie negative possono dirvi che, se avete il cancro, non si è sviluppato abbastanza da poter essere rilevato. Il 49% delle donne hanno la densità del tessuto del seno molto elevata, e la sensibilità della mammografia per seni densi si attesta al 27%. Ciò significa che circa il 75% delle donne con seno denso sono a rischio di mancata rilevazione del tumore se si affidano alla sola mammografia. Anche con la mammografia digitale la sensibilità si attesta sul 60%.
Le donne devono affrontare sempre più scelte confusionarie
Questa ricerca ha dato di nuovo linfa al dibattito se una mammografia annuale sia o meno una scelta saggia per la maggior parte delle donne. A complicare ancor più le cose è il fatto che negli ultimi anni diversi gruppi medici hanno dato raccomandazioni divergenti riguardo la mammografia.
Nel novembre del 2009, lo US Preventive Services Task Force, un consiglio di consulenza federale, ha rivisto le sue raccomandazioni relative ai test contro il cancro, sostenendo che le mammografie annuali non siano necessarie per le donne sotto i 50 anni e che i test sono raccomandati solo ogni due anni. Il consiglio ha basato le proprie linee guida su dati che indicano che la mammografia fa più male che bene quando usata su donne giovani.
Tuttavia, molti gruppi sul cancro hanno rifiutato di adottare queste linee guida e ancora consigliano le donne oltre i 40 di fare il test annualmente. Questi gruppi includono la American Cancer Society, il National Cancer Institute e la American College of Radiology.
Nel 2011, l'American Congress of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) ha spinto le donne a un altro ciclo di test quando ha cambiato le linee guida per aumentare il numero di test rispetto a quanto fatto in precedenza. ACOG aveva consigliato prima mammografie annuali a partire dall'età di 40 anni. Questo quello che scrive il New York Times:
“I giorni del test valido per qualsiasi cosa potrebbero giungere al termine. Ora i pazienti e i loro medici affronteranno scelte molto più sottili, basate sul rischio di ogni donna di contrarre il cancro al seno e le sue impressioni rispetto alla possibilità di trattamenti non necessari. «L'equilibrio tra benefici e danni è sempre più nell'aria» ha affermato il dott. Russel P. Harris, un professore di medicina presso la University of North Carolina, Chapel Hill. «Le persone ragionevoli non saranno favorevoli.»”
Tomosintesi 3D: l'alternativa folle che aumenta ancor di più i rischi
Sfortunatamente, invece d'ammettere le mancanze e relativi pericoli della mammografia, l'industria a svelato un “nuovo e migliorato” tipo di mammografia nel 2011, chiamato tomosintesi 3D che, di fatto, vi espone a dosi di radiazioni ancor maggiori del test standard. Quello che è peggio è che consigliano anche di continuare il vostro programma di mammografia 2D quando fate la tomosintesi, moltiplicando l'esposizione a radiazioni ancor di più. Secondo il chirurgo dott. Susan Love, la tomosintesi vi espone a circa il doppio delle radiazioni rispetto al test originale.
Secondo uno studio del 2010, il test annuale, usando la mammografia di tipo digitale o su pellicola, su donne con età tra i 40 anni e gli 80 anni è associato con un'incidenza di cancro indotto e un tasso di cancro al seno mortale di 20-25 casi su 100.000. Ciò significa che le mammografie annuali causano 20-25 casi di cancro al seno mortale ogni 100.000 donne sottoposte al test. L'aumento ancor di più – forse raddoppiando – del numero di tumori al seno mortali come diretta conseguenza della procedura di test stessa difficilmente può considerarsi progresso.
La prevenzione del cancro inizia con le scelte del vostro stile di vita
Le mammografie sono rappresentate come la miglior forma di prevenzione che una donna possa avere. Tuttavia, una diagnosi precoce non è la stessa cosa che la prevenzione e il test contro il cancro che causa più danni che effetti positivi difficilmente può essere definito come “la vostra miglior scelta” rispetto al diventare un elemento statistico sul cancro! Credo che la gran maggioranza di tutti i tumori potrebbe essere prevenuta semplicemente applicando strettamente delle semplici strategie basate sul senso comune relative al vostro stile di vita, come quelle illustrate di seguito:
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Evitate lo zucchero, specialmente il fruttosio, e i cibi elaborati. Tutte le forme di zucchero sono dannose per la salute in generale e favoriscono il cancro. Il fruttosio raffinato, peraltro, è chiaramente uno dei più nocivi e dovrebbe essere evitato il più possibile. Questo significa, ovviamente, evitare tutti i i cibi elaborati visto che la maggior parte contengono fruttosio (tipicamente nella forma di sciroppo di mais con alto concentrato di fruttosio, HFCS).
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Ottimizzate i vostri livelli di vitamina D. La vitamina D influenza virtualmente ogni cellula del corpo ed è uno dei più potenti ostacoli naturali contro il cancro. La vitamina D è, di fatto, in grado di penetrare nelle cellule cancerogene è innescare l'apoptosis (morte cellulare). Se avete il cancro, il vostro livello di vitamina D dovrebbe trovarsi tra 70 e 100 ng/ml. La vitamina D lavora in sinergia con ogni trattamento per il cancro che io conosca, senza effetti collaterali. Sarebbe ideale che i vostri livelli raggiungessero questi valori grazie all'esposizione al sole o lettino per abbronzatura.
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Limitate le vostre proteine. Nuovi studi hanno enfatizzato l'importanza delle vie metabolica mTOR. Quando queste sono attive, la crescita cancerosa è accelerata. Un modo per ridurre queste vie è limitando le vostre proteine a 1 grammo per chilogrammo di massa magra del corpo o, grossolanamente, mezzo grammo per chilogrammo di massa del corpo pesata. Per la maggior parte delle persone questo significa tra i 40 e i 70 grammi di proteine giornaliere, che si traduce in circa i 2/3 di quello che normalmente assumono.
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Evitate i prodotti della soia non fermentati. La soia non fermentata è ricca in estrogeni, o fitoestrogeni, conosciuti anche come isoflavoni. In alcuni studi, la soia sembra agire insieme con l'estrogeno umano per incrementare la proliferazione delle cellule del seno, che aumenta le possibilità di mutazioni e di cellule cancerogene.
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Migliorate la sensibilità dei vostri recettori di insulina e leptina. Il miglior modo per fare ciò è evitare lo zucchero, il grano e limitare i carboidrati per lo più con fibre vegetali. Inoltre, assicuratevi di fare esercizio, specialmente con il Peak Fitness.
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Fate esercizio regolarmente. Una delle ragioni per cui l'esercizio funziona nell'abbassamento dei rischi per il cancro, è che abbassa la vostra insulina e controllare i livelli d'insulina è uno dei migliori modi per ridurre i rischi di cancro. È stato suggerito anche che l'apoptosis (la morte programmata della cellula) è scatenata dall'esercizio, causando la morte delle cellule cancerose. Degli studi hanno mostrano, peraltro, che il numero dei tumori diminuisce assieme al grasso corporeo che potrebbe essere un fattore addizionale di rischio. Questo perché l'esercizio aiuta ad abbassare i livelli degli estrogeni, cosa che spiega perché l'esercizio sembra essere piuttosto efficace contro il cancro.
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Mantenete un peso corporeo salutare. Questo diventerà semplice non appena mangerete correttamente, rispetto alla vostra costituzione e facendo esercizio. È importante perdere l'eccesso di grasso corporeo perché il grasso produce estrogeni.
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Bevete una pinta di un litro di succo vegetale al giorno. Per favore, date un letta alle mie istruzioni per la realizzazione di succhi.
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Assumente molti grassi animali omega-3 d'alta qualità, come l'olio di krill. La mancanza di Omega-3 è un fattore comune per il cancro.
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Curcumina. Questo è un ingrediente attivo della curcuma e in alte concentrazioni può essere molto utile nel trattamento del cancro. Di fatto detiene la letteratura basata sull'evidenza che più sostiene il suo uso contro il cancro di qualsiasi altro nutriente, compresa la vitamina D. Per esempio, ha dimostrato più potenziale terapeutico nel prevenire le metastasi del tumore al seno. È importante sapere che la curcumina di solito non viene assorbita molto bene, quindi, ho fornito una serie di suggerimenti per l'assunzione qui. Preparazioni più recenti hanno cominciato ad apparire, offrendo un miglior assorbimento. Per il miglior risultato, vi consiglio di usare una preparazione a rilascio prolungato.
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Evitate di bere alcool, o per lo meno limitate le bibite a una al giorno.
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Evitate i campi magnetici il più possibile. Anche gli asciugamani elettrici possono aumentare il rischio di cancro.
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Evitate le terapie sintetiche ormonali sostitutive, specialmente se avete fattori di rischio di cancro al seno. Il cancro al seno è un tumore relazionato con gli estrogeni e secondo lo studio pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute, il tasso di cancro al seno nelle donne è calato assieme il calo dell'uso della terapia ormonale sostitutiva (ci sono rischi simili per giovani donne che usano contraccettivi orali. Le pillole contraccettive, che sono costituite anche di ormoni sintetici, sono state relazionate con il cancro al seno e alla cervicale).
Se avete eccessivi sintomi da menopausa, è consigliabile considerare piuttosto la terapia sostitutiva ormonale bioidentica che usa ormoni che sono, come molecole, identici a quelli del vostro corpo e non devastano il vostro sistema. Questa è un'alternativa decisamente più salutare:
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Evitate la BPA, ftalati e altri xeno-estrogeni. Questi sono composti simili agli estrogeni che sono stati relazionati con l'aumento del rischio di cancro.
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Assicuratevi di non avere mancanza di iodio, perché c'è diretta connessione tra la mancanza di iodio e alcune forme di tumore. Il dott. David Brownstein, autore del libro Iodine: why you need it, why you can't live without it, è un fautore dello iodio contro il cancro al seno. Di fatto possiede importanti proprietà anti-cancro e è stato mostrato di provocare la morte delle cellule tumorali del seno e della tiroie.
Per maggiori informazioni, consiglio di leggere il libro del dott. Browstein. Ho fatto diverse ricerche sullo iodio, dopo aver intervistato il dott. Brownstein, visto che credo che la maggior parte di quello che sostiene è valido. Tuttavia, non sono del tutto convinto che il suo dosaggio sia corretto. Credo che sia troppo alto.
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Evitate di abbrustolire la carne. Il carbone o la carne carbonizzata è relazionata con il rischi di cancro al seno. Anche l'acrilamide – un elemento cancerogeno prodotto quando cibi con amido sono cotti, arrostiti o fritti – è considerato come causa del rischio di cancro.
Questa non è una lista esaustiva. Esistono molte altre strategie che possono essere utili. Un'eccellente risorsa è il libro della dott.ssa Christine Horner, Waking the warrior goddess: Dr. Christine Horner program to protect against and fight breast cancer, che contiene approcci naturali dimostrati per la protezione contro il cancro e il suo trattamento.
Gli esperti chiedono ai radiologi di smettere di mentire riguardo alla mammografia
Il dott. H. Gilbert Welch, del Dartmouth Institute for Health Policy and Clinical Practice, spiega alla CNN perché i due principali argomenti dell'American College of Radiology contro il Canadian National Breast Screening Study sono sbagliati, come spiegato nel video sottostante:
http://video.pbs.org/viralplayer/2365178062
Informatevi voi stessi così che possiate prendere il controllo della vostra salute. Molte donne sono ancora inconsapevoli che la scienza dietro le mammografie è fallace. Invece di venir detta la verità, alle donne viene indotto un senso di colpa che le porta a pensare che mancando all'appuntamento annuale con la mammografia sono irresponsabili. Può essere difficile rimanere saldi di fronte a certe tattiche. Dopo tutto, ci si aspetta che i professionisti della salute sappiano di cosa stanno parlando e che ci diano il miglior consiglio possibile.
Quando si tratta, però, della prevenzione contro il cancro, molti medici hanno subito il lavaggio del cervello come la persona media della strada, soccombendo alla propaganda dell'industria che minimizza o ignora le ricerche che entrano in conflitto con i loro profitti. Sempre più ricerche mostrano che sono più le donne danneggiate dalla mammografia annuale che quelle salvate. Alla luce di questi fatti, evitare la mammografia annuale è a malapena un atto d'irresponsabilità. Idem nel dire “no, grazie” alla tomosintesi 3D che vi espone ad ancor più radiazioni che possono causare il cancro.
Per favore, comprendete che ci sono altre alternative di test, ciascuna delle quali ha i propri punti di forza e le proprie debolezze e voi avete il diritto d'usare quelle opzioni. Ricordate, inoltre, che per poter davvero evitare il cancro al seno, dovete concentrare la vostra attenzione sulla prevenzione, non solo sul rilevamento.
Dichiarazione di non responsabilità: questo articolo non intende fornire indicazioni mediche, diagnosi o trattamento. I punti di visti qui espressi non rispecchiano necessariamente quelli di WakingTimes o del suo staff.
24 febbraio 2014 Dottor Mercola / Waking Times
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Traduzione: Michele Bedendo
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Editing: Laura Rizzotto
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Link: http://www.wakingtimes.com/2014/02/26/largest-longest-study-mammograms-finds-benefit/
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