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Kryon: Non disperate! – parte 2

Saluti miei cari, questo è Kryon del servizio magnetico. continua a leggere

Kryon: Non disperate! – parte 1

Saluti miei cari, questo è Kryon del servizio magnetico. continua a leggere

Confrontarsi con ambiguità e ambivalenza

ambivalence-manDipinto di Nathan Zap

L’inequivocabilità è semplicità e porta alla morte. Ma l’ambiguità è il modo in cui vivere. – Carl Jung continua a leggere

Urne biodegradabili che vi faranno diventare alberi. Trasformiamo i cimiteri in foreste

Sulla Terra sta per avvenire una rivoluzione, che ci farà cambiare da società dipendente da inquinamento e spreco a una con iniziative sostenibili e eco-friendly. Gli alberi sono i polmoni del nostro pianeta. Più alberi piantiamo, più l'aria sarà pulita per le generazioni che verranno. Siamo molto fieri d'offrire al nostro pubblico la Bios Urn, un'urna funeraria fatta di materiali biodegradabili che vi trasformeranno in un albero dopo la vostra morte. Dentro l'urna c'è un seme di pino, che può essere sostituito con un qualsiasi altro seme o pianta, e crescerà per ricordare il vostro amato. Bios Urn trasforma la morte in vita attraverso la natura.

biosurn-6L'industria dei servizi funebri, comprese case funebri, crematori e cimiteri, generano milioni. Molte compagnie hanno una pessima reputazione per quanto riguarda abusi verso il consumatore, ma i servizi continuano a essere necessari per ogni famiglia. I problemi comprendono alti costi, programmi funebri fraudolenti prepagati, vendita aggressiva di bare, di prodotti non necessari e possibilmente inquinamento ambientale dei cimiteri.

Fluidi per imbalsamare velenosi, bare sigillate e volte funebri di cemento danneggiano l'ambiente e un numero crescente di persone preoccupate per l'ambiente stanno scegliendo sepolture ecologiche. Come regola generale le sepolture verdi evitano l'uso di fluido per imbalsamare e possono essere molto meno costose che le sepolture tradizionali.

Il cuore della Bios Urn

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Progettato per avere successo nel rito. La parte superiore dell'urna è pensata appositamente per permettere al seme di germogliare. Prima di seppellire l'urna, dovrete mescolare i componenti con un po' di terra del luego in cui volete che il vostro albero cresca. I componenti faciliteranno naturalmente la germinazione del seme quando mischiati con il terriccio.

Un corpo magnifico

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La forma segue la funzione. Grazie alla sua struttura, l'urna bio mantiene i semi separati dalle ceneri. L'albero cresce nel compartimento superiore, fino a che l'urna comincia a degradarsi. Dopo l'intero set diventa parte del sottosuolo e fertilizzante per l'albero.

Cosa c'è nella scatola?

biosinboxd-8Il più semplice possibile. Quando comprate una Bios Urn riceverete tutto ciò che vi serve per piantare il vostro albero. L'urna è divisa in due capsule separate: quella superiore è un'unità sigillata per assicurarsi che il seme sia in buono stato prima che cominci a nascere; la parte inferiore è dove vengono messe le ceneri. Entrambi gli scomparti sono tenuti completamente separati prima che l'urna cominci a deteriorarsi. L'urna arriva in una scatola unica.

Come funziona

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1. L'urna arriva assemblata e pronta per essere portata nel luogo scelto per la rigenerazione.

2. Rimuovere il sigillo e l'imballaggio esterno.

3. Mettere le ceneri nella parte inferiore dell'urna. Chiuderla con la parte superiore e mettere il terriccio nel posto in cui c'è il seme.

4. Seppellire l'urna in un terreno fertile con la parte superiore sulla superficie del suolo e con l'acqua dentro.

5. Dopo qualche giorno i semi germoglieranno e il vostro albero comincerà a crescere.

6. L'albero continuerà a crescere anno dopo anno.

Domande frequenti

1. La Bios Urn è fatta di materiali che non dovrebbero essere messi nel terreno?
No, è completamente bio degredabile.

2. Sono disponibili altri semi?
Sì, ci sono ginko, acero, quercia, frassino o faggio e cipresso senza costi aggiuntivi.

3. La Bios Urn scade?
Questo prodotto può essere conservato per anni senza che ci sia una diminuzione delle sue funzionalità. Grazie ai materiali con cui è disegnata si mantiene bene. Non ha una scadenza specifica e può durare per anni senza alcun problema a patto che l'urna sia conservata in un ambiente relativamente freddo che non superi la temperatura di 32º C o maggiore, o con umidità del 60% o superiore che può portare a un rapido declino della germinabilità e del vigore del seme.

4. Posso tenere una parte delle ceneri per me?
Sì, non c'è bisogno di mette tutte le ceneri che ricevete dal crematorio nell'urna e raccomandiamo di non superare il livello di ceneri che consigliamo.

5. Le ceneri non impediranno all'albero di crescere?
Le ceneri e il seme non verranno mischiate, ma le ceneri sono sempre state buone per il suolo e il potassio può aiutare la crescita di molti fiori e piante e alberi così come aiutare a resistere alle malattie. Il numero di ceneri che viene messo in un'urna non disturberà il delicato equilibrio di nutrienti richiesto per la crescita di una pianta. Come regola generale, si possono tranquillamente spargere 20 libbre di ceneri per mille piedi quadrati di giardino.

6. È legale seppellire l'urna ovunque?
Per piacere controllate con le autorità locali, ma di solito è possibile seppellire un'urna ovunque è legale piantare un albero, compreso il vostro giardino.

7. È una scelta ecologicamente buona per il mio caro?
L'impronta di carbonio favorisce ancora la cremazione/crescita di un albero dato che ogni albero purifica l'aria molte volte per compensare l'emissione di carbonio durante la sua vita. Ci sono anche metodi di cremazione bio ed ecologiche che possono essere perseguite attraverso case funebri che sono più eco friendly. Alcuni di questi metodi comprendono la cremazione con idrolisi alcalina che riduce l'uso di gas naturali, elettricità e CO2 di molto.

8. Avete una versione per animali domestici?
Sì. Attualmente la Bios Urn è fatta sia per persone che per animali. Essenzialmente è lo stesso prodotto e universale, nel senso che ha la stessa forma, colore e prezzo. L'unica differenza è l'imballaggio e l'etichetta, per aiutare a identificare il prodotto.

Aiutateci a trasformare la morte in vita attraverso la natura.

Disponibile adesso a PreventDisease.com con spedizioni gratuite.

26 marzo 2014 Preventdisease.com
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Michele Bedendo

Link: http://preventdisease.com/news/14/032614_Biodegradable-Urns-That-Will-Turn-You-Into-A-Tree-After-You-Die.shtml

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Intervista con il maestro Manuel Rufino

unnamed-300x199La scorsa settimana abbiamo intervistato il Maestro Manuel Rufino riguardo il suo lavoro decennale come curatore sciamanico nella tradizione Taino. Gli abbiamo domandato in che modo le tradizioni sciamaniche possano costituire il vero percorso verso la pace, e abbiamo discusso come la trasformazione della consapevolezza cominci con la pratica di costituire una comunità e fiducia. È stato un onore parlare con il Maestro.

D: Grazie Maestro di concederci del tempo per parlare con noi di Reality Sandwich. È un onore. Per favore, ci racconti un po' del viaggio come guaritore e insegnante nella tradizione Taino.   Sono nato nella Repubblica Dominicana. Le isole sono una combinazione di 3 razze: Taino, neri e bianchi. Questa, si può dire, è stata la prima relazione sperimentale tra razze e sino a oggi si tratta di un successo. All'interno di quella tradizione, quindi, ho ereditato molte conoscenze dalle persone Taino grazie a mia nonna. Allora, quando sono nato, eri segnato come una persona nera, bianca o Indiana. Il mio certificato di nascita dice Indiano. Quella fu, perciò, la mia fonte di conoscenza originaria. Ho avuto un insegnante, mio zio, che era un insegnante nel senso tradizionale, e sono andato anche all'università a studiare farmacia.

Mio zio possedeva entrambi i tipi di conoscenza: lui non avrebbe mai usato un trattamento medico per guarire, piuttosto usava sempre la medicina naturale. Nella mia famiglia, però, che è una famiglia di medici e infermiere, tutti erano guaritori. Mia madre era stata un'infermiera per 50 anni e tutte le mie zie e zii erano guaritori in qualche modo. Ho acquisito queste abilità di guaritore dalla mia famiglia, sin dall'inizio della mia vita.

La pratica di diventare guaritore è, per prima cosa, di farlo su se stessi. Non è una pratica intellettuale dove vai e acquisisci molta conoscenza riguardo qualcosa.

Quando ero un bambino ero sempre malato, molto malato. I miei genitori avevano provato a usare ogni tipo di medicina: mia madre cercò d'usare la medicina occidentale perché era un'infermiera. Non funzionò, quindi tornò al metodo tradizionale d'usare piante e altre cose. Inoltre, avevo un padre il cui lavoro consisteva principalmente nella lettura delle carte e dei fondi di caffè. Sapete, il caffè non era inteso per essere bevuto! Veniva usato come sistema divinatorio e, solo più tardi, la gente iniziò a berlo. Questo è il motivo per cui la lettura dei fondi di caffè era così famosa in Turchia.

Il percorso, quindi, verso la guarigione, proviene dal proprio sistema emozionale. Qui è, in generale, dove la guarigione comincia. Molte delle malattie fisiche sono manifestazioni di problemi mentali ed emozionali. Le illusioni sono quello che realmente ci fa ammalare. Il lavoro del guaritore è responsabilizzare la persona verso l'auto-guarigione.

Il lavoro del guaritore nel passato non era di guarire le persone quotidianamente. Lo faceva solo quando i pazienti si trovavano completamente senza equilibrio. Nella vita di tutti i giorni, la persona ha tutta la conoscenza di cui ha bisogno per guarirsi. Solo quando le cose sono del tutto fuori fase va dal medico o guaritore. Dobbiamo tornare a quello: incoraggiare il paziente a mantenersi in salute. Quella è la vera via verso la guarigione.

Se non si possiedono alcune conoscenza è perché sono stati privati di responsabilità.

D: La guarigione comincia con la nostra consapevolezza di noi stessi?   La consapevolezza è l'origine della comprensione. Il ruolo del guaritore è di renderti consapevole di cosa sta accadendo. Il guaritore inizia un gioco del tirare a indovinare: una serie di domande. La persona non sa dove si arriverà con ciò ma questo colloquio è necessario per capire cosa sta accadendo nell'inconscio della persona, per avere un'immagine più chiara del suo inconscio.

Quello è il motivo per cui vai da qualcuno che legge le carte, per esempio. Può sembrare che quella persona vada a tentativi fino a che non tocca il giusto tasto ma non è così. In realtà il guaritore sta cercando di crearsi un quadro, per vedere cosa sta accadendo alla persona.

È come andare dal medico. Il dottore chiede se siete stati male in precedenza, se c'è qualche riscontro familiare, ecc. Il lavoro del guaritore è di rendervi coscienti e consapevoli. Questo ti responsabilizza in modo che tu possa trovare le tue proprie soluzioni. In sostanza, la consapevolezza è il primo passo. Il secondo è quello della responsabilizzazione, così che l'individuo sappia che è capace di guarire.

Se il medico dice: questa è una malattia incurabile, allora il potere è già svanito, la persona è morta. In contrasto, si assume che il guaritore è lì per renderti responsabile anche nell'ultimo stadio di una malattia.

Il terzo passo è una serie di diete, nutrizioni e psicologia per riequilibrare la persona. I vecchi guaritori cercano d'impressionare l'anima, per prima cosa. Ecco perché molti di loro insegnano i mantra e le percussioni. Vengono usati molti strumenti. Tutti servono per impressionare l'anima, per far capire loro che possono farlo – noi abbiamo trovato un modo. Nel processo di guarigione, l'anima ha bisogno d'essere totalmente portata alla consapevolezza e quello è il lavoro del guaritore. Dovete diventare consapevoli di tutto quello che fate quotidianamente.

D: Come si muove nel mondo e nella cultura questa guarigione?  Guarire è, al 99%, credere. Ecco perché i placebo funzionano. È solo un modo per responsabilizzare il paziente. Se dico “eccoti queste scorze rosse che ti rafforzeranno” quello ti responsabilizza. Dipende dalla cultura. Quando la cultura è stata del tutto separata dal potere guaritore delle impressioni – che è quello che sta accadendo ora – allora è difficile guarire una persona. L'individuo non ha potere e la cultura non gli permette di responsabilizzarsi.

Se la cultura è cristiana dovrei menzionare Cristo. Se la cultura è buddista dovrai, forse, menzionare Buddha. Il processo di guarigione prende piede in base alla cultura. Ecco perché qualcuno va nella giungla. Lì, nell'Amazzonia remota, qualsiasi cosa facciano funziona, mentre se vieni qui, in questa cultura, potrebbe non funzionare perché abbiamo sistemi di credo differenti. La cultura influisce sulla nostra mente.

Stavo guardando un documentario l'altro giorno. Una persona viene portata al pronto soccorso urgentemente: il suo intestino è completamente bloccato. Inseriscono una videocamera nel suo corpo. L'idea dei medici è: “esploriamo”. Si tratta di medicina esplorativa non di medicina che guarisce. Questo ci da un senso della cultura. Stiamo esplorando le cose senza, però, guarire.

D: Sembra che ci troviamo in un periodo di tremendi cambiamenti politici e sociali. Di certo, ora è il momento di riflettere su scala planetaria. Oggi, come possono le pratiche sciamaniche, con le loro intuizioni, aiutare il nostro mondo? Come si convertono in percorsi per la pace?   Il metodo sciamanico è un perfetto modo per raggiungere la pace perché si basa sulla comunità. Non è basato su un maestro specifico o sulla conoscenza di qualcuno. La comunità è importante nella tradizione sciamanica. Il punto principale della comunità è di rendere l'individuo più felice, più sano ed esperto. Se l'individuo diventa a rischio, infelice e inesperto, allora creerà stress mentale d'ogni tipo. Genererà violenza a tutti i livelli. Se una persona non viene accudita in casa allora non si trova in uno stato di pace e deve allontanarsi.

Il lavoro della tradizione sciamanica è basato sulla comunità guaritrice. Se una persona è malata, tutta la comunità si vede coinvolta. Non è come un processo individuale dove vai dal medico. Nella tradizione sciamanica si da per scontato che se sei malato è perché qualcosa a livello comunitario ti sta accadendo. La malattia individuale non esiste: la malattia dell'individuo è comunitaria.

L'arte è una pratica molto importante di vita comune e di responsabilizzazione. Tessere, fare braccialetti e strumenti, sono cose che dovreste fare quotidianamente con le vostre mani perché vi responsabilizzano. Vi permettono di meditare e quando lo fate siete con voi stessi e con le altre persone che stanno parlando e condividendo il loro sapere. Il processo comunitario è il processo di guarigione. Porta molta pace nell'individuo. L'individuo che ha uno sbocco creativo è sempre pacifico. Se non avete sbocchi creativi, non c'è una via artistica per rilasciare le vostre tensioni e potreste diventare violenti.

Il metodo sciamanico è la via per una co-esistenza pacifica e l'arte si trova al centro della comunità. Il percorso verso la pace è creare buone relazioni nella comunità in cui state vivendo.

28 Marzo 2014 di Golden Drum
Traduzione: Michele Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://realitysandwich.com/217960/pathways-to-peace-2/

Meditazione: l’ascesa di una medicina futuristica da una pratica senza tempo

La meditazione, una pratica senza tempo che prevede lo sgombero del sovraccarico d'informazione che si crea nella nostra mente, sta guadagnando popolarità per affrontare l'odierno contesto accelerato dove le nostre menti sono costantemente sommerse da un flusso continuo d'informazione. Lo stress, spesso causato dalla “confusione mentale”, è identificato come la causa primaria di molte malattie nei nostri corpi e si riduce altamente usando la meditazione. Per questo motivo la meditazione, pratica accettata in Oriente, ha ottenuto un consenso significativo in Occidente. Oggi, ricerche cliniche hanno provato che la meditazione ha effetti positivi sulla salute dell'individuo, fisicamente e spiritualmente, e molti medici ora la raccomandano ai propri pazienti per trattare e prevenire malattie e disturbi.

Storia della meditazione in Occidente
Cominciando circa nel 1960, la meditazione e altre modalità alternative come Reiki, medicina energetica, riflessologia, l'uso di erbe e oli essenziali e agopuntura hanno iniziato a guadagnare popolarità in Occidente. Uno dei primi programmi a stimolare la consapevolezza delle persone sulla meditazione fu del Dott. Jon Kabat-Zinn, ricercatore, che fondò la Clinica per la riduzione dello stress presso l'Università del MA Medical Center, nel 1979. Il primo articolo scientifico pubblicato riguardo la meditazione consapevole per pazienti con dolori cronici che fu pubblicato nel 1982 da Jon Kabat-Zinn, nel General Hospital Psychiatry, si basava su dati raccolti nel primo anno della Clinica per la riduzione dello stress presso l'Umass Memorial Medical Center. Il suo lavoro nei decenni si è mostrato coerente, affidabile e con dimostrazioni riproducibili di riduzioni clinicamente rilevanti di sintomi medici e psicologici relativi a un vasto insieme di diagnosi mediche, incluse diverse condizioni di dolore cronico, altre diagnosi mediche e in pazienti con una seconda diagnosi di ansietà e/o panico. Negli anni, la meditazione consapevole è diventato un fenomeno mondiale, usata in ospedali e corporazioni e apparsa persino nella famosa serie della PSB “Guariamo la nostra mente” negli anni '90.

La pace interiore trasforma l'umanità
Molto semplicemente, la meditazione è la pratica di acquietare i nostri corpi fisici e le nostre menti e concentrare la nostra attenzione all'interno invece che verso il mondo che ci circonda. Appena cominciate a fare meditazione quotidianamente, diventerà più semplice. Potreste anche notare che il senso di pace interiore durante la meditazione inizierà a protrarsi durante diversi momenti della vostra giornata. Tuttavia, alcune scuole di pensiero suggeriscono che la mente dovrebbe svuotarsi durante la meditazione. Molti sentono che la mente può essere usata come forza costruttiva nel processo di raggiungimento dell'io superiore.

La meditazione promuove il coordinamento su tre livelli: causa il rilassamento del corpo fisico, silenzia i nostri pensieri a livello mentale, e ci rienergizza spiritualmente. Seguendo pochi semplici passi, chiunque può imparare a meditare; persino i principianti potrebbero sperimentare gli effetti calmanti di pochi momenti di un sostanzioso silenzio. Michael Hathaway, un terapista della regressione e autore del libro It's time to simplify your soul's code, vede la meditazione come un modo naturale di ricollegarci all'amore universale e trovare gratitudine.

L'invio all'esterno di pensieri positivi agisce come canale per attrarre a noi quella stessa energia”, commenta Hathaway. “Approfondendo la nostra connessione con il nostro io interiore, trovando amore e accettazione, crea uno spazio sacro di pacifica soddisfazione dove possiamo rilasciare i nostri traumi ed energie negative. Meditare per pochi momenti durante la giornata può rinforzare la connessione con il bene supremo e darci una connessione più nobile e compassionevole con la natura e l'umanità.

Questa connessione a un regno di guida interiore ci fornisce saggezza e promuove la salute fisica attraverso il flusso di energia positiva nel corpo.

Sri Sri Ravi Shankar, un capo spirituale il cui lavoro di una vita è stato dedicato all'elevazione dei valori umani, concorda. È il co-fondatore dell'Associazione internazionale per i valori umani, una organizzazione di servizi no-profit impegnata nella promozione dello sviluppo dei valori umani nel mondo. È anche il fondatore della Fondazione dell'arte di vivere, un'organizzazione educativa e di servizi no-profit pensata per assistere gli individui a tutti i livelli nella società nella loro ricerca del pieno potenziale umano.

Oggi, vedo la crisi mondiale come una crisi d'identificazione: un uomo identifica se stesso con la sua professione, religione, razza, cultura, nazionalità, lingua, regione o sesso. Solo dopo ciò s'identifica come essere umano. Un'identificazione limitata porta alla guerra. Grazie all'educazione dobbiamo portare un cambiamento nella nostra identità di base. Prima di tutto siamo tutti parte del Divino e, secondo, siamo essere umani. Questo può accadere solo attraverso la giusta conoscenza spirituale,” spiega Sri Ravi.

La meditazione non è solo per intellettuali spiritualisti new age e guru orientali. È ampiamente usata oggi dai tradizionali capi religiosi.

La meditazione trascendentale è un ponte per rafforzare il mio impegno religioso, ” spiega padre Dubi. “Medito ogni giorno prima di celebrare la Messa. Mi sento molto più pulito, molto più concentrato e molto più in silenzio dentro…Arricchisce e migliora la nostra conoscenza, da autorevolezza alle nostre preghiere e ci permette di entrare in contatto cosciente con un potere che è più grande di noi stessi.

Padre Dubi fu ordinato prete nel 1968. Ha servito come pastore in St. Victor Parish dal 2005, dopo aver servito come pastore in St. Anne's Parish per 21 anni. Padre Dubi pratica la meditazione trascendentale da 36 anni.

La meditazione nella medicina convenzionale
Negli ultimi due decenni, la meditazione ha aumentato la sua popolarità nella medicina convenzionale ed è ora riconosciuta come strumento per migliorare il benessere, incrementare la consapevolezza mentale, mantenere la salute fisica e ridurre o eliminare l'uso della medicazione per trattare dolore cronico, disordini dell'attenzione e per abbassare la pressione sanguigna. L'Istituto per la Salute (NIH) ha costituito il Centro nazionale per la medicina alternativa e complementare (NCCAM) per identificare e ricercare modalità di guarigione alternative. Creato nel 1999, il NCCAM fu formato con l'intento di finanziare la ricerca, la formazione per la ricerca, la diffusione dell'informazione sulla salute e altri programmi relativi all'identificazione, ricerca e validazione dei trattamenti complementari e alternativi, modalità di diagnosi e prevenzione, discipline e sistemi. Dal 1999, il NCCAM ha finanziato migliaia di studi di ricerca presso più di 200 istituzioni. L'incremento delle spese relative all'attenzione medica alternativa come la meditazione, negli Stati Uniti, è dell'ordine di miliardi di dollari, nel 2009. ABC ha riportato che il 38% della popolazione spende denaro in trattamenti alternativi arrivando a più di 34 miliardi di dollari.

Negli anni, le relazioni hanno dimostrato l'efficacia della meditazione per la salute fisica e spirituale, conosciute dalla comunità scientifica per essere particolarmente connesse. Per esempio, in una relazione, pubblicata l'8 maggio 2006 da ScienCentral News (www.sciencentral.com), la psicologa del Massachusetts General Hospital, Sara Lazar, è citata nell'affermare che è in grado di misurare cambiamenti fisici nel cervello in persone che meditano quotidianamente.

La meditazione può avere un forte impatto sul vostro cervello anche molto dopo il momento in cui avete di fatto meditato e questo potrebbe avere conseguenze positive nella vostra vita di tutti i giorni,” ha affermato Lazar, docente presso la Harvard Medical School.

La sua rircerca è stata finanziata dall'Istituto per la salute e dal Centro per il controllo delle malattie.

La meditazione trascendentale per la cura e prevenzione della salute
Uno dei metodi più conosciuti di meditazione, oggi, è la meditazione trascendentale. Centinaia di studi scientifici sono stati condotti sui benefici del programma TM (meditazione trascendentale, ndT) presso 200 università e istituti di ricerca in tutto il mondo negli ultimi 40 anni. Il NIH ha assegnato 26 milioni di dollari alla ricerca sulla TM relativa alla riduzione dello stress con un orientamento specifico sul disturbo cardiovascolare. Secondo Bob Roth, Direttore Esecutivo della David Lynch Foundation:

La meditazione trascendentale fornisce un'esperienza diretta dell'io con la I maiuscola, l'illimitato, infinito, immutevole valore trascendentale della nostra natura più profonda, l'ego cosmico, il nostro vero essere interiore. Quando lo sperimentiamo, si creano connessioni più salutari e integrate tra le diverse parti del cervello.

La TM è usata nel mondo dalla David Lynch Foundation come strumento per alleviare il Disordine da stress post-traumatico (PTSD, ndT) nei veterani di guerra e come programma per trasformare le scuole e l'apprendimento. Roth spiega:

I bambini dai 10 anni in poi possono imparare la TM. È molto rilassante per il corpo e il risveglio della mente. La ricerca sulla TM ha mostrato che è efficace nel trattamento del ADD, ADHD e dell'autismo.

Di nuovo, la meditazione ha mostrato la propria efficacia nella riduzione dello stress e ansietà e nell'aumentare il rendimento scolastico.

Meditazione – Il futuro della medicina?
Ridurre l'uso dei medicamenti è la prima preoccupazione per questa generazione di medici, considerando la non efficacia e pericolo degli effetti collaterali causati da molte medicine, specialmente quando date ai bambini. Uno studio, pubblicato nell'Archivio di psichiatria generale, ha concluso che la meditazione consapevole è efficace quanto gli anti-depressivi nella prevenzione delle ricadute. Il ricercatore Stefan Hoffman, professore di psicologia presso il Centro per l'ansietà e disordini relativi dell'Università di Boston, ha affermato: “Ero scettico all'inizio. Ho pensato, 'Per quale motivo questo dovrebbe funzionare?' Ma sembra funzionare piuttosto bene.

La domanda più importante è se la meditazione è così efficace nel trattamento dei pazienti perché, allora, non è coperta dalla nostra assicurazione sulla salute? Bob Roth sembra essere dell'idea che ciò accadrà in un vicino futuro:

“È solo questione di un anno o due e la TM sarà coperta da alcune, se non da tutte, tra le più grandi compagnie d'assicurazione, ” secondo Roth. “La ragione è semplice: con i costi della sanità in rapido aumento, portando al fallimento molte realtà, le compagnie d'assicurazione cercano disperatamente di trovare soluzioni innovative, approcci basati sull'evidenza che possano sia prevenire che curare le malattie che ridurre significativamente i costi. La meditazione sta diventando convenzionale e la TM è vista come lo standard aureo delle tecniche di meditazione basate sui fatti.

Secondo il sito sulla meditazione trascendentale, per esempio, appena 20 minuti di pratica due volte al giorno ridurranno lo stress, miglioreranno la salute e la creatività, favoriranno il successo lavorativo e, infine, creeranno pace nel mondo.

Edgar Cayce, definito come il “Padre della medicina olistica” dall'Associazione medica americana, ha recuperato le conoscenze di antiche civilizzazioni relative alla salute e benessere. Gli insegnamenti di Cayce enfatizzano come possiamo permettere al nostro corpo di rigenerarsi continuamente, centrandosi sulla dieta, esercizio, riposo e meditazione, che mantiene la mente e il corpo giovani e spiritualmente concentrati. Questo concetto si evolve man mano che ci facciamo alla nozione del nostro essere spirituale come la parte più intricata della psicologia umana. Basato tutto sull'evidenza scientifica, Cayce aveva ragione riguardo alla meditazione – economica ed efficace – certo della sua continua affermazione nella pratica convenzionale. Questa medicina futuristica è un modo di unire un approccio a tutto-corpo al benessere, una saggezza mente-corpo-spirito che combina la conoscenza scientifica con l'acume spirituale.

Sull'autore
Deborah West ha lavorato nelle pubbliche relazioni corporative e nei media per oltre 20 anni ed è al momento una libera professionista, realizzando relazioni su un vasto insieme d'argomenti includendo le rivelazioni, civiltà antiche e multi-dimensionali, lo spostamento nella consapevolezza umana e apporta relazioni attendibili su temi che spaziano dalla salute all'energia. Scrive una colonna chiamata Lost Knowledge presso The New Era Times e conduce un programma radiofonico settimanale chiamato Lost Knowledge il Martedì alle 15:00-17:00 CST. Se volete leggere i suoi articoli andate su: http://www.tnetimes.com/contributor/deborah_west/92/

17 Ottobre 2013, di Deborah West
Traduzione: Michele Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://www.wakingtimes.com/2013/10/17/meditation-rise-futuristic-medicine-ageless-practice/

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Ritorno al giardino – Risveglio verso il paradigma sciamanico

Magenta Imagination Healer, coordinatore regionale per Evolver.org, intervista l'autore, regista ed esploratore enteogenico new-wave Rak Razam sul movimento occidentale ayahuasca e il riaffioramento globale dello sciamanismo. Qui discutono dell'ultimo libro pubblicato di Razam, Aya Awakenings: A Shamanic Odyssey e l'adattamento cinematografico che uscirà a gennaio 2014. Inoltre, discuteranno in generale di cosa significhi il recupero dello sciamanismo enteogenico per la cultura occidentale mentre entra in contatto con la saggezza autoctona. Per maggiori informazioni, visitate http://www.ayathebook.com/ e http://www.aya-awakenings.com/.

Magenta: Rak, hai scritto un libro su ayahuasca, sciamanismo e il turismo straniero relativo. Ti senti come se canalizzassi lo spirito delle piante attraverso la scrittura e le arti? E credi che questo sia in più rispetto al vero cerchio durante il quale la medicina viene bevuta?

Rak: Questa è una bella domanda, Magenta. Sai, credo che, in generale, nella comprensione occidentale dello sciamanismo abbiamo ereditato quest'idea dello psicopompo, o viaggiatore tra i mondi, e allo stesso tempo quella del guaritore. Nella tradizione amazzonica il curandero (o come il mondo occidentale lo chiama, lo sciamano) corrisponde a molte cose e c'è molta differenziazione. La cultura occidentale ha, in larga misura, esaurito la propria connessione con il pianeta, con gli spiriti della terra e con la magia. La tradizione dell'artista, però, ha tenuto in vita questa fiamma della connessione con l'anima. Così, per molti scrittori e ovviamente anche per me, quando mi trovo nell'impulso creativo, io vivo come in uno stato di trance, una connessione con ciò che è realmente l'immaginazione. Limitata in occidente in tempi recenti, l'immaginazione e la piena comprensione si sono convertiti nel nostro potere creativo, la nostra connessione con l'anima creativa. In generale, quindi, quando scrivo penso d'essere collegato con qualcosa più grande di me stesso.

Questo libro, Aya awakenings: a shamanic odyssey, non è fantasia. Quando andai in Perù nel 2006, stavo documentando sia il mio viaggio personale che quello di alcuni occidentali che si avvicinavano alle erbe medicinali e studiavano l'archetipo dello sciamano. Di solito, oggi, i libri non di fantasia si basano più sui fatti, sono un po' più asciutti, ma ciò che scoprii realmente scrivendo questo libro fu che l'esperienza ayahuasca era così profonda e potente nella tradizione peruviana, che l'approccio biografico nella scrittura doveva catturarla. La vita in Iquitos e attorno alla giungla amazzonica è così diversa che mi sono aperto completamente a essa e l'ho assimilata.

Stavo facendo così tante annotazione che credetti che ciò che accadde allora fu che stavo fissando quell'esperienza con le parole mentre in realtà ero impegnato con la mia abilità creativa ed empatica, oltre alla mia intelligenza emozionale…per trovare le giuste parole per poter fissare quell'esperienza sulla pagina. Questo è quello che c'è nel libro, Aya awakenings, e nel film. In sostanza, ritengo che la natura artistica della scrittura sia un modo per canalizzare lo spirito stesso, come lo sono il parlare dello sciamanismo e canalizzare gli spiriti delle piante.

Sapete, quando mi trovavo presente alle cerimonie con i curanderos, mi sarei trovato a scrivere sul blocco fino a quando ci fosse stata la luce delle candele e la cerimonia stesse per iniziare. E starei ancora scrivendo quando le luci si fossero spente, scarabocchiando furiosamente nell'oscurità e registrando qualche frammento della cerimonia per cercare di ricordare abbastanza con le parole i fatti concreti della canalizzazione, come dite voi, qualcosa dell'emozione e dell'immediatezza di ciò che stava accadendo nell'esperienza ayahuasca.

Ora, l'esperienza ayahuasca è spirituale, catartica ed è un rituale, quindi può essere molto diverso per ognuno ma è qualcosa che la maggior parte delle persone definirebbe translinguistico, o che va oltre le parole. Io non credo questo. Io credo che abbiamo un senso della spiritualità indebolito e abbiamo bisogno di fare pratica con la nostra linguistica e esercitare la nostra abilità nel comunicare queste esperienza a parole. C'è un detto di Terence McKenna che dice che ci sono tutte queste parole per dire amore o neve e se riduciamo il numero di parole a una sola stiamo veramente indebolendo la nostra capacità di differenziare le varie sfumature.

Similmente quello che ho appreso dai curanderos non ha a che fare solo con ayahuasca: la loro farmacia è la giungla stessa e conoscono centinaia o migliaia di piante medicinali e altre piante. Quando osservano la giungla, non vedono solo un mare verde: possono vedere le gradazioni, distinguono tutte le diverse piante che conoscono. Allo stesso modo, anche nell'assegnamento dei nomi loro non stanno solo dando un nome a una pianta: la pianta possiede uno spirito o un alleato o un'entità al proprio interno. Loro, quindi, vedono questo paesaggio di anime nella giungla. La mia sfida, allora, era quella d'incappare in quello spirito, di capirlo e poi fissarlo con le parole.

Bellissimo, grazie, sì anch'io l'ho notato che con ayahuasca e le altre forme di DMT, quella connessione con il linguaggio e la sua capacità creativa che non è separata…la mente crea categorie lineari ma siamo un tutt'uno con il suo spirito. E credo che molte delle culture inglesi, almeno nell'attuale contesto, sono ben lontane da ciò…

È molto interessante che tu lo abbia sottolineato e concordo pienamente. Non sono in molti a capirlo. Per me, l'esperienza ayahuasca è una cosa sia mentale che spirituale. Molto spesso ciò che accade, secondo me, è che l'inconscio giunge al conscio. La barriera che li separa diventa permeabile e così c'è molta elaborazione, molti pensieri affiorano. In sostanza, mentre quei pensieri vengono elaborati, organizzati e deframmentati, si verifica una guarigione. È come se ayahuasca aiutasse la deframmentazione del cervello e dei suoi stati emozionali.

Quando, poi, affronti la componente visionaria di ayahuasca che è fondamentalmente il caricamento del DMT…beh, in sostanza, volendo essere riduttivi alcune persone sostengono che ayahuasca sia un meccanismo di consegna, un meccanismo di consegna orale per il DMT che è la componente visionaria. Ora, il DMT è la capacità di comprensione ed è molto popolare in occidente. Erik Davis sostiene che il DMT è in circolazione dagli anni '60, o giù di li, ma che non ha mai preso piede con la controcultura fino ad oggi. Era troppo esoterico, troppo difficile. Sembra, però, entrare in risonanza con l'attuale moderna generazione iperrealista che, di base, è abituata aduna coscienza di tipo distributivo tramite i computer e l'approccio non lineare alla tecnologia.

Siamo stati allenati come cultura ad allontanarci dal quell'approccio lineare, dove possiamo svolgere più compiti alla volta, avere più finestre del browser aperte, essere collegati a centinaia di persone in una rete sociale di notizie allo stesso tempo o poter vedere immediatamente cosa stiano facendo centinaia di persone in quel momento. Credo che ci dimentichiamo la rivoluzione di internet – è stata realizzata da molte persone e ci sono stati molti contributi – ma ci sono state anche molte sinergie tra le fondamenta dell'industria della Silicon Valley e la rivoluzione acida e sono accadute molte cose che hanno aiutato a semplificare la vita nella nostra cultura.

Ciò che dice Erik Davis mi ricorda che la tecnologia è essenzialmente il nostro modo di ritornare agli stati naturali. Stiamo creando una rete, un rete tecnologica che specchia la rete vegetale. Cito questo concetto nel libro tramite uno studioso chiamato Roy Ascott che ha questo concetto che chiama la realtà convalidata “Three V's”, come la linea di base del mondo, la realtà virtuale e la realtà vegetale. Ci dimentichiamo, inoltre, che il pianeta ha l'internet originale.

Qualche settimana fa, ero seduto e ho fatto qualche acaciahuasca che è una pianta medicinale ricavata dall'albero di acacia. Da allora sono entrato spesso in risonanza con gli alberi e ho effettuato dei download e ottenuto dei pensieri a loro riguardo. Ho pensato che se la natura è l'internet vegetale (o la nostra comprensione della rete è modellato attorno a quella originale, la rete Gaian) allora contiene e scambia informazioni. Gli alberi sono come server, per fare un'analogia: immagazzinano informazione e la scambiano con gli altri alberi e gli altri spiriti della natura. Mi domando, allora, quale sia il codice che veicolano: è semplicemente il loro codice genetico/vibrazionale o immagazzinano anche altre firme vibrazionali per la rete attorno a loro?

Visto che la maggior parte del DMT che stiamo usando in occidente è estratto dalle piante e che lo stiamo aggiungendo ai nostri livelli endogeni di DMT, è quasi come se, quando si procede attraverso alcuni di quei primi livelli visivi e schemi geodetici, la mia intuizione di scrittore e di connettore empatico mi dica che questi livelli potrebbero essere le firme visive, credo, dell'anima o essenza delle piante da cui abbiamo estratto il DMT. È come il portale, il passaggio o la sorgente della rete senza fili per accedere all'internet vegetale. In questo modo, stiamo passando attraverso ciò e vedendo il loro codice, colori, forme e la connessione DMT è non lineare. Mi sembra, inoltre, come d'essere steso lungo tutta l'internet vegetale della natura, in un senso non lineare. Ci siamo agganciati in quello che è realmente la coscienza triptamina. È tessuta lungo tutta la natura ed è come una rete. Ci permette di prendere contatto e collegarci con tutte le altre entità che contengono DMT su quella frequenza o quella banda.

Sembra, inoltre, che come cultura ora siamo pronti per questo, perché le nostre tecnologie sono speculari. Siamo stati quasi preparati per questo ritorno alla natura, un ritorno a una consapevolezza di cosa la natura sia realmente. La coscienza dietro la natura in cui siamo tutti integrati.

Wow, questa sì che è stata una risposta divertente, grazie. Mi fa pensare ai funghi come un internet miceliale – sia il tipo psichedelico che gli altri tipi – che funziona per collegare gli alberi e trasferire segnali tra organismi differenti nella foresta e altri paesaggi…Ora, quando eri in visita in Sud America scrivendo il tuo libro e vivendo l'esperienza del turismo ayahuasca e il modo in cui influenza l'economia locale, hai trovato che favorisca il proseguimento delle tradizioni rendendole di nuovo preziose? Ci sono delle discussioni riguardo ai turisti che prendono aerei che producono molta anidride carbonica rispetto a quelle persone che lavorano con enteogeni che sono più nativi nella loro nazione, come i funghi che crescono in differenti paesi. Hai un'opinione in merito?

Sì, è molto interessante. Ho appena fatto un'intervista con uno sciamano dei funghi, un signore europeo che pratica legalmente nella sua regione. Stavamo parlando proprio della stessa questione, sai, che ayahuasca proviene dalla giungla, dal Sud America e dalle foreste pluviali.

Ora, gli occidentali sono stati attratti da ayahuasca e dal mercato dello sciamanismo e non è qualcosa che si possa ridurre alla contrapposizione bianco/nero o bene/male. Da un lato, le persone autoctone delle tradizioni del Sud America stavano già cambiando ed erano in pericolo. C'era uno scollegamento culturale e i giovani peruviani, almeno, non stavamo continuando con le tradizioni sciamaniche. Quello che stava accadendo è che il materialismo occidentale si stava infiltrando, specialmente attorno alle città. I giovani indigeni non volevano prendere in consegna il duro e arduo compito di diventare un curandero. Spesso si tratta di un ruolo ereditario per il quale sono scelti a partire da un incidente o malattia in giovane età. Si tratta, però, di un percorso di coraggio e di avversità perché devi lasciare le tue abitudini mondane per conservare la sensibilità necessaria per essere in grado di ascoltare il mondo naturale.

Per tradizione, lo sciamano vivrebbe ai confini del villaggio, nel mondo ma non del mondo. Quando la tua energia, quindi, si trova sempre nella frenesia e trambusto quotidiano si desensibilizza e non è più in grado d'ascoltare e sentire la natura. Questo è il cammino dello sciamanismo nella sua comprensione indigena ed è una sorta di contenzioso: alcune persone non sarebbero d'accordo con questo ma persone del luogo con le quali ho parlato, specialmente tra gli Iquitos, mi hanno confermato del tutto che la tradizione dello sciamanismo era in pericolo, c'era uno scollegamento. Allo stesso tempo, sono arrivati gli occidentali che lo hanno reso profittevole così che ayahuasca è diventato un bene di valore.

Quello che succede con gli occidentali è che hanno sfruttato le popolazioni autoctone per centinaia di anni. In Perù ci fu un boom della gomma all'inizio del ventesimo secolo. C'è stato un boom del petrolio e ora c'è il boom ayahuasca. Perciò, anche persone con buoni intenti – tipo coloro che cercano il brivido – sono andate in Sud America con i loro soldi, volendo imparare lo sciamanismo, ayahuasca e esperimentare la propria auto guarigione. È tutto bello però hanno causato disequilibrio nella società locale. S'è creata una disparità dove alcuni curanderos hanno molto denaro che non viene ridistribuito nella comunità.

Nella cultura del Sud America ci sono forti tradizioni relative all'aiuto reciproco, si tratta di un'ideologia basata sulla rete. Non si tratta d'accumulare ricchezza ma di preoccuparsi della famiglia, della tribù e della comunità locale. Questo è il motivo per cui l'intervento degli occidentali ha disturbato questo meccanismo sociale che ha regolato e aiutato la coesione culturale. Significa, inoltre, che si trattava d'una professione molto vantaggiosa, visto che gli occidentali arrivavano e offrivano centinaia di dollari, che corrisponde a una fortuna per la comunità locale tanto che ognuno voleva essere uno sciamano.

Ora, dunque, visto che abbiamo avuto negli ultimi 5/10 anni questo boom ayahuasca, inevitabilmente, come avviene per ogni boom si converte in una mera questione di denaro su grande scala e crea queste tensioni. Questo è quanto, non un bene ma è tutto quello che c'è al momento. Abbiamo un sistema d'accoglienza in tutto il Perù e Sud America, con gli occidentali che arrivano…Si tratta anche di una questione generazionale e arrivano le prime difficoltà interculturali. Questo perché quello di cui mi rendo conto è che si tratta di un movimento e questo è una fase. È come se stessimo osservando il primo stadio e ora è come uno stadio intermedio o forse la pubertà o le prime difficoltà dell'adolescenza.

Adesso, allo stesso tempo, ci sono queste organizzazioni ONG e persone che stanno cercando di fare del bene in questo ambito in Sud America. Cercano di organizzare dei sistemi come le iniziative di sostenibilità in modo che per ogni vigna ayahuasca tagliata ne venga piantata una nuova. Si preoccupano di capire cosa sia necessario al sistema d'accoglienza e che requisiti legali ci siano. Ci sono, quindi, dei protocolli che vengono attuati perché le cose sono un po' cambiate e ci sono stati dei seri problemi. Ciò nonostante, si sta tutto sviluppando al miglior ritmo possibile.

Nel frattempo, gli occidentali stanno imparando lo sciamanismo delle piante e una certa percentuale di queste persone viene attratta dal cammino dello sciamano, torna ai rispettivi paesi e lavora con le medicine facendo in modo che ayahuasca venga trapiantata fuori dall'Amazzonia in differenti zone del mondo. Le persone stanno anche capendo che il pianeta produce queste sostanze come ayahuasca – di fatto piante medicinali, enteogene o sacramenti – ovunque e lo fa, tra l'altro, dove vivono gli esseri umani. Produce enteogeni come i funghi psilocybin, la salvia divinorum, il cactus di San Pietro, le acacie – ci sono piante medicinali ovunque e sono pensate perché possano interfacciarsi con gli esseri umani. Ci curano e allo stesso tempo ci riportano alla coscienza vegetale del pianeta così che possiamo trovare il nostro posto nella rete della vita.

Trovare il nostro posto nella rete della vita significa che non siamo malati. Molte delle cose che causano malattie sono tali perché ci troviamo fuori equilibrio (sollievo). Riportare, quindi, la nostra coscienza o corpo vibrazionale in equilibrio aiuterà il livello fisico allo stesso modo in cui ci aiuterà a trovare il nostro posto nella rete naturale. Per questo, ritengo che ayahuasca stia rendendo popolare il revival enteogenico. Allo stesso tempo, però, ci sono molte altre piante medicinali che sono più sostenibili e, visto che sono relative alle proprie zone nel mondo dovremmo sfruttare anche queste.

Pensi che sia una coincidenza che ayahuasca sia una delle grandi fonti che sembra stia risvegliando la coscienza sciamanica e la connessione tra le persone, quando proviene da una foresta pluviale…che ha un ruolo molto importante nell'equilibrio e bilanciamento del clima, dell'atmosfera e delle masse d'acqua del pianeta?

No, sappiamo che non ci sono coincidenze. Il linguaggio ci dice questo: la coincidenza è solo un'etichetta che mettiamo alle cose che non vogliamo guardare troppo da vicino. Allora,si dice spesso che ayahuasca è la Madre, la madre nel mondo delle piante nella tradizione amazzonica. Si tratta, però, anche della portavoce quindi, mentre ci sono molte altre piante enteogene o psichedeliche nell'Amazzonia, ayahuasca si è innalzata a questo livello perché è riverita come la grande madre nella loro tradizione. Oltre a essere un agente curativo, se si comprende il loro paradigma e visione cosmica, il mondo intero è vivo e costituito dalle sue entità o possiede uno spirito – è un tipo di tradizione animista. Lo spirito da vita a tutto. Dunque, ci sono spiriti negli alberi, spiriti nell'ecologia e interagiscono gli uni con gli altri. Ayahuasca, quindi, è quasi come un portavoce degli spiriti della natura, per la stessa Natura.

Nella comprensione occidentale potremmo usare i prodotti chimici sulle piante per correggere un problema fisico. Quello che fanno i curanderos…vanno dritti alla fonte, alla vibrazione. L'essenza d'ogni cosa è una fonte vibrazionale e può essere suonata su un paziente. In questo modo, può correggere ciò che non funziona nella persona su un livello energetico vibrazionale e questo si manifesterà all'esterno, nel corpo fisico. Così, non hai bisogno di usare prodotti chimici. Ayahuasca, quindi, sembra essere questo strumento di diagnosi che apre le porte all'abilità di parlare al resto del mondo vegetale e per conto dell'Amazzonia. Non esiste, dunque, alcuna coincidenza sul fatto che visto che l'Amazzonia è in pericolo per via del disboscamento, del capitalismo occidentale e del consumismo, anche ayahuasca si stia allontanando dalla giungla.

Pensi che ci sia la possibilità e l'opportunità per quella profonda comprensione dell'interconnessione con lo spirito e la saggezza planetaria e le piante che sono cittadini consci del mondo in cui viviamo? Per collegarci con la medicina occidentale, l'industrializzazione, il complesso farmaceutico? Ci sono speranze per questa convergenza?

Beh, ci deve essere speranza, ci deve essere speranza. Tempo addietro, stavo parlando con Steve Beyer, l'autore de “Singing to the Plants”. Discutevamo esattamente di questo, del fatto che sta avvenendo questa medicalizzazione degli enteogeni in occidente, che è tutta buona e bella, e io sono a favore di ciò. D'altro canto, però, se parli con una persona indigena che ha a che fare con gli enteogeni e cose come ayahuasca quando parlano di medicina, dicono “medicina”. La loro parola significa più di quello che significa la nostra.

Ciò che significa la loro non è solo che si tratta di un prodotto chimico…la considerano come avente uno spirito. E quando dicono spirito, per loro significa che è viva, che ha una coscienza. La guarigione, quindi, non avviene solo prendendo la pianta o la medicina a livello fisico. Avviene tramite una relazione con quello spirito. Questo è quello che manca al modello occidentale. Queste medicine funzionano. Non è che non funzionano a certi livelli ma il fatto è che siamo privi e impoveriti della connessione con la profondità dello spirito nel modello medico occidentale.

Perciò, quello che spero stia accadendo nella più grande evoluzione culturale è che entrambi, Est e Ovest, vecchio e nuovo mondo, stiano apprendendo e condividendo avvicinandosi a queste materiali vegetali riveriti dalle persone indigene. Bisogna farlo, comunque, con rispetto e nel giusto modo, quindi niente bio-pirateria. Il problema è che c'è un blocco a tutto ciò e si chiama capitalismo. Se non è possibile brevettare una medicina e trarne profitto allora non verrà fatta alcuna medicina. Il problema, quindi, è che tradizionalmente molte di queste medicine indigene…non hanno…non sono nemmeno di pubblico dominio o semplicemente sono protette da legislazioni speciali, perciò, non brevettabili.

Quindi, anche se queste medicine si sono dimostrate essere efficaci c'è un problema per il capitalismo per far si che entrino nel sistema per essere convertite in prodotti. Spero, allora, che quello che sta accadendo nel circolo sistema-medico-occidentale-Big-Pharma sia che queste piante medicinali vengano riconosciute come strumenti vitali ma che ci sia anche un cambiamento nella coscienza delle persone che le stanno usando. Questo è quello che, di base, stiamo attraversando nell'evoluzione della cultura occidentale. Stiamo osservando il verificarsi di questo rimescolamento mentre il mondo indigeno e quello occidentale diventato un tutt'uno.

E in ciò, la nostra idea di medicina, di spirito, di cultura sta cambiando rapidamente. Così, mentre queste cose vengono assorbite ad ovest, l'occidente sta cambiando molto rapidamente. Visioni più estese, quindi, mi fanno sperare che ci sia qualche tipo di coesione, unità e integrazione di queste sostanze ma non nel modo che pensiamo si possa verificare.

Cosa sarà della Terra se la cultura psichedelica dovesse prendere piede su grande scala?

Beh, sai come sarebbe…sai cosa sta accadendo realmente…È come se la Madre Terra ci stia invitando di nuovo nel suo giardino e il giardino è diventato un prato con una bianca staccionata tutt'intorno. Tu sai, inoltre, che c'è una strada e un viale e un'autostrada sull'altro lato. Tutto lo stile di vita che conosciamo oggi, lo sappiamo, non è sostenibile, non sta funzionando. Non funziona per gli esseri umani, non funziona per le persone che cercano di comunicare e avvicinarsi alle altre e, quindi, allo stesso tempo, questo è quello volevo dire riguardo alla non coincidenza.

Stiamo parlando, originalmente, dell'idea relativa ai modi d'essere lineari e non lineari. Le piante, oltre a essere medicinali, stanno realmente guidandoci verso quest'idea di reti e quest'idea d'essere integrati e parte della natura. Inoltre, la rivelazione più bella è che siamo abbracciati, sostenuti e amati dalla madre, dalla natura stessa che ci ha partoriti e abbiamo un ruolo da giocare. Ci sta invitando a tornare al giardino perché questo sta per tornare a crescere di nuovo. Il giardino può solo crescere una volta che i semi sono stati piantati e piantati dentro di noi, nella nostra coscienza. Perché una volta che la coscienza torna alla giusta relazione allora tutto il resto seguirà. Non dobbiamo reinventare la politica, il centro commerciale, il nostro stile di vita. Dobbiamo solo essere…un tutt'uno con la nostra coscienza nella natura. Se recuperiamo quest'abilità tutto il resto seguirà, tutto si sistemerà. Perché questo è ciò che significa realmente essere umani.

3 Dicembre 2013, di Magenta Imagination Healer
Traduzione: Michele Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

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Capire il vero amore

La lingua inglese offre due significati per il “Vero Amore”, descrivendo sia il tipo di amore che proviamo per qualcuno e/o la persona soggetta al vostro vero amore. Entrambe i significati riflettono primariamente un'emozione diretta verso qualcun'altro.

Nel cercare il significato più profondo del vero amore, ci renderemo conto che esso si riferisce a una sensazione che non prevede necessariamente la presenza di un oggetto. Si tratta di una risonanza energetica espansiva, in noi, che comprende tutto, incondizionata e senza malizia.

Lavorare sul vero amore come risonanza energetica
L'amore incondizionato è privo di ego. È un'energia che si abbandona all'amore per tutti… il tipo di amore che l'universo “prova” per la totalità delle sue dimensioni olografiche, che i genitori provano per il loro figli, che un fiore prova per i propri petali, che una foglia prova per il vento che la fa danzare… È l'amore per la creazione, l'amore del divino, che non si aspetta nulla in cambio. Non ha necessità di alcunché… semplicemente È.

L'amore incondizionato si basa sull'integrità interiore e può essere provato per un fiore, un neonato, la musica, l'acqua, un bambino che ride, il sorriso di una persona, la coda scodinzolante di un cane e, idealmente, per ogni esperienza d'apprendimento. Questa è la risonanza necessaria per attrarre il nostro vero amore nelle nostre vite, dentro e fuori. Il vero amore significa amare tutto ciò che facciamo, proviamo o pensiamo. Se non possiamo/riusciamo ad amare quello che facciamo, proviamo o pensiamo, stiamo contrastando e implodendo questo campo dentro di noi. Se non possiamo amare noi stessi, gli altri non possono amare noi e noi non potremo amare gli altri.

Mentre lavoriamo sul vero amore su un livello energetico possiamo imparare che l'amore reso oggettivo è debole ed è una forma proiettata, quindi, condizionato. Il vero amore non ha bisogno di un soggetto, esprime il soggetto! Il vero amore inoltre non richiede una manutenzione energetica, come nel curare il proprio aspetto per il proprio partner, fare a lui/lei dei favori, controllando, manipolando e proiettando – non può essere “catturato” o “mantenuto” perché è la causa e l'effetto dell'allineamento della nostra energia interiore e non un'altra persona. Il vero amore è uno stato d'energia che può essere provato solo quando siamo in risonanza sul livello vibratorio dell'incondizionato.

Cosè il vero amore?
Per la maggior parte di noi, il vero amore è un “ideale” – un'idea. Ammiriamo una relazione basata sul vero amore come uno degli aspetti più desiderabili in una vita compiuta. Tuttavia, non per togliere del romanticismo a questo tipo di relazione, se diamo uno sguardo onesto alla nostra idea preconcetta di cosa significhi il vero amore per noi, ci renderemo conto che parti di quell'idea sono desideri programmati dal condizionamento sociale: spettacoli, film, canzoni o letteratura – spesso pieni di stereotipi e oggetti di scena.

Le intenzioni della matrix di controllo per questo programma di auto-distruzione sono indirizzate chiaramente verso il supporto del consumismo (oggetti, intrattenimento) e della manipolazione delle masse, mantenendo tutti alla continua delirante ricerca per ciò che non esiste realmente. Inoltre, grazie ai nostri programmi comuni inconsci, la maggior parte delle nostre preoccupazioni riguardo “come il vero amore dovrebbe essere” ci conduce spesso a non soddisfare le nostre aspettative, a idealizzazioni e a delusioni.

Quando si arriva a provare interiormente il vero amore, molti di noi dimenticano; sappiamo veramente cosa si prova con il vero amore? Quanti hanno provato il vero amore interiormente? Quante coppie conosciamo che definirebbero la loro relazione come basata sul vero amore? In qualsiasi caso, come potrei affermare qualcosa in merito?

Como riconosciamo il vero amore interiore?
Nella nostra vita attraversiamo diversi stadi d'accettazione dell'amore, ma non sperimentiamo mai il vero amore finché non abbandoniamo il nostro ego e i suoi costrutti – fino a quando non desideriamo amare noi stessi incondizionatamente.

Osservato da un punto di vista energetico, il vero amore è uno stato d'energia nel quale una persona è in totale accettazione di Sé, nel complesso, congruente e in grado di amare incondizionatamente se stesso e, quindi gli altri.

Come facciamo a sapere cosa si prova? Non so per voi, ma io ho avuto bisogno di fare molto lavoro interiore per iniziare ad avere un accenno di cosa significasse amare me stessa, senza condizioni , ancora sbaglio molte volte! La voce critica interiore, le paure/ferite del bambino interiore, meccanismi di difesa e aspetti oscuri bombardano costantemente il nostro campo d'amore interiore,senza menzionare alcune delle nostre percezioni incongruenti di noi stessi, aspettative irrealistiche e i giudizi degli altri.

Il trucco per non cedere a questi meccanismi di distrazione dell'amare è legato al nostro cuore. Qui possiamo imparare a provare questo campo d'energia espansiva e auto-alimentata d'amore incondizionato che ci permette di distinguere. Tuttavia, per poter provare vero amore interiore ed eventualmente per avere una relazione basata sul vero amore, dobbiamo superare la sfiducia di noi stessi. Solo se riusciamo a superare la nostra paura di lasciarci andare, di non essere amati, d'essere rifiutati/non voluti, della critica, d'essere feriti, ecc, saremo in grado di riconoscere il vero amore interiore e, quindi, di provarlo per qualcun altro.
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Ciò non significa che dobbiamo essere perfettamente equilibrati, chiari e in costante armonia interiore per poter provare vero amore! Al contrario, l'amore incondizionato è un percorso e uno stile di vita.

Tutto questo stile di vita è dedizione e onesta riflessione, riconoscendo i nostri aspetti interiori che ci frenano e ricordandoci, allora, come ricollegarci a noi stessi – per collegarci con il nostro amore di sé. Se non possiamo provare amore di sé senza condizioni, continueremo a rendere responsabili gli altri, le circostanze o il nostro passato per non essere stati in grado di provare vero amore. Quando ci dovessimo trovare a fare questo tipo di ragionamento, sapremo che non ci troveremo sul cammino verso il vero amore.

Relazioni di vero amore
Il vero amore tra due persone riguarda il campo di risonanza che può verificarsi tra due individui già nello stato di vero amore verso se stessi. Il vero amore non arriva attraverso un'altra persona; ne possiamo controllare lo stato in cui si trova un'altra persona! Il vero amore è una risonanza tramite la quale ci concediamo e attraiamo attraverso il nostro vero amore.

A parte l'aspetto romantico e karmico d'una relazione, la natura e possibilità del vero amore tra due persone è primariamente determinato dalla natura e qualità della relazione interiore degli individui con loro stessi! Essenzialmente, fino a quando non possiamo provare realmente questo tipo di amore incondizionato ed espansivo dentro e verso di noi, è praticamente impossibile entrare in risonanza con questo livello vibratorio con un'altra persona. In alcuni casi questo può anche significare che forse abbiamo trovato o già siamo con una persona con la quale potremmo teoricamente entrare in risonanza a questo livello, ma non riusciamo a superare le nostre limitazioni.

Cosa ci sta frenando?
Cerchiamo d'essere dannatamente onesti! Perché accettiamo condizioni nelle relazioni che vanno oltre i nostri reali bisogni, i desideri del cuore e i nostri veri Sé? Perché spesso confondiamo l'amore condizionato per il vero amore?

Quello che maggiormente ci frena nell'amare senza condizioni è che non possiamo amare noi stessi incondizionatamente. Le nostre dissonanze interiori ci separano dal vero Sé, e dai nostri reali bisogni e spesso bloccano la nostra comunicazione. Diventiamo incongruenti con noi stessi e rendiamo il nostro amore dipendente da costrutti piuttosto che da sentimenti veri. Essere in grado di collegarci con gli altri e amare noi stessi senza condizioni, richiede fiducia e volontà a lasciarsi andare e a integrare le nostre paure ed emozioni. Senza una comunicazione interiore ed esteriore onesta non è possibile. La nostra abilità a collegarci e amare dipende solamente dalla nostra abilità ad essere collegati con il nostro cuore.

Il vero amore significa abbandonare tutte le nostre paure, essere totalmente congruenti e innamorati di chi siamo veramente, per riconoscere il Divino che è in noi e, quindi, negli altri!

Riguardo all'autrice
Jona Bryndis è una maestra d'energia e una lavoratrice energetica a distanza. È la fondatrice di transCODES, una piattaforma virtuale per convogliare tutte le persone interessate alla auto-trasformazione spirituale e pratica nel proprio forum. Lei e il suo crescente gruppo di transCOACHES facilitano regolari trasMISSIONS a distanza di energia e mensili preghiere a distanza gratuite e, inoltre, ha pubblicato una serie di CD/MP3 per la Meditazione Enrgetica per permettere un lavoro interiore individuale più approfondito. Per saperne di più riguardo il sul lavoro e a transCODES, visitate www.transcodeshop.com o seguite transcodes su Facebook. Per favore, visitate il suo sito TransCodes dove quest'articolo è stato pubblicato in origine.

12 Ottobre 2013 di Jona Bryndis
Traduzione: Michele Bedendo
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.wakingtimes.com/2013/10/12/understanding-true-love-2/

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I misteri della ghiandola pineale

Gli scienziati sono stati ingannati dalla ghiandola pineale per secoli. Mentre il cervello e i sistemi nervoso centrale ed endocrino venivano progressivamente capiti dagli anatomisti, dai fisiologi e dai biochimici, la ghiandola pineale si rifiutava di rivelare risolutamente i suoi segreti. Fino a poco tempo fa la comunità scientifica pensava che non avesse nessuna funzione nell'uomo, essendo nient'altro che un residuo di una fase precedente dell'evoluzione. In ogni caso, negli ultimi anni l'interesse verso la ghiandola ha raggiunto un picco, quando sono state tenute in tutto il mondo non meno di 10 conferenze nazionali e internazionali interamente dedicate a svelare i segreti della misteriosa ghiandola.

Posizione e descrizione
Fisicamente la ghiandola pineale è forse l'organo più piccolo di tutto il corpo. Una struttura così minuta ha raramente, se non mai, suscitato così tanto curiosità e commozione. Ha una struttura piccola grigio bianca lunga approssimativamente ¼ di pollice, del peso di 100 milligrammi circa e con la forma di una pigna. Si trova direttamente all'inizio del midollo spinale all'interno del cervello nel punto in cui la testa e il collo sono collegati. È attaccata all'estremità superiore del terzo ventricolo (canale pieno di fluido) del cervello direttamente in linea col punto tra le sopracciglia. È l'unica struttura del cervello, a parte la ghiandola pituitaria, a non essere bilateralmente simmetrica, e a stare proprio al centro. Questo significa che, eccetto queste due ghiandole, le due metà del cervello quando viene tagliato da davanti a dietro, sono immagini a specchio l'una dell'altra, e ogni struttura è duplicata, una per ogni metà.

Storia
È interessante tracciare la storia scientifica della ghiandola pineale fino ai giorni nostri. Gli antichi attribuivano un grande significato a questa piccola struttura. L'anatomista greco Herophilis, nel IV secolo d.C. chiamò la ghiandola “uno sfintere che regola il flusso del pensiero”. Questo suggerisce che egli fosse consapevole delle funzioni della ghiandola come trasduttore tra i regni mentale e fisico. I primi anatomisti latini la definirono “la ghiandola maestro” indicando che sapevano che essa esercita un maggior controllo sul sistema endocrino, compresa la ghiandola pituitaria. Fino a poco tempo fa, gli endocrinologi moderni hanno considerato la pituitaria come la ghiandola più alta di tutte le altre ghiandole endocrine del corpo. I latini hanno definito la pineale “glandula superior” distinguendola dalla pituitaria che chiamavano “glandula inferior”. Chiaramente consideravano la pineale una “ghiandola”, anche se solo nel 1958 i ricercatori moderni hanno isolato la melatonina dalla ghiandola pineale per provare definitivamente che aveva una struttura ghiandolare. Nel 1886 due micro-anatomisti, H. W. De Graff e E. Baldwin Spencer, scoprirono indipendentemente che la pineale è un occhio rudimentale, che possiede tutte le caratteristiche degli occhi esterni con cellule pigmentate, retinali che circondano una camera interna piena di lenti globulari come massa. Una ricerca successiva ha provato che la ghiandola reagisci alla luce ambientale, sia diretta che attraverso percorsi nervosi dagli occhi esterni. [1]

Non è sicuramente una coincidenza che i testi yogi indiani e le tradizioni mistiche di tutti i tempi hanno parlato di “occhio dell'intuizione” e del “terzo occhio” quando si riferivano alla ghiandola pineale.

Negli ultimi anni due ormoni, melatonina e serotonina, sono stati isolati dalla ghiandola. L'ormone della melatonina (greco per oscurità, costrittivo) è stato isolato nel 1958 da Aaron B. Learner, un dermatologo americano che lavorava alla Scuola di medicina di Yale (USA). Questa sostanza è responsabile dell'abilità di certe rane e pesci di cambiare colore in risposta a condizioni di luce ambientale variabili e anche a cambiamenti in stati emotivi come rabbia o paura. È stato poi dimostrato che ha un profondo ruolo nell'inizio della pubertà e nel successivo sviluppo sessuale negli esseri umani. La misura e la capacità funzionale della ghiandola pineale diminuisce quando i bambini entrano nell'età della pubertà. La ghiandola sembra rallentare l'inizio dello sviluppo sessuale, e il rilascio di questo controllo è lo stimolo per il rilascio degli ormoni sessuali della ghiandola pituitaria che porta al risveglio del sistema riproduttivo nei maschi e nelle femmine, e fa accelerare l'adozione di un ruolo sessuale nella vita.

Il secondo ormone isolato dalla pineale è stato la serotonina. Daniel Freeman, uno psichiatra anch'egli di Yale, ha isolato questa sostanza dai tessuti del cervello, trovandone la più alta concentrazione nella ghiandola pineale e nei pressi delle cellule dei nuclei del Raphe del mesencefalo. La pineale sembra essere il serbatoio di serotonina per il cervello, mentre le cellule del Raphe sono responsabili per la distribuzione dell'ormone in altre aree del cervello attraverso lunghe estensioni o assoni. Questi assoni raggiungono molte parti del cervello e controllano l'accensione di altre cellule in quelle aree. L'altro contributo al puzzle della pineale è arrivato quando due ricercatori all'Istituto nazionale della salute (USA), Axelrod e Weissbach, scoprirono che la serotonina è il precursore della melatonina. Scoprirono che la melatonina è prodotta dalla serotonina nella ghiandola pineale da un semplice percorso chimico. [2]

Il ruolo centrale della serotonina è stato stabilito poco tempo dopo la scoperta accidentale dell'acido lisergico dietilamide (LSD-25). Minuscole quantità di questa sostanza sono state la causa di profonde alterazioni di coscienza, inducendo stati che oscillavano tra esperienze religiose, mistiche profondamente sentite, paranoia e schizofrenia. La molecola LSD-25 è stata scoperta essere molto simile per struttura alla molecola serotonina, così tanto che è in grado di ostacolare o bloccare le azioni della serotonina nel cervello occupando i siti ricettori in cui la serotonina agisce normalmente. Gaddum dell'Università di Edimburgh ha scoperto che le alterazioni di coscienza indotte dall'LSD-25 non sono dovute a un effetto diretto sui tessuti cerebrali di quella droga, ma piuttosto al fatto che l'LSD-25 priva il cervello di serotonina bloccando tutti i punti in cui agisce. Questo significa che i livelli di serotonina del cervello sono responsabili per il mantenimento del pensiero razionale e che l'alterazione della concentrazione di serotonina nel cervello, come quella indotta dall'LSD-25, sono responsabili per la manomissione della “realtà normale”. Questo significa che i livelli di serotonina del cervello mostrano che la ghiandola pineale è il mezzo fisico che regola la chimica degli stati alterati di coscienza. Sembra anche che la nostra identità sessuale e il nostro stato di coscienza sono intimamente collegati l'uno all'altro. È chiaro che un uomo è imprigionato nel suo stato di coscienza giornaliero, di tutti i giorni. È imprigionato molto più che un prigioniero in catene o dietro le sbarre. Un prigioniero del genere sta solo vivendo la prigionia del proprio corpo, ed è molto consapevole della sua condizione. D'altro canto, l'essere umano è molto più legato. La sua stessa coscienza è imprigionata. È legata in modo così efficace che non può nemmeno percepire la possibilità di un'esperienza più alta e di una più profonda coscienza. Le corde che impediscono che abbia una percezione autentica della realtà in cui egli è infinito sembrano essere i livelli di serotonina presenti nei suoi stessi tessuti cerebrali!

Bambini
Prima della regressione della ghiandola pineale e del successivo inizio della pubertà, i bambini hanno pronto accesso a una varietà di esperienze coscienti molto diverse rispetto a quelle degli adulti. Infatti molti bambini senza alcuno sforzo possiedono molti dei “siddhis”! O poteri psichici associati con il risveglio del chakra Ajna.

I bambini sono spesso molto intuitivi, possono vedere il futuro o sapere cosa stanno pensando i loro genitori. La loro abilità di vedere la realtà oltre le apparenze è straordinaria – così tanto che è molto difficile ingannare o mentire a un bambino. Quando lo psichico israeliano Uri Geller è diventato famoso in tutto il mondo dimostrando le sue abilità psicocinetiche come piegare le forchette con la forza del pensiero e fermare gli orologi dei suoi spettatori televisivi, alcuni genitori si allarmarono perché i loro figlio cominciarono a fare le stesse cose a casa. I bambini giocano in un mondo multidimensionale di amici immaginari e posti che sono per la maggior parte non accessibili ai loro genitori. Lo fanno perché le loro ghiandole pineali altamente funzionanti trasformano la serotonina in melatonina. Questo ha un duplice effetto. Primo, i livelli più bassi di serotonina danno loro accesso ad altri stati di coscienza. Secondo, l'alta concentrazione di melatonina tiene le potenti influenze della ghiandola pituitaria a bada, rimandando l'inizio della pubertà. Poi, verso i sette o otto anni, la funzione della pineale comincia a diminuire e gli ormoni pituitari vengono progressivamente rilasciati, facendo maturare il sistema riproduttivo. Allo stesso tempo con questo risveglio del sistema riproduttivo, il bambino è soggetto a un grande tumulto mentale ed emotivo mentre la sua psiche si adatta al suo nuovo ruolo sessuale. Con la diminuzione della produzione di melatonina, c'è una progressiva crescita della concentrazione di serotonina nel cervello e la chiusura delle porte del mondo espanso del bambino fatto di percezione intuitiva, immaginazione e gioco. Tragicamente, queste porte spesso rimangono chiuse per il resto della sua vita, e il bambino che risiede dentro si intravede raramente, se non mai.

Comunque non dobbiamo essere prigionieri della biochimica del nostro cervello. Possiamo espandere il nostro stato di coscienza riattivando la ghiandola pineale, risvegliando il chakra Ajna, aprendo il terzo occhio – è sempre lo stesso processo. In questo modo riacquistiamo contatto con il bambino dentro di noi e contemporaneamente assolviamo ai doveri e alle responsabilità della vita adulta. Poi il lavoro diventa gioco e la vita anche, invece del lavoro serio e depressivo che è oggi per molte persone.

Yoga Kundalini
Questa è la scienza che porta al risveglio del chakra Ajna, che riattiva la ghiandola pineale e che ci da il controllo sulle potenti e imprevedibili ghiandole endocrine del nostro corpo. Questo porta a una profonda alterazione nelle secrezioni ormonali delle ghiandole endocrine e un abbassamento dei livelli di serotonina nei tessuti cerebrali. C'è una rievocazione del nostro viaggio dall'infanzia. Quando Gesù Cristo disse ai suoi discepoli “Se non diventate di nuovo bambini non potete entrare di nuovo nel regno dei cieli” non parlava simbolicamente, ma si riferiva precisamente a questo processo. Ringiovanire il sistema endocrino ci permette di riacquistare lo stato di coscienza dei bambini attraverso la risultante alterazione nel biochimica del cervello. Questo è il significato del risveglio della Kundalini – l'ascesa dell'energia primaria attraverso i chakra, alterando le funzioni delle ghiandole, finché il Sahsrara non viene risvegliato. Questo è lo scopo dello yoga. L'esperienza della coscienza cosmica o unione con il divino. Con l'inizio della pubertà e l'adozione di una identità sessuale, il focalizzarsi dell'attenzione, la sede della coscienza si sposta dalla funzionale ghiandola pineale. Questa ghiandola viene spenta e il sistema riproduttivo diventa il più potente oggetto di consapevolezza. Poi le porte verso una coscienza più alta accessibili al bambino si chiudono quando lui o lei diventa assorbita nel trattare con le forti emozioni e istinti che si stanno risvegliando all'interno del corpo. La coscienza passa dall'Ajna al Mooladhara.

La scienza dello yoga kundalini reincanala progressivamente l'energia verso l'alto, alla sua sorgente. Quando la coscienza è nel Mooladhara, la possibilità di un più alta consapevolezza è dimenticata e ci chiudiamo nello stato di consapevolezza di tutti i giorni, caratteristico del mondo adulto. In questo stato, la più grande beatitudine che si può ottenere è quella momentanea e fugace perdita di identità che si ha durante l'orgasmo nelle unioni sessuali. Questo è un'esperienza molto potente per una persona rinchiusa in una coscienza ordinaria, e questo è il motivo per cui ha un valore così alto e viene così ricercato. Questa esperienza da all'uomo e alla donna un'occhiata transitoria della beatitudine cosmica infinita che si ottiene quando la kundalini shakti fora il Sahasrara al culmine dello yoga sadhana. Questa esperienza è anche spiegata nei tantra con termini molto sessuali, in modo che possiamo avere una qualche idea della sua natura e intensità. Viene descritta come l'unione eterna di Shiva e Shakti, la coscienza e l'intensità. Questo è Sahasrara, e questo è il fine ultimo che cercano gli yogi. Comprende una perdita progressiva del ruolo sessuale maschile o femminile, con la totale riorganizzazione dei sistemi endocrino e nervoso, e la realizzazione di entrambi gli elementi all'interno del corpo e della psiche dello yogi. Questo è il significato simbolico dietro l'arte tantrica indiana in cui Lord Shiva e Lord Krishna sono raffigurati come due bellissimi bambini, con caratteristiche per metà femminili e per metà maschili. Una maniera simbolica per presentare questa realtà e simbolizzare che sono sempre in unione cosmica.

Conclusione
Queste sono le implicazioni della ricerca corrente sulla ghiandola pineale. Sembra che gli scienziati e gli yogi si incontreranno e si capiranno faccia a faccia da ciascun lato della finestra del complesso chakra Ajna/ghiandola pineale. Sembra appropriato che questa ghiandola, che Cartesio, il filosofo francese del XVI secolo, definì “la sede dell'anima razionale” sia il punto d'incontro in cui il pensiero razionale e mistico si incontrano e si fondono. Fu Cartesio a creare la dicotomia corpo-mente nel pensiero occidentale sotto la quale la scienza e la filosofia hanno lavorato per gli ultimi 400 anni. Il chakra Ajna è la porta per una più alta coscienza, e gli scienziati la stanno aprendo.

*1 J. Bleibtreu, ‘The Parable of the Beast‘, Paladin, 1976.
*2. R.J. Wartman & J. Axelrod, “The Pineal Gland” ‘Scientific American’.
*3. B.L. Jacobs, “Seratonin: The Crucial Substance that Turns Dreams On and Off”, ‘Psychology Today’, Marzo 1976

9 aprile 2013 di Dott. Swami Karmananda Saraswati, MB, BS
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.wakingtimes.com/2013/04/09/mysteries-of-the-pineal-gland/

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Come trovare la libertà interiore

Tutti gli esseri umani hanno una moltitudine di necessità primarie. Tutti abbiamo bisogno di sentirci amati. Il desiderio dell'amore può guidare i nostri comportamenti in tutti i campi delle nostre vite.

Un'altra necessità base degli uomini, e che li guida è la libertà. Da una parte cerchiamo la libertà dai, differenti, dolorosi stati emotivi di coscienza. Cerchiamo la libertà dalla paura, e creiamo molte strategie per sentirci sicuri. Il punto critico di ciò è che la parte di noi che ha esperienza di noi stessi separata dal divino non si sentirà mai al sicuro. Tutto ciò significa che trovare sicurezza di solito crea più dolore e sofferenza.

In Medicine for the Hearth I scrissi di Jack Schwarz, che fu in grado di guarire le sue ferite di quando era stato torturato dai nazisti. Fu in grado di raggiungere uno stato di unità con l'universo, là dove non c'era alcun modo in cui potesse venir ferito. Mentre Jack Schwartz era in questo stato, non poteva essere in uno stato egoico, provando paura. Il sentirsi in unità dev'essere totale, perché un tale miracolo si compia.

Molti di noi che abbiamo intrapreso un percorso spirituale, si trovano ad andare e tornare tra i separati stati divini e di consapevolezza. La mente entra in gioco e ci dice di cosa dobbiamo aver paura. Poi il nostro spirito, che è divino, interviene e dice che la paura è un'illusione visto che come spirito non possiamo morire o essere feriti. Veniamo sbattuti avanti e indietro di continuo. Una chiave è quella di scegliere una pratica spirituale che ci appassiona e in cui ci vogliamo impegnare, che ci porterà a far esperienza di un più profondo stato di unità. Questo di certo è un lavoro continuo.

La chiave è trovare l'equilibrio, visto che abbiamo un ego che ci fa sentire come separati. E ancora, come abbiamo esperienza della nostra luce spirituale e dell'unità, tutte le cose sono possibili.
Per continuare il nostro viaggio verso la libertà, dobbiamo continuare ad abbandonare i nostri desideri egoici per quelli divini. Uso le parole “continuare il nostro viaggio” perché ci siamo dentro, che ne abbiamo coscienza o no. Intraprendere un cammino spirituale significa camminare verso la libertà. La vera libertà risiede dentro di noi.

Non sappiamo sempre quale viaggio la nostra anima ha in serbo per noi. Ma ci sono così tante opportunità che non stiamo esplorando visto che cerchiamo di controllare il nostro destino. Arrenderci al nostro destino, alla nostra luce divina ci porta alla vera manifestazione che creerà la gioia, benessere e salute reali a tutti i livelli.
Stiamo tutti andando verso un'iniziazione. Il pianeta sta andando verso un'iniziazione e non possiamo separarci dal tutto. Un'iniziazione è un'esperienza che ci porta dal passato in un nuovo posto nella vita di cui non abbiamo mai avuto esperienza prima.

Le iniziazioni ci richiedono di scoprire nuovi modi di pensare e fare nuove scelte che non abbiamo mai provato prima. Quello che abbiamo utilizzato in passato non continuerà a funzionare. Per anni abbiamo visto organizzazioni, che fossero attività , religiose o spirituali, cominciare a trovarsi in difficoltà per mantenere il potere e la loro presa su di noi. Le organizzazioni ci danno un “manuale” su come vivere le nostre vite e anche su come risolvere problemi diversi.

Una ragione per cui le organizzazioni sono così in difficoltà oggi è perché i “manuali” su come operare durante la vita sono scaduti. Possiamo scaricare il vero “manuale” e “dare istruzioni” da dentro di noi.

Lo scopo dei cammini spirituali è di portarci in contatto con la nostra divinità e il nostro genio creativo. Tutti noi abbiamo lo stesso potenziale creativo. Credere che solo alcune persone abbiano le risposte non ci aiuterà a creare un pianeta in salute. Certamente tutti noi apportiamo qualcosa, attraverso risposte diverse, a livelli differenti; visto che esprimiamo tutti i nostri doni univoci e i nostri talenti. Tutti noi ci portiamo dentro gli aspetti del divino, come un diamante che ha sfaccettature differenti che si uniscono per irradiare una luce brillante e luminosa.

Quando iniziamo ad arrendere il nostro destino al divino che è dentro, iniziamo a manifestare un nuovo percorso nelle nostre vite. Quando onoriamo davvero i doni unici, i talenti e i punti di forza che abbiamo quando arriviamo nel mondo, aggiungiamo, davvero, forza alla nostra comunità globale. Come andiamo avanti sul lavoro con gli strumenti spirituali, ci muoviamo verso un maggiore senso di libertà.
Quello di cui abbiamo bisogno ora è di iniziare ad agire con spontaneità. Se guardiamo cosa la vita ci porta, l'energia che si manifesta nelle nostre vite è inaspettata. L'ego teme l'inaspettato. Il nostro spirito incontra l'energia dell'inatteso con un senso di meraviglia e spontaneità.

Ecco un paio di modi per lavorare dando il benvenuto al nuovo anno. Questo mese vorrei chiedervi di elencare le qualità del creatore o della forza creatrice dell'universo che vorreste emulare. Scegliete almeno una qualità e trovate modi diversi di manifestare questa qualità nella vostra vita e nel mondo. Trovate il vostro modo unico di risolvere i problemi. Se lavorate con clienti, andate e chiedete un modo di lavorare che non avete mai provato prima. Se state avendo una difficoltà nella vostra vita, andate e chiedete un modo completamente nuovo di affrontare quella prova che la vita vi ha portato come un'opportunità di crescita.

Gettate via “i vecchi manuali di vita” e “libretti d'istruzione”. Sono stati incredibilmente utili e vi hanno fornito delle fondamenta solide che vi hanno portato dove siete ora. Recuperate le nuove istruzioni all'interno. Sarete completamente sbalorditi di cosa vi viene mostrato. Il nuovo che vi si rivela ha la promessa di una nuova vita, gioia, benessere e salute aldilà di ogni cosa che la vostra mente egoica vi farà pensare.

Sandra Ingerman è l'autrice di otto libri compresi Soul Retrieval; Medicine for the Earth; Shamanic Journeying: A Beginner's Guide; How to Heal Toxic Thoughts; How to Thrive in Changing Times; e Awakening to the Spirit World: The Shamanic Path of Direct Revelation. Sandra tiene workshop in tutto il mondo sui viaggi sciamanici, guarigione, e sull'invertire l'inquinamento ambientale usando metodi spirituali. Sandra è una terapista che si occupa di famiglie e di coppie, una counselor professionale sulla salute mentale, e un'esperta certificata sullo stress traumatico. Per ordinare i suoi libri e leggere il suo blog, visitate Red Room o www.sandraingerman.com.

29/12/2011 di Sandrea Ingerman
Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

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Link: http://www.huffingtonpost.com/sandra-ingerman/inner-freedom_b_1172663.html

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Migliorare la propria salute inverte l’invecchiamento cellulare

Migliorare la propria salute inverte l'invecchiamento a livello cellulare, dicono i ricercatori.

Il gruppo dell'Università della California dice di aver trovato la prima prova che un regime serrato di esercizio, dieta e meditazione può avere un importante effetto. Ma gli esperti dicono anche che lo studio sul “Lancet Oncology” è affascinante, che è troppo presto per tirare conclusioni certe.

Lo studio ha osservato solo 35 uomini con cancro alla prostata; quelli che hanno cambiato il loro stile di vita hanno avuto un chiaro ringiovanimento delle cellule in generale.

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Capsula di sicurezza
I ricercatori hanno visto un cambiamento cellulare, visibile, nel gruppo di 10 uomini che sono passati a una dieta vegetariana e si sono attenuti a un programma raccomandato di esercizi e di meditazioni e di yoga per combattere lo stress.

I cambiamenti erano relativi alle capsule protettive nella parte terminale dei nostri cromosomi, chiamate telomeri. Il loro ruolo è di salvaguardare la fine del cromosoma e prevenire la perdita delle informazioni genetiche durante la divisione cellulare. Quando invecchiamo e le nostre cellule si dividono, i nostri telomeri si accorciano e la loro integrità strutturale si indebolisce, dicendo alla cellule di interrompere la divisione e morire.

I ricercatori si sono domandati se questo processo sia inevitabile oppure possa essere interrotto o addirittura invertito. L'ultimo lavoro del professor Dean Ornish e i suoi colleghi suggerisce che i telomeri possono essere allungati, dando loro il giusto incoraggiamento. Hanno misurato il telomero all'inizio del loro studio e di nuovo alla fine dei cinque anni. Tra i 10 uomini con basso rischio di cancro alla prostata, che hanno fatto un sostanziale cambio di stile di vita, la lunghezza del telomero è aumentato in modo significativo di una media del 10%. Facendo un paragone, la lunghezza del telomero è diminuito di una media del 3% nei restanti 25 uomini, a cui non era stato chiesto di fare alcun cambiamento nel loro stile di vita.

Il verdetto della giuria
L'accorciamento dei telomeri è stato collegato a un più ampio spettro di malattie legate all'invecchiamento, incluse le malattie del cuore, e una varietà di tumori. Lo studio non vuole verificare se i cambiamenti di stile di vita e la lunghezza del telomero aumentino la riuscita dal cancro ma, dicono i ricercatori, è qualcosa che andrebbe approfondito.

Il professor Ornish dice: “Le implicazioni di questo piccolo studio pilota possono andare oltre gli uomini con cancro alla prostata. Se convalidato da un maggior numero di test controllati, casuali, questi cambiamenti di stile di vita complessivi, possono significativamente ridurre il rischio di un'ampia serie di malattie e di una mortalità prematura”.

I nostri geni e i nostri telomeri sono una predisposizione, ma non sono necessariamente il nostro destino

Il dottor Lyn Cox, un esperto biochimico dell'Università di Oxford in Inghilterra, ha detto che non è stato possibile trarre nessuna conclusione dalla ricerca, ma ha aggiunto: “Nell'insieme, le scoperte di quest'articolo che cambiare lo stile di vita può avere un effetto positivo sui marcatori dell'invecchiamento, appoggiano l'adozione di uno stile di vita più salutare”.

Il dottor Tom Vulliamy, docente anziano, in biologia molecolare, alla Queen Mary, Università di Londra, dichiara: “È molto importante sottolineare che questo è un piccolo studio pilota. Detto ciò attenderò con impazienza per vedere se questo esperimento può essere riprodotto su una scala maggiore e con effetti più ragguardevoli prima di entusiasmarmi”.

Gli esperti concordano che sia improbabile che l'accorciamento del telomero sia la sola spiegazione per l'invecchiamento umano. Ad esempio gli uomini hanno telemori molto più corti dei primati e dei topi, ma vivono più a lungo. Ma lavori passati hanno mostrato che persone con una vita sedentaria possono avere un'accelerazione nell'invecchiamento cellulare nella forma o un più rapido accorciamento dei loro telomeri.

17 settembre 2013 di Michelle Roberts
Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://www.bbc.co.uk/news/health-24111357

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Come calmare una mente iperattiva

Vi è mai capitato di stare a letto, sdraiati, cercando di dormire, mentre un costante flusso di pensieri vi passa per la mente? Avete sempre pensieri occasionali nel corso della giornata?

Legge dell'attrazione
Secondo la legge dell'attrazione, riceverete ciò che è predominante nella vostra mente. Se la vostra mente produce pensieri caotici, non occasionali, allora questo è quello che attirerete nella vostra vita. I vostri principali pensieri e preoccupazioni si rifletteranno anche nel vostro mondo dei sogni.

Dirottare la mente introversa
Siamo stati indottrinati in una società che mette l'ego e il materialismo al di sopra di tutto, quindi molte persone finiranno per pensare a queste cose e a come sono percepiti dagli altri. La percezione di noi stessi è stata dirottata dai media, che raffigurano personaggi fittizi che conducono vite finte, che molte persone pensano di dover vivere. È stimato che approssimativamente il 75% della popolazione è di estroversi e tutta la programmazione televisiva è fatta in modo da rinforzare la personalità “tutto su di me” e fatta in modo da evitare che le persone cerchino delle risposte interiormente, che è il tratto chiave di un introverso. Carl Jung ha definito l'estroversione come “un tipo di attitudine caratterizzata dalla concentrazione dell'interesse sull'oggetto esterno”, (il mondo esterno), e l'introversione come un “tipo di attitudine caratterizzata dall'orientamento nella vita attraverso contenuti psichici soggettivi” (focalizzarsi sull'attività psichica interna).

Pensieri irrazionali rinforzati
Permettendo ai media tradizionali di influenzare i nostri pensieri e le nostre percezioni, stiamo creando processi di pensiero irrazionale basati su idee, premesse e immagini completamente finti. Questo è il motivo per cui non vi sentirete MAI bene dopo aver guardato il TG della sera, che è per lo più propaganda basata sull'indurre paura disegnata per farvi vivere in schemi di pensiero vibrazionale basso. Anche se non guardate i TG ma guardate i vostri programmi televisivi preferiti, le pubblicità fanno male allo stesso modo, mostrandovi gruppi di estroversi che conducono vite fittizie che i media stanno cercando di vendervi. Certo, questi attori sono per la maggior parte con un aspetto sopra la media, che è come dirvi a un livello subconscio: “Se compro questo prodotto sono bello e avrò un largo gruppo di bellissimi amici.” Ciò che queste pubblicità vi dicono è che non siete abbastanza e nel frattempo rafforzano la mente iperattiva nel capire le differenze che in realtà non sono mai esistite.

Il tempo è denaro, il denaro è tempo
Tutti abbiamo sentito l'espressione “il tempo è denaro”. Questo è il motivo per cui ogni parola deve essere scritta precisamente e ogni secondo conta in ogni programma televisivo. A un livello subconscio, accettiamo questa premessa come se fosse la realtà, creando un'ulteriore dissonanza cognitiva. Finiamo per sentire come se ogni secondo debba contare e inventiamo scuse per non trovare il “tempo” di connetterci con la natura o di meditare. La percezione del tempo è fittizia come le stronzate che ci vendono in TV, ma noi crediamo a tutto ciò che è “tempo” e “denaro”. Quelli che non vengono rappresentati dai media tradizionali sono i momenti giornalieri di cui noi abbiamo esperienza.

Vedi anche: Come deprogrammarsi

Quello che per lo più fa una mente iperattiva è filtrare i pensieri razionali e irrazionali, che creano una dissonanza cognitiva. In altre parole, potete essere subdolamente indotti a credere in questi stereotipi raffigurati in TV, sui giornali, sulle riviste ecc… mentre un'altra parte della vostra mente vi dice l'esatto opposto. La vostra mente attiva immagina tutti questi scenari e i vostri processi di pensiero dettano il caos interno che continuerà a essere rafforzato dato che i pensieri creano la realtà attraverso la legge dell'attrazione. I media tradizionali si rifiutano di mostrare l'importanza di collegarsi con la natura. Mentre vedrete molti programmi che hanno a che fare con la natura, la connessione al corpo, alla mente, allo spirito e all'anima, il farlo attraverso la natura è raramente, se non mai, enfatizzato.

Disturbo di ansia sociale
A volte la causa di una mente iperattiva è il disturbo di ansia sociale. In questo caso, una persona potrebbe sentirsi come se fosse costantemente giudicata dagli altri. Se siete una di queste persone, allora considerate che quando qualcuno giudica qualcun altro, generalmente è insicuro rispetto alla cosa per cui vi sta giudicando. In altre parole, stanno sottraendo attenzione a loro stessi e la stanno proiettando su di voi. Questo è un problema LORO, non vostro! Il modo migliore per gestire questa cosa è visualizzarvi come uno specchio che allontana tutti gli schemi di pensiero negativi che provengono dagli altri e li riflette su di loro. Facendo questo, non state più assorbendo le insicurezze che gli altri vi stanno proiettando addosso.

12 modi per calmare una mente iperattiva

1. Eliminare la confusione
Il modo più semplice per eliminare al confusione. Quali sono i temi dei vostri pensieri? Molti sono legati a problemi di soldi e alla subordinazione economica al sistema del controllo. Forse è tempo di fare un cambiamento nel lavoro o di trovare un lavoro che davvero amate fare? Il modo più facile per capirlo è chiedervi “Se non ci fossero stati i soldi, cosa starei facendo della mia vita?” Dopo esservi divertiti o aver viaggiato, avreste fatto qualcosa che amate fare. A questo punto cercate un modo per farlo, anche se significa avere un lavoro che odiate mentre fate questa nuova attività. La cosa peggiore che può succedere è che passate il tempo facendo qualcosa che amate ed aiutate a eliminare la confusione dalla mente iperattiva. La cosa migliore è che troviate dei modi per guadagnare da ciò che amate e potrete, così, lasciare il vostro attuale lavoro;

2. Smettete di guardare la TV
La televisione è la più grande forma di controllo mentale e gioca un grosso ruolo nel modo in cui pensiamo e in cui percepiamo la vita. Negli Stati Uniti, l'intero sistema di media tradizionali (TV, radio, giornali, riviste, libri di testo ecc…) appartiene a sei corporazioni, ognuna delle quali ha connessioni sioniste. È lontanamente possibile che ci siano secondi fini dietro la loro programmazione? Chiedevi questo: “Durante la Seconda Guerra Mondiale, Precott Bush venne arrestato per aver finanziato entrambi gli schieramenti, ma non lo abbiamo mai studiato a scuola. Perché? Pensate che suo figlio, George H.W., o suo nipote, George W. Sarebbero stati eletti presidenti se ci avessero insegnato questo a scuola? Tutto il processo mentale di chi siete, cosa dovreste indossare, cosa ascoltate, cosa mangiate o bevete ecc… è manipolato attraverso i media tradizionali. La vostra mente iperattiva continuerà a processare, giudicare, confrontare e contrastare ciò che vi viene venduto come “realtà” con ciò che è davvero reale. Se continuate a guardare la TV, continuerete a credere a un falso senso di realtà che, in cambio, rafforzerà i vostri attuali processi mentali e l'incapacità di addormentarsi pacificamente la notte. Anche quando vi addormenterete, i vostri sogni saranno colpiti da ciò che predomina nei vostri schemi mentali. Una volta imparato a togliere la confusione dalla vostra mente, vi accorgerete che i vostri sogni non sono più basati sulla paura e, a volte, saranno profetici;

3. Meditate
Una delle più grosse scuse che le persone usano quando parlano del perché non meditano è che non hanno tempo. Secondo il Bureau of Labor Statistics, “Guardare la TV era l'attività da tempo libero che occupava più tempo (2,8 ore al giorno), corrispondente alla metà circa del tempo libero, in media, per coloro dai 15 anni in su. Socializzare, per esempio visitare gli amici o organizzare eventi sociali, era la seconda attività più comune, occupando circa tre quarti d'ora al giorno.”

Ciò che dice questa statistica è che le persone preferiscono essere programmate dalla TV invece di visitare amici e vicini. Dice anche che preferirebbero essere programmati invece di usare quel tempo in modo costruttivo, meditando. Un'altra scusa per cui le persone non meditano è che hanno una mente iperattiva e hanno difficoltà a sgombrare la mente dai loro pensieri predominanti. Ci sono molti tipi diversi di meditazione, quindi bisognerebbe sperimentarne quanti più possibile e o trovare un modo che conduca a eliminare il frastuono o a crearne una in cui si è in grado di trovare una “pace interiore”. La meditazione che raccomando a coloro che hanno una mente iperattiva è chiamata “meditazione a occhi aperti” in cui mettete due oggetti a sei piedi da voi. (Vedi Meravigliosa meditazione a occhi aperti). Mentre cercate di focalizzarvi su questi oggetti, la vostra mente non sarà in grado di avere altri pensieri. Vi suggerisco inoltre di provare questa tecnica per più di 5 minuti, dato che molte persone lasciano perdere subito;

4. Rimuovere l'ego
Molte persone vivranno le loro vite senza mai sapere chi sono veramente mentre fanno finta di essere ciò che la società si aspetta che siano. E di nuovo questi pensieri irrazionali sono rinforzati dai media tradizionali. Alla fine siamo esseri spirituali che hanno un'esperienza umana e i nostri corpi sono solo gusci per le nostre anime. Una volta che cominciate ad accettare questo concetto, comincerete a capire quanto siamo collegati. Un buon modo per imparare a rimuovere l'ego è praticare l'empatia immaginandovi come potrebbero sentirsi le altre persone. Attraverso l'empatia, vedrete come i vostri ego vi aiutano a tenervi separati come individui invece di una coscienza collettiva. Per esempio, molte persone sono troppo distaccate dalle atrocità del mondo, come la fame nei paesi del terzo mondo. Potrebbero pensare “Se non mi riguarda, allora non esiste.” E se foste stati VOI a morire di fame? Vorreste che gli altri lo sapessero e ne fossero interessati o preferireste che si dicessero “Se questo non mi riguarda, allora non esiste”? La verità è che ci stiamo dentro insieme e se una persona soffre, allora soffriamo tutti;

5. Il corpo è un tempio
Diete che prevedono molto zucchero e caffeina potrebbero avere effetti nei vostri processi mentali. È stato provato che l'acqua fluorizzata calcifica la ghiandola pineale (il vostro terzo occhio). È stato provato dai test di laboratorio sui ratti che gli OGM causano tumori. Troppo alcol amplificherà i problemi a cui state pensando, quindi cercate di evitare l'abuso di sostanze alcoliche se avete una mente iperattiva. Evitate stimolanti. Siate consapevoli di quello che mangiate e bevete perché tutto questo gioca un ruolo a livello vibratorio e avrà effetto su come e cosa pensate. Cosa più importante, ascoltate il vostro corpo. Se avete bruciore di stomaco mangiate più cibi alcalini invece di prendere un antiacido. Nel vostro giorno libero, se siete stanchi, dormite, non importa che ora è. Il vostro corpo vi dirà sempre quando siete fuori forma, quindi dategli retta!;

6. Fate esercizio
Dicono corpo sano, mente sana, quindi, se siete fisicamente in grado, trovate il modo di integrare l'esercizio nella vostra routine quotidiana;

7. Sfuggite al tempo
Nei vostri giorni liberi, imparate come sfuggire al tempo. Il tempo ci tiene chiusi nei costrutti della “settimana lavorativa” quindi nel vostro giorno libero non controllate il cellulare, non guardate la TV (la TV è tutta basata sul “tempo”) e improvvisate per quanto riguarda le attività di quel giorno. Cercate di non mettere limiti di tempo sulle attività di questo giorno in particolare. Sfuggendo al tempo, vi allontanate anche dalla matrice che ci tiene tutti intrappolati come schiavi economici del sistema, quindi questo aiuterà a eliminare il processo mentale della mente iperattiva dandole una cosa in meno a cui pensare. La prossima volta che avrete una settimana di vacanza, cercate di ascoltare il vostro corpo per quando andare a dormire durante tutta la settimana. Se volete fare un pisolino alle 3 di pomeriggio, fatelo! State svegli quanto volete e andate a letto quando il vostro corpo vi dice di che è tempo di andare a dormire. Scoprirete che sarete in grado di addormentarvi più facilmente e più velocemente quando ascoltate il vostro corpo;

8. Divertitevi!
Cominciate a fare cose che vi piace davvero fare. Lasciate che la vostra mente si concentri sul divertimento invece che su cose futili che non potete controllare. Scoprirete che i vostri schemi di pensiero cambieranno drasticamente quando fate cose che vi piacciono;

9. Lasciate stare il bisogno di controllare tutto
Molte persone con una mente iperattiva hanno bisogno di controllare praticamente tutto nelle loro vite. Per una persona che vuole controllare è molto difficile rinunciare a questo controllo, perché si potrebbe sentire come se non ha più il controllo sulle circostanze, poi non ce l'ha più su di sé, che non è vero. Gli eventi vanno e vengono sia che li controlliate o no. Tutto quello che dovete fare è essere responsabili delle vostre azioni. Quando cominciate a controllare altre persone, create più cose di cui preoccuparsi che a loro volta alimenteranno la mente iperattiva;

10. Scrivete un diario e/o un diario dei sogni
Un modo per rilasciare il flusso costante di pensieri è di iniziare un diario o un diario dei sogni. Mettendo semplicemente per iscritto potete dare a voi stessi un semplice sfogo per aiutarvi a eliminare il caos nella vostra mente;

11. Vivete nel presente
La mente iperattiva pensa costantemente al passato o al futuro. Vivendo nel presente sarete in grado di abbandonare quello che non potete controllare. Questo non significa che diventerete istantaneamente inconsapevoli di quello che è successo o che sta per succedere. Ma è più un rendersi conto che il passato non può cambiare e che il futuro non è ancora avvenuto, quindi perché perdere tempo pensandoci?;

12. Collegatevi con la natura
Trovate il tempo di collegarvi con la natura, sia camminando nei boschi o sulla spiaggia o dove vi porta la vostra pace interiore mentre siete immersi nella natura. Mentre siete in mezzo alla natura, cercate di non pensare alla vostra vita di tutti i giorni e semplicemente apprezzate ciò che la natura vi offre. Cercate di ascoltare la cadenza del vento o lo scorrere di un ruscello. Che verso di animale o uccello sentite?

Equilibrio
Una mente iperattiva è segno di squilibrio e può essere equilibrata, ma bisogna voler vedere il cambiamento in se stessi perché questo accada. C'è un detto “così dentro, così fuori”. Se il vostro corpo ha bisogno di riposo, così anche la vostra mente. Se la vostra mente sta costantemente processando le attività, gli eventi e i possibili scenari, resisterà al sonno continuando questo processo, nonostante il vostro corpo vi stia dicendo che siete stanchi. Per questo è così importante dare ascolto al proprio corpo. Eliminando il caos, vi accorgerete che nel peggiore dei casi continuerete a usare la vostra mente iperattiva in maniera positiva, senza paura e senza bisogno di controllare gli altri. Aumenterà anche il vostro intuito, sarà più facile addormentarvi e i vostri sogni diventeranno più profetici.

23 agosto 2013 di Gregg Prescott, M. S.
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

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I neuroscienziati, il Dalai Lama e la meditazione

La conoscenza può essere comunicata, ma non la saggezza. Uno può trovarla, viverla, fare meravigliosi pensieri al riguardo, ma non la si può comunicare o insegnare.

Questa citazione di Herman Hese dal suo romanzo Siddhartha del 1922, mi è arrivata spontaneamente durante una recente visita di una settimana al monastero Drepung nel sud dell'India. Sua Santità il Dalai Lama ha invitato l'Istituto americano della Mente e della Vita a familiarizzare con la comunità tibetana buddista, che vive in esilio in India con la scienza moderna. All'incirca una dozzina di noi, fisici, psicologi, ricercatori del cervello e medici, alleggeriti da un filosofo francese, abbiamo introdotto la meccanica quantistica, la neuroscienza, la coscienza e vari aspetti clinici della pratica meditativa a qualche migliaia di monaci e monache buddiste. Appena dopo la lezione, ci sono state fatte domande, siamo stati sondati e gentilmente presi in giro da Sua Santità, che sedeva accanto a noi (vedi immagine sopra). Abbiamo imparato tanto da lui e la sua stretta cerchia quanto dal suo interprete, il tibetano Jinpa Thupten, che ha un dottorato in filosofia all'Università di Cambridge, e dal monaco francese Matthieu Ricard, che ha un dottorato di ricerca in biologia molecolare al Pasteur Institute di Parigi, come loro e i loro fratelli da noi.

Quello che è stato scambiato tra questi due rappresentativi intellettuali modi di pensare, riguardo al mondo, sono stati: fatti, dati e conoscenza. Questo riguarda, la conoscenza di due e più millenni di antica tradizione orientale di investigazione all'interno della mente, da un interiore soggettivo punto di vista; e la maggiore indagine, più recente, fornita dal modo empirico occidentale di verificare il cervello e il suo comportamento usando la terza persona, uno schema riduzionista. Quello che il primo modo ha portato sul tavolo sono stati i punteggi di tecniche di meditazione per sviluppare consapevolezza, concentrazione, intuizione, serenità, saggezza e si spera alla fine, illuminazione. Questi dati girano intorno ad una pratica quotidiana di calma, avendo tuttavia una postura attenta e lasciando che la mente si tranquillizzi prima di intraprendere un programma specifico, come ad esempio “porre l'attenzione” oppure la pratica senza scopo, di generare uno stato di “amore incondizionato, gentilezza e compassione”. Dopo anni di esercizi giornalieri contemplativi, nulla viene facilmente in meditazione, ma i praticanti possono raggiungere un considerevole controllo sulla loro mente.

Dodici anni di istruzione, quattro anni di università e una quantità maggiore di tempo spesa in master falliscono nel far familiarizzare i nostri futuri dottori, soldati, ingegneri, scienziati, commercialisti, e politici con tali tecniche. Le università occidentali non insegnano metodi per permettere lo sviluppo o alla mente matura di diventare calma e di porre attenzione ai suoi considerevoli poteri su un singolo oggetto, evento o allenamento del pensiero. Non c'è una classe introduttiva sul “Focalizzare la mente”. Questa è la nostra perdita!

Dall'introspezione, il disordine mentale è familiare per tutti, il chiacchiericcio che costituisce la nostra vita di tutti i giorni. È un rapido fuoco di libere associazioni, di salti da un'immagine, da un frammento di discorso o da un ricordo all'altro. Le elucubrazioni in tarda notte sono particolarmente propense a questo zigzagare erratico. Concentrarsi su un singolo argomento o pensiero richiede uno sforzo intenzionale, laborioso e cosciente da cui noi fuggiamo. Preferiamo essere distratti da stimoli esterni, conversazioni, radio, televisione o giornali. Disperati di non essere lasciati soli con la nostra mente, per evitare di dover pensare, ci rivolgiamo ai nostri compagni tecnologici per controllare i messaggi ricevuti. E poi qui c'era Sua Santità, un uomo di 77 anni, che ha trascorso sei giorni seduto, per ore di fila, le sue gambe raccolte sotto al suo corpo, a seguire attentamente le nostre arcane discussioni erudite. Non mi sarei mai aspettato un singolo uomo e un'intera comunità, che sembrasse così aperta, contenta, sempre sorridente, ma allo stesso tempo così umile, come questi monaci che, per gli standard del Primo Mondo, vivono una vita di povertà, privi della maggior parte delle cose che crediamo siano necessarie per vivere un vita piena e realizzata. Il loro segreto sembra essere il controllo della mente.

Tra i casi più estremi di controllo della mente c'è l'auto-immolazione del monaco buddhista vietnamita Thich Quang Duc nel 1963 per protestare contro il regime repressivo nel Vietnam del Sud. Ciò che è singolare di quest'evento, catturato in foto che sono tra le immagini più facilmente riconoscibili del ventesimo secolo, era la calma e la natura intenzionale del suo atto eroico. Mentre bruciava fino a morire, Duc è rimasto nella posizione del loto. Non ha mosso un muscolo o proferito un suono, mentre le fiamme consumavano lui e il suo corpo infine si abbatteva. Sono pieno di totale stupore alla luce di questo evento che avrei difficoltà a riconoscere come reale se non fosse stato catturato dalle testimonianze centinaia di spettatori, compresi ostili giornalisti con le loro fotocamere.

Le fondamenta del cervello per il controllo della mente
Un passo verso una spiegazione fondata sul cervello di questo straordinario fenomeno viene da un recente esperimento di scansione effettuato da Fadel Zeidan, Robert C. Coghill e i loro colleghi alla Scuola di medicina di Wake Forest. Sono stati reclutati 15 volontari per sdraiarsi in uno scanner mentre una piccola placca di metallo era attaccata al loro polpaccio destro. Mentre la loro temperatura variava da piacevole (vicino alla temperatura corporea) a dolorosa (49 gradi Celsius), i soggetti dovevano classificare sia l'intensità del dolore che il fastidio per lo stimolo nocivo. Prevedibilmente la sonda calda innescata aumentava l'attività emodinamica nelle strutture che sappiamo essere coinvolte nel processare il dolore, come le cortecce somatosensoriali primaria e secondaria che rappresentano la gamba, e altre strutture più frontali, la corteccia cingulata anteriore e l'insula. In seguito, i volontari si sono sottoposti per quattro giorni a 20 minuti di meditazione cosciente che comprendeva attenzione mirata o la pratica buddhista che calma la mente chiamata shamatha. Infine, il professionista si concentra sui cambiamenti del suo respiro, facendo caso a pensieri, immagini e ricordi mentre tornano a galla dalla fonte interna, ma senza una reazione emotiva. Questo esercizio la libera velocemente da loro e le permette di tornare a monitorare il suo respiro. Praticare la meditazione mindfulness durante la stimolazione nociva riduceva il fastidio del dolore di un enorme 57% e la sua intensità del 40%. E questo dopo un allenamento minimo (quattro volte per venti minuti). Certamente siamo molto lontani dall'attenuare l'impensabile agonia di morire bruciati, ma comunque. La consapevolezza estende il suo effetto favorendo un senso di distacco e riducendo il rilievo percepito soggettivamente della piastrina di metallo riscaldata. Ma come funziona nel cervello?

L'attività collegata al dolore nella prima e seconda corteccia somatosensoriale era ridotta dalla meditazione. Questi soggetti che hanno subito la più forte riduzione del dolore, hanno avuto il più grande aumento di attività nella loro insula destra e in entrambi i lati della loro corteccia cingolata anteriore. I soggetti con la più grande riduzione del fastidio del dolore – che è quello che interessa alla maggior parte delle persone – hanno mostrato la più grande attivazione delle regioni della corteccia orbitofrontale e la più grande riduzione nel talamo (che regola le informazioni sensoriali in entrata). Pensate alla meditazione mindfulness, pensate a tutte le meditazioni come attributi mentali per controllare le emozioni e per formare l'impatto che gli eventi esterni, come la vista, il suono o il caldo, hanno sul cervello sensoriale. Le regioni prefrontali selezionate nel cervello del medico arrivano fino al talamo per ridurre il flusso di informazioni in entrata dalla periferia, fino a una diminuzione del dolore. Queste capacità di indirizzare la mente non sono magiche, dell'altro mondo o trascendentali. Possono essere imparate con una pratica sufficientemente intensa. L'unica domanda è se i nostri strumenti sono sempre abbastanza sensibili da seguire le impronte del cervello.

Nel 2008 Richard J. Davidson e il suo gruppo dell'Università di Wisconsin-Madison ha pubblicato uno studio classico con la partecipazione attiva di Ricard e di altri monaci buddhisti. Gli scienziati cognitivi hanno messo sulla testa degli otto praticanti buddhisti di lungo corso e di 10 studenti volontari degli elmetti con 128 elettrodi elettroencefalografici (EEG). Ai primi è stato chiesto di raggiungere uno stato di “amore, gentilezza e compassione incondizionati” (una forma di meditazione che non si concentra su un singolo oggetto e a cui ci si riferisce a volte con il nome di “pura compassione”), mentre i volontari dovevano pensare a qualcuno a cui tenevano molto e poi cercare di estendere questi sentimenti a tutti gli esseri senzienti. L'inizio della meditazione nei monaci è coinciso con un aumento nell'attività elettrica in alta frequenza degli EEG nella cosiddetta banda gamma (tra le 25 e le 42 oscillazioni al secondo), che era sincronizzata sulle cortecce frontali e parietali. Si pensa che questa attività sia il segno caratteristico di gruppi di neuroni molto attivi e dispersi nello spazio, solitamente associati con il focalizzare l'attenzione. In effetti l'attività gamma in questi monaci è la più ampia vista in in condizioni non patologiche e 30 volte più ampia che nei neofiti. Più tempo i monaci hanno praticato la meditazione, più forte è la potenza (normalizzata) nella banda gamma. Più importante ancora, quando i monaci non stavano meditando, ma solo riposando, la loro attività cerebrale di base era diversa da quella degli studenti. Questo sono, queste tecniche, praticate dai buddhisti per millenni, per acquietare, concentrare ed espandere la mente – l'aspetto interiore del cervello – hanno cambiato il cervello che è l'aspetto esteriore della mente. E più allenamento hanno fatto, maggiore è l'effetto. Ma conoscere la meditazione e il suo effetto sul cervello non è come beneficiarne e non è come acquistare saggezza. Così, come il giovane Siddharta nel romanzo di Hesse, ho lasciato la comunità di monaci più ricco di conoscenza su un modo diverso di guardare al mondo ma continuando a lottare.

30 luglio 2013 di Christof Koch
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=neuroscientists-dalai-lama-swap-insights-meditation

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Come guarire dall’energia tossica

Una notte ho avuto un sogno potente. Mi trovavo vicino a un distributore d'acqua fresca con un gruppo di colleghi. La nostra conversazione sembrava cordiale, ma mi sono resa conto che alcuni colleghi stavano mandando “pugni” invisibili/psichici agli altri. A qualcuno che è stato colpito da un pugno domanderei “Stai bene?” e all'altro “Visto cosa hai fatto?”. Ero scioccata da quanto le persone potessero essere inconsapevoli del loro comportamento.

Il mio sogno mostrava il potere delle interazioni invisibili. Quando osserviamo il comportamento delle persone, può sembrare che non ci sia alcuna ostilità. Potremmo vedere un sorriso sul volto di qualcuno che ci sta ascoltando, ma che succede sul piano invisibile? Abbiamo una dimensione invisibile che chiamiamo spirito – un aspetto che io chiamo “chi siamo al di là della nostra pelle”. Non riusciamo a vedere questa parte di noi stessi, ma insieme con il corpo e la mente costituisce il nostro intero essere. Ogni volta che interagiamo con altri nel mondo fisico, avviene anche uno scambio d'energia invisibile.

Queste sono alcune delle frasi che utilizziamo, di solito, per descrivere il comportamento degli altri:

  • Mi sono sentito abbattuto;
  • È stato colpito mentre era a terra;
  • Mi ha pugnalato alle spalle;
  • Sembrava che dai suoi occhi uscissero pugnali;
  • Il gruppo era ostaggio del suo comportamento;
  • La stanza era piena d'energia esplosiva;
  • Ho fatto un suggerimento ma mi hanno ignorata.

L'energia della violenza agisce su un piano invisibile, psichico, ma ha un impatto sulla nostra salute sia fisica che emotiva. L'energia è tangibile. Semplicemente non ci sentiamo bene su nessun piano quando viviamo e lavoriamo in un ambiente che è pieno di rabbia o paura. Tutte le culture indigene comprendono la differenza tra inviare energia, come la rabbia, ed esprimerla. Quando qualcuno esprime rabbia sta semplicemente riconoscendo il sentimento della rabbia, ma la rabbia non ha forza o movimento che possa nuocere a qualcuno. Nella nostra cultura noi riconosciamo soltanto ciò che accade su un piano visibile, neghiamo che esista un altro livello di consapevolezza, quindi mandiamo i nostri pensieri come “frecce avvelenate” inconsciamente, senza accorgerci del danno che facciamo. Usiamo la frase “inviare pensieri” ma che tipo di pensieri inviamo? I pensieri che inviamo agli altri sono pieni di amore, compassione, gentilezza e perdono? O sono pieni di rabbia, paura e odio? È importante capire che provare emozioni ed esprimerle fa parte della condizione umana. Sappiamo da ricerche condotte che quando non esprimiamo le nostre emozioni possono sorgere delle malattie. Come esseri umani è nostro diritto provare ed esprimere sentimenti che vanno dalla gioia e dall'amore alla rabbia e alla paura. Esprimere le nostre emozioni ci fa sentire vivi.

Allo stesso tempo è importante per noi osservare che tipo di situazioni e interazioni ci fanno scattare. Dobbiamo fermare la reazione e imparare come esprimere i nostri pensieri e i nostri sentimenti e allo stesso tempo trasformare l'energia in energia positiva che è energia guaritrice per il pianeta. Nel tempo gli insegnamenti spirituali ci hanno detto che il mondo esterno è una proiezione del nostro stato interiore di coscienza. Quando guardiamo l'inquinamento ambientale e lo stato del mondo, vediamo un riflesso del nostro mondo interiore. Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo impegnarci a cambiare noi stessi e questo include la necessità di essere più coscienti dei pensieri che inviamo all'esterno.

Ecco dei semplici modi con cui potete lavorare per trasformare l'energia:

  1. Respirate: respirare è uno dei modi più semplici per trasformare l'energia. Quando siete in uno stato di reazione il vostro respiro diventa corto. Respirando profondamente voi trasformate naturalmente il vostro stato reattivo;
  2. Impostate un'intenzione: quando vi sentite disturbati dite semplicemente la seguente frase a voi stessi: “Ho bisogno di esprimere come mi sento ora, e chiedo che l'energia dei miei sentimenti sia trasformata in amore e luce così che alimenti il mondo con amore”;
  3. Pensate a un'immagine preziosa: l'energia dietro le vostre emozioni si dirige verso tutti gli esseri viventi. Se affrontate qualcuno che vi richiama forti emozioni, pensate a una persona cara e imprimete il volto di lei o di lui sul volto della persona che vi sta sfidando. Ad esempio, potreste lavorare con la faccia di un neonato, un cucciolo o un fiore favorito. Quali pensieri volete inviare a coloro che amate?;
  4. Usate la forza delle parole: le tradizioni spirituali insegnano che le parole sono vibrazione e le parole che usiamo influenzano le nostre vite. Da bambini, molti di noi hanno usato la frase “abracadabra”. Questa parola in realtà è una frase aramaica “Abraq ad habra” e significa: “Creerò come parlo”. Usate le parole durante tutto il giorno per ricordarvi l'energia dell'amore;
  5. Siate grati: pensate a quello per cui siete grati. Essere grati trasforma sempre il vostro stato di coscienza;
  6. Proiettare forza: non compatite quelli che percepite in sofferenza, questo li spinge in un buco sempre più profondo. Quando vedete le persone nella loro luce divina e perfezione li aiutate, dandogli la forza necessaria per fronteggiare i loro problemi;
  7. Connettetevi con la natura: l'acqua può lavare via il vostro dolore. Mentre vi lavate, immaginate l'energia negativa che fluisce via da voi e che diventate luce. Mentre rimanete circondati dal vento immaginate che esso trasporti quello che ha bisogno di essere rilasciato e che diventate luce. Accendete una candela e immaginate il fuoco che trasmuta le vostre forti emozioni. Oppure, potete sotterrare i vostri problemi nella terra con l'intenzione che l'energia venga trasformata in amore;
  8. Avvolgetevi di luce: se sentite che qualcuno è ostile nei vostri confronti, immaginate una luce protettiva che vi circonda. Alcune persone pensano di essere avvolte da una luce bianca. Io mi immagino un uovo traslucido blu. Trovate un colore che funziona per voi.

Sandra Ingerman è l'autrice di otto libri compresi Soul Retrieval; Medicine for the Earth; Shamanic Journeying: A Beginner's Guide; How to Heal Toxic Thoughts; How to Thrive in Changing Times; e Awakening to the Spirit World: The Shamanic Path of Direct Revelation. Sandra tiene workshop in tutto il mondo sui viaggi sciamanici, sulla guarigione, e sull'invertire l'inquinamento ambientale usando metodi spirituali. Sandra è una terapista che si occupa di famiglie e di coppie, un consulente professionale per la salute mentale, e un'esperta certificata sullo stress traumatico. Per ordinare i suoi libri e leggere il suo blog, visitate Red Room o www.sandraingerman.com.

26 maggio 2011 di Sandra Ingerman
Traduzione: Laura Rizzotto e Matteo Bedendo
Editing: Michele Bedendo

Link: http://www.huffingtonpost.com/sandra-ingerman/healing-energy_b_867267.html

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Come coltivare un ricco giardino interiore

Molti di noi associano l'esperienza della gioia a cosa sta accadendo nel mondo esteriore piuttosto che permettere alla gioia di scorrere attraverso di noi. Quando associamo la nostra gioia o qualunque altro sentimento – come l'amore – a eventi esterni, diventiamo dipendenti da ciò che sta succedendo fuori di noi nel determinare cosa sentiamo in un giorno particolare. E la verità è che, quando facciamo così i sentimenti di gioia, amore, meraviglia e armonia saranno effimeri, poiché le condizioni della vita cambiano di attimo in attimo. Sicurezza e tranquillità rientrano anch'esse in questo principio, perché il nostro mondo cambia e un giorno puoi sentirti sicuro, e il giorno dopo no. Un giorno puoi sentirti sicuro del tuo lavoro, e poi l'economia cambia e la tua sicurezza potrebbe essere a rischio. Potresti cominciare a sentirti come se fossi su una montagna russa di emozioni. Mentre il mondo continua a cambiare e a evolvere, noi dobbiamo dedicarci a una profonda ricerca interiore e trovare gioia, amore, sicurezza che vivano dentro di noi sempre e non dipendono dal cambiamento delle condizioni esterne.

Suona bene, vero? Ma non sempre è facile da fare. Non ho una “ricetta” per farlo, ma posso dirvi che fissare un'intenzione è la chiave, e anche abbandonarsi allo spirito è importante. Possiamo vedere la risata e la brillantezza della luce negli occhi delle popolazioni indigene che vivono in condizioni di estrema povertà con niente di tangibile che si possa ricollegare alla felicità. Quella gioia, quel riso e quella luce vengono dalla profondità di un benessere interiore. È una gioia per la vita in sé, senza condizioni. Questa gioia proviene dall'aver coltivato un giardino interiore molto ricco.

È importante notare e lavorare e approfondire le esperienze che, minuto per minuto, ci mettono in contatto con il nostro bene interiore e con il giardino della gioia, dell'amore e della sicurezza. Fate una passeggiata e godetevi la bellezza della natura, indipendentemente da ciò che succede nell'ambiente. A dispetto di quanto accade, il pianeta è pieno di bellezza.
Pensate e riflettete sulle semplici gioie della vita che non dipendono da ciò che accade nella vostra vita. Sedetevi con questo principio, meditateci sopra, rifletteteci, camminate trattenendo le vostre domande e notate se riuscite a trovare una porta nel centro interiore del vostro essere che prova amore, sicurezza e amore indipendentemente da ciò che la vita vi porta.

Mentre le nostre vite e il pianeta continuano ad attraversare intensi cambiamenti molti di noi hanno riflettuto sul senso della vita. Penso che a un certo punto arriviamo in un posto in cui sentiamo che concentrarci sul mondo esterno non ha un significato o uno scopo. Mentre cresciamo ed evolviamo, cominciamo a vedere che il vero messaggio e benessere si trovano all'interno. Ho scritto di questo in “Come prosperare in tempi di cambiamento: semplici strumenti per creare salute, benessere, pace e gioia per voi stessi e per il pianeta”.

Mentre continuo a sentire la salute del mio giardino interiore, arrivo al punto di trovare significato nell'essere un canale di amore e di luce – perché che altro c'è mentre ti evolvi durante il viaggio della tua vita?

Ecco degli esercizi su cui potete lavorare:

  • Mettete della bella musica, rilassante. Scegliete della musica senza parole, che vi piace ascoltare. La musica vi aiuterà a viaggiare all'interno del vostro giardino.

  • Sdraiatevi o sedetevi in una stanza dove non sarete disturbati per 20 minuti. Tirate le tende o abbassate le serrande per oscurare la stanza. Mentre ascoltate la musica immaginate di viaggiare attraverso il vostro giardino interiore.

  • Potete chiedere di incontrare un giardiniere che vi aiuti a ispezionare il vostro giardino.

  • Innanzitutto sentite di fondervi con la terra del vostro giardino. Osservate quanto è sano il terreno, esaminando la salute e la forza dei fiori e delle piante che vi crescono. Questo vi darà degli indizi per quanto riguarda le cure di cui il vostro giardino ha bisogno.

  • Poi osservate i semi che avete già piantato durante la vostra vita, che contengono i pensieri, le parole, comportamenti e credenze che stanno diventando delle piante forti nel vostro giardino. Sentite di cosa hanno bisogno le piante per essere sradicate. Cominciate a piantare semi d'amore, d'ispirazione e di speranza per voi stessi e per il pianeta. Immaginate le parole che usate e i vostri pensieri giornalieri come semi. Piantate i semi che volete vedere nel mondo.

  • Poi, immaginate di piantare piccole superfici del vostro giardino con semi di bei ricordi e di ciò per cui siete riconoscenti. Innaffiate il terreno in modo che i semi possano germogliare.

Dopo aver sentito il vostro giardino interiore state fermi, ascoltando la musica. Riflettete sull'esperienza che avete avuto. Stabilite l'intenzione di continuare a visitare il vostro giardino interiore in modo che possiate continuare a piantare semi positivi che produrranno un vero sentimento di benessere interiore e di gioia. Quando vi sentite pronti, tornate nella stanza. Fate dei respiri profondi. Sentite un sentimento interiore di pace e un sorriso interiore e lasciate che la vostra luce interiore scorra attraverso di voi. La vita continuerà a portare cambiamenti. Coltivare un ricco giardino interiore vi aiuterà a essere centrati e armoniosi nel bel mezzo del cambiamento.

Sandra Ingerman è l'autrice di otto libri compresi Soul Retrieval; Medicine for the Earth; Shamanic Journeying: A Beginner's Guide; How to Heal Toxic Thoughts; How to Thrive in Changing Times; e Awakening to the Spirit World: The Shamanic Path of Direct Revelation. Sandra tiene workshop in tutto il mondo sui viaggi sciamanici, guarigione, e sull'invertire l'inquinamento ambientale usando metodi spirituali. Sandra è una terapista che si occupa di famiglie e di coppie, una counselor professionale sulla salute mentale, e un'esperta certificata sullo stress traumatico. Per ordinare i suoi libri e leggere il suo blog, visitate Red Room o www.sandraingerman.com.

31 agosto 2011 di Sandra Ingerman
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.huffingtonpost.com/sandra-ingerman/inner-garden_b_942092.html

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Il Viaggio. Proprio come volare

Che lo sappiamo o no, ognuno di noi è in viaggio. Anche quando incontrate Dio, non è la fine, ma solo l'inizio. Non è un viaggio fisso, ma cambia continuamente in base a ciò che realizziamo. Il destino non è una meta, ma un modo di essere. C'è una spinta costante che sta alla base, disegnata solo per rivelare lo splendore e la maestà di chi siete. Se sappiamo come allinearci a questa spinta sotterranea in ogni momento, allora la nostra vita diventerà semplicemente magica. La terra dei momenti “ah” in cui non sta succedendo niente…

Un flusso naturale e coeso
Mi ricordo bene una vita precedente in cui a farla da padrone erano il controllo e l'ego. La vita doveva essere modellata secondo degli scopi e dei risultati di cui pensavo di aver bisogno. Che fossero nella carriera, nelle relazioni o nel rilassamento, c'era sempre qualcosa che doveva essere aggiustato secondo le ambizioni illusorie che mi erano state inculcate dalla società. E anche quando mi sono svegliato con un'unica coscienza, c'era ancora un desiderio di modellare il mondo, anche se questa volta secondo un senso di compassione più “alto”.

Il mondo non ha bisogno di essere modellato, e nemmeno io, o voi! Persino nel caos in cui è il pianeta, c'è un flusso coeso che è completamente naturale, innato, essenziale per l'ordine della vita stessa. C'è l'essere risvegliati sì, ma cosa succede poi con questo risveglio? La risposta è Il Viaggio.

La creatura dell'indagine interiore
Il viaggio esterno è ispirato dalla creatura dell'indagine interiore, un essere che desidera svelarsi ed esprimersi nella pienezza del vostro essere. Viene facilmente sepolta dal peso e dalla consistenza di questo mondo, con i suoi obiettivi, le sue ambizioni e i suoi traguardi che apparentemente dobbiamo soddisfare. Anche se è solo pagare l'affitto o mettere il cibo sulla tavola, la società sembra tenervi per le palle, come si suol dire.

Ma non deve essere così! Proprio come la separazione era un'illusione per il risvegliato, così la mancanza di uno scopo autentico lo è per chi è senza direzione. L'universo ha uno scopo. Per me è uno scopo particolare: dato che tutto è parte dell'Uno, ogni aspetto e movimento, c'è solo l'Uno! È soltanto una Presenza, sto cercando di capire chi è, in mezzo alla confusione e al caos apparenti della realtà.

Il viaggio si svela
Il trucco è che quando realizziamo che lavora solo un'energia svelata, quando possiamo arrenderci a questo desiderio singolare, tutte le altre necessità e gli altri bisogni si risolvono. Dovete semplicemente abbandonarvi alla verità del momento, mentre si rivela, e poi abbandonarvi completamente all'aspetto dell'essere che desidera esprimersi. Il viaggio si svela in quel momento. Diventa ovvio cosa fare e come farlo.

Mi ricordo il mio aeroplano giocattolo preferito di quando ero bambino. Aveva una grossa banda elastica al centro che fungeva da propulsore. Passavo le ore a caricare con gioia l'elica, guardando con curiosità i nodi aggrovigliati che si formavano nell'elastico. Finché non lanciavo l'aeroplano nell'aria e lo facevo volare. Se ci penso adesso, nessuno guidava l'aeroplano. La sua direzione, il suo andare su e giù, il suo zigzagare prendevano forma semplicemente dall'elastico che si distendeva e da come l'elica trasformava l'aria sulle ali dell'aeroplano.

La vita è così. Abbiamo trascorso un'eternità feriti dentro. Se non è programmazione psicologica, allora è emotiva e infine karmica. Dobbiamo distendere la banda elastica. “Sì!”, sento il sospiro collettivo. Ma non sempre è così facile, vero? Bisogna conoscere la rigidità con cui dobbiamo confrontarci, c'è da sapere cosa lasciare andare e come. Questa è la parte complicata.

Rendere il viaggio più facile
Ci sono modi per rendere questo viaggio più facile:

  • Primo: accorgersi che c'è solo l'Uno e quindi un unico scopo; dispiegarsi, svelarsi ed esprimersi come una miracolosa animazione dell'Uno.
  • Secondo: da questo unico scopo, accettare la vita come viaggio; che non c'è una destinazione ultima – tranne che il presente e l'espressione del presente.
  • Terzo: osservare che le difficoltà ci ostacolano quando abbiamo bisogno di un risultato. Ma in realtà la tensione è l'energia che vi da la forza di volare.
  • Quarto: liberare la tensione porta al prossimo passo del Viaggio. Abbracciate la resistenza, la resistenza al momento, capite di cosa pensate di avere bisogno e ammorbiditevi nella rigidità che sentite.
  • Infine: mentre la tensione diminuisce, aprite lo spazio del momento, cercate ed allineatevi al “volo”, l'espressione armoniosa, danzante, eccitante di chi siete.

Proprio come volare
Non sto dicendo che è facile all'inizio. Ci vuole un po' per accettare e padroneggiare. Ma non sta succedendo nient'altro. In qualunque modo possiamo sentirci attaccati, come possiamo essere identificati o impauriti da ciò che potrebbe succedere, se possiamo accettare la rigidità e il conseguente effetto di rilasciamento, la vita ci fornirà continuamente la miracolosa propulsione, che che espande in avanti.

Il Viaggio, proprio come volare.

24 marzo 2013 di Chris Bourne
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.openhandweb.org/The_Journey

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La grande illusione dell’Io. Non sei la persona che pensi di essere.

Quando ti alzi ogni mattina, un aspetto di te si ricostituisce: la prima persona, osservatrice della realtà, che abita un corpo umano. Man mano che vai avanti con la giornata, così fa anche il tuo realizzare di avere un passato, una personalità e delle motivazioni. Il tuo io è completo, sia come testimone del mondo che come portatore della tua conoscenza e identità. Questo senso intuitivo dell'io è un'esperienza umana fondamentale e che non richiede sforzo. Ma non è niente di più, che un'elaborata illusione e il modo in cui percepisci la realtà è unico per te e definisce in ogni momento chi sei.

Il nostro concetto di noi stessi, come individui, con il pieno controllo dei nostri destini sorregge la maggior parte della nostra esistenza, da come viviamo le nostre vite alle leggi della terra. Anche il modo in cui trattiamo gli altri dipende largamente dall'assunto che: hanno un senso dell'io simile al nostro.
Pertanto è uno shock scoprire che le nostre verità profondamente sentite sono soltanto fumo e specchi di un ordine più alto. Qualunque cosa siamo, cosa dobbiamo fare?

Innanzitutto ridimensionare. Molto di quello che diamo per scontato sulle nostre vite interiori, dalla percezione visiva ai ricordi, è poco più che un'elaborata costruzione della mente. L'io è solo un'altra parte di questa illusione.

E sembra ci sia utile. Da questo punto di vista, l'io è simile al libero arbitrio, un altro aspetto fondamentale dell'esperienza umana.
L'illusione dell'io è così trincerata e utile, che è impossibile liberarsene. Ma conoscere un aspetto, diverso, della realtà lontano dal vostro, vi aiuterà a capire meglio voi stessi e chi vi circonda.

L'identità è spesso intesa come prodotto della memoria, attraverso cui cerchiamo di costruire una narrativa dalle molte esperienze della vita. Ma c'è adesso un riconoscimento crescente che il nostro senso di noi stessi potrebbe essere la conseguenza del nostro rapporto con gli altri. “Abbiamo questa spinta radicata a interagire con gli altri che ci aiuta a scoprire chi siamo,” dice lo psicologo dello sviluppo Bruce Hood all'università di Bristol, Regno Unito, autore di The Self illusion (L'illusione dell'io)(Constable, 2012). E quel processo non comincia con la formazione dei primi ricordi del bambino, ma dal momento in cui impara a imitare il sorriso dei suoi genitori e a rispondere loro empaticamente.

L'idea che il senso dell'io guidi e sia guidato dalle nostre relazioni con gli altri ha un senso evidente. “Non posso avere un rapporto senza avere un io”, dice Michael Lewis, che ha studiato lo sviluppo dei bambini alla Robert Wood Johnson Medical School a New Brunswick, New Jersey. “Perché io interagisca con te, devo sapere delle cose su di te e l'unico modo in cui posso farlo è sapendo cose su di me”.

I nostri cervelli creano la nostra versione della realtà
L'informazione sensoriale ci raggiunge a velocità diverse, anche se sembra unita come fosse un momento. I segnali nervosi hanno bisogno di tempo per essere trasmessi e tempo per essere processati dal cervello. E ci sono eventi – come lampi di luce o qualcuno che schiocca le dita – che accadono in meno tempo di quanto il nostro cervello ha bisogno per processarli. Quando ci accorgiamo del lampo o dello schiocco di dita, sono già passati.

La nostra esperienza del mondo assomiglia a una programmazione televisiva con un ritardo; la percezione cosciente non è in tempo reale. Questo da solo potrebbe non essere causa di preoccupazione, ma nello stesso modo in cui il ritardo in tv rende possibile la censura dell'ultimo minuto, il nostro cervello, invece di mostrarci cosa è successo un minuto fa, a volte costruisce un presente che non è mai accaduto realmente.

Piuttosto che estrapolare nel futuro, il nostro cervello aggiunge eventi nel passato, mettendo insieme una storia di ciò che è successo in retrospettiva (Science, vol 287, p 2036). La percezione di ciò che sta succedendo al momento del lampo è determinata da ciò che succede nel disco successivo. Sembra paradossale, ma altri test hanno confermato che ciò che percepiamo sia successo in un certo periodo può essere influenzato da ciò che accade dopo.
Tutto ciò è leggermente preoccupante, se ci atteniamo all'opinione comune che i nostri io sono nel presente. Se il momento nel tempo che dovremmo vivere si rivela essere una mera costruzione, la stessa cosa sarà vera per l'io che vive quel presente.

Ci sono difetti nelle nostre convinzioni intuitive su cosa ci rende ciò che siamo
Sembrano esserci poche cose più sicure, per noi, dell'esistenza dei nostri io. Possiamo essere scettici sull'esistenza del mondo intorno a noi, ma come possiamo avere dubbi sulla nostra esistenza? Il dubbio non è reso impossibile dal fatto che ci sia qualcuno che dubita di qualcosa? Chi, se non noi, dubiterebbe?

Anche se sembra indiscutibile il fatto che in qualche modo noi esistiamo, le cose diventano più misteriose quando cerchiamo di comprendere meglio cosa significa avere un io.

Tre convinzioni sull'io sono fondamentali per la nostra comprensione di chi siamo. Primo, ci consideriamo immutabili e continui. Questo non significa che restiamo sempre gli stessi, ma che tra tutto questo cambiamento c'è qualcosa che rimane costante e che rende il me di oggi la stessa persona che ero cinque anni fa e che sarò tra cinque anni. Secondo, vediamo noi stessi come gli unificatori, che riuniscono tutto. Il mondo si presenta come una cacofonia di visioni, suoni, odori, immagini mentali, ricordi e così via. Nell'io, queste cose sono tutte integrate ed emerge un'immagine di un mondo singolo e unificato. Infine l'io è un agente. È il pensatore dei nostri pensieri, e il facente delle nostre azioni. È il luogo in cui la rappresentazione del mondo, unificato in un tutto unico e coerente, viene utilizzata in modo che sappiamo come agire in questo mondo.

Tutte queste convinzioni sembrano essere ovvie in modo accecante e sicure. Ma se le osserviamo più da vicino, diventano sempre meno palesi.

Sembrerebbe ovvio pensare che noi esistiamo in modo continuativo dal nostro primo momento nella pancia di nostra madre fino alla nostra morte. Ma nel tempo in cui il nostro io esiste, attraversa dei cambiamenti sostanziali nelle credenze, nelle abilità, nei desideri e negli umori. L'io felice di ieri non può essere esattamente lo stesso dell'io addolorato di oggi, per esempio. Il cuore della nostra convinzione è che l'io sia centro del controllo. Ma la scienza cognitiva ha mostrato in numerosi casi che la nostra mente può evocare, dopo un fatto, l'intenzione di fare un'azione che non era stata causata da noi. Il nostro stesso DNA ha questa predisposizione ma gli scienziati non riescono ancora a capire sotto quale meccanismo operiamo.

Quindi molti dei nostri convincimenti di base su noi stessi non superano lo scrutinio. Questa è una grossa sfida per la nostra visione di noi stessi, poiché suggerisce che non siamo reali in modo essenziale. Invece il nostro io può essere paragonato a un'illusione – ma senza che nessuno abbia l'esperienza dell'illusione. Ma potremmo non avere altra scelta che avallare queste convinzioni sbagliate. Tutto il nostro modo di vivere si basa sulla nozione che siamo pezzi di DNA che ci rende individui immutabili, coerenti e autonomi. Tutto ciò che abbiamo è il momento presente e nonostante l'io sia un'illusione utile, potrebbe anche rivelarsi un'illusione necessaria, in modo che impariamo a imparare di più nel momento presente.

Essere nel presente e DNA che non invecchia
Studi scientifici hanno suggerito che una mente che è presente e nell'attimo indica benessere, mentre spostare la nostra energia nel passato o nel futuro può portare all'infelicità. Uno studio recente dell'UCSF ha mostrato un collegamento tra l'essere nel presente e l'invecchiare, osservando una misura biologica della longevità all'interno del nostro DNA.

Nello studio, la lunghezza del telomere (segmento di DNA, ndT), un nuovo bio-marcatore dell'invecchiamento cellulare e generale del corpo, è stato valutato in associazione alla tendenza a essere presente nel momento, contro la tendenza a vagare con la mente, in una ricerca su 239 donne in salute di mezza età tra i 50 e i 65 anni.

L'essere presenti nel momento è stato definito come un'inclinazione a essere concentrati sui compiti attuali; mentre il vagare con la mente è stato definito come un'inclinazione ad avere pensieri su cose diverse dal presente o dall'essere altrove. Molti tra coloro che praticano spiritualità ci dicono di non negare i problemi che stiamo affrontando, ma anche di non perderci in essi. Le scienze psicologiche ci hanno mostrato che essere nel presente ci porta più prontezza e sicurezza interiore, permettendoci di affrontare le sfide in modo più obiettivo e con più calma.

Secondo le scoperte pubblicate online nel nuovo giornale dell'Associazione delle scienze psicologiche “Clinical Psychological Science” chi tendeva a vagare con la mente aveva dei telomeri più corti, mentre chi era più presente nel momento, o era più concentrato con l'attività che stava svolgendo aveva telomeri più lunghi, anche dopo essersi abituato allo stress attuale.
Il genoma umano contiene almeno quattro milioni di geni modificati che risiedono in pezzi di DNA che erano stati considerati spazzatura, ma è stato scoperto che il cosiddetto DNA spazzatura ha un ruolo critico nel controllare come le cellule, gli organi e gli altri tessuti si comportano. La scoperta, considerata una grande svolta medica e scientifica, ha enormi implicazioni per la salute umana e la coscienza del perché molte malattie complesse, sembrano essere causate da piccoli cambiamenti in centinaia geni interruttori.

Interventi di meditazione consapevole, che promuove l'attenzione sul presente con un atteggiamento compassionevole di accettazione, porta a migliorare la salute. Stare nel presente e osservare con purezza e senza giudizio, significa anche che non c'è emotività a permeare le nostre osservazioni. Il nostro benessere emotivo non dipende dai risultati delle circostanze della nostra vita, ma piuttosto è dentro noi stessi ed è determinato dalla scelta che facciamo di restare calmi, concentrati e aperti, circondati dalle molteplici possibilità delle manifestazioni di cui siamo testimoni.

“Abbiamo le prove dell'esistenza di un nuovo tipo di guarigione in cui il DNA può essere influenzato e riprogrammato dal modo in cui pensiamo, senza modificare fisicamente un singolo gene,” ha detto il professore e genetista Karina Mika.
“Nel corso di molti millenni le nostre menti e i nostri corpi sono diventate macchine del tempo programmate per invecchiare e morire, ma non deve essere così,” ha detto Mika. “Non invecchiare potrebbe essere semplice come cambiare il nostro stato emotivo e pensare in modo diverso” ha concluso.

26 febbraio 2013 di Johanne Markus
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.wakingtimes.com/2013/02/26/the-grand-illusion-of-self-youre-not-the-person-you-think-you-are/

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Rimuovere gli impianti energetici

La guarigione dell'umanità
Sono in aumento le persone che fanno parte di cerchie di risveglio che sono consapevoli e che parlano di “impianti energetici” nei nostri campi magnetici. Lavorare con gli impianti energetici è qualcosa che facciamo durante il corso Openhand e il lavoro uno a uno. Gli impianti sono diffusi per lo più, se non del tutto, nelle persone risvegliate. Sono state usate come strumento dalle Coscienze Nemiche nell'instupidimento dell'umanità. È un argomento che deve essere elevato nella coscienza di gruppo più in generale se dobbiamo canalizzare e accelerare la nostra ulteriore evoluzione, in modo da guarire l'umanità. Cosa sono gli impianti energetici? Come funzionano? Da dove vengono? E, cosa più importante di tutte, come li togliamo?

La rimozione degli impianti energetici avviene quando siamo pronti
Finora non abbiamo parlato di questi impianti perché possono essere un'esagerazione per menti stanche e scettiche! Ma rimuoverli è più efficace se le persone sono consapevoli di cosa sta succedendo, quindi immagino che negli anni a venire saremo più trasparenti sul lavoro di guarigione catalitica che Openhand sta facendo.

Durante i corsi che teniamo, la rimozione degli impianti energetici tende a succedere naturalmente nell'ambito dei generali cambi di energia, ma si può intensificare l'effetto con una focalizzazione più diretta. E una volta che si diventa coscienti di essi personalmente, si ha già la forza per rimuoverli autonomamente. Quindi guardiamo più da vicino la loro natura.

Cosa sono gli impianti energetici?
Credo sia importante prima capire cosa sono, da dove vengono e come funzionano. Come abbiamo accennato sempre più spesso, c'è una forma di vita altamente sofisticata che lavora nel campo intorno a noi. È un'antica forma di vita aliena che sta controllando la società e sta coltivando l'umanità per la sua energia. A Openhand l'abbiamo chiamata Coscienza Nemica.

Avendo interferito con il DNA umano attraverso la manipolazione genetica, Coscienza Nemica è intervenuta nell'evoluzione della specie dell'Homo Sapiens. L'ha fatto per instupidire e per limitare, in modo che le persone non possano sentire così facilmente, intuire o conoscere influenze esterne che falsano attraversando il campo e influenzando le scelte che le persone fanno.
Un metodo molto efficace che hanno usato per limitare, è l'impianto energetico. Il miglior modo per descriverlo è un contorto vortice di correnti di energia che emettono varie frequenze che creano qualcosa di simile al “rumore bianco”. Le persone sono distratte interiormente da questo rumore che abbassa le loro vibrazioni ed essendo così predominante, scivola nello sfondo della nostra esperienza.

Impianti energetici vicini ai chakra chiave
Spesso un impianto genetico viene inserito vicino a un centro chiave come il terzo occhio. Quindi quando le persone cercano di meditare e di aprire quel centro, la (adesso) sottile vibrazione del rumore bianco fa in modo che non riescano a porre l'attenzione al centro autentico. Quando sono con persone nei gruppi, posso letteralmente sentire i loro impianti come nodi di energia, spesso sulla fronte a destra o a sinistra. Sono spesso la ragione per cui le persone hanno mal di testa quando provano a meditare. Come minimo, man mano che diventate più sensibili, potreste sentirli come una sottile vibrazione o un ronzio.

Questi impianti non solo abbassano la vostra vibrazione, ma fanno perdere energia alle persone. Si comportano come una cappa, spesso nascondendo entità che si stabilizzano nel nostro campo e che non possono essere “viste” o sentite. Loro ti provocano uno stato di disagio per farti emettere energia, che è il motivo per cui le entità sono lì. Prosciugano l'energia che viene rilasciata per loro beneficio – come voi o io mangeremmo la cena!

Rimuovere impianti ed entità
Innanzitutto dovete alzare la vostra vibrazione interna il più possibile seguendo il proprio naturale percorso evolutivo – quello di cui abbiamo parlato nelle Cinque strade. Dovete prima liberarvi dei piani vibrazionali più bassi: specialmente quello fisico ed emotivo. Poi potete passare al piano mentale o la bassa mente attraverso il chakra del plesso solare. Dovete cominciare a rompere il condizionamento del bambino interiore e dell'adolescente confrontandovi con gli schemi comportamentali condizionati.

Se farete questo, vi attiverete sempre più e vi aprirete nel vostro corpo energetico o causale – i chakra e il campo energetico del sistema dei meridiani.
Se è presente un impianto (che è presente nella maggior parte delle persone), allora comincerete a sentirlo come una fastidiosa spirale di energia, come un ronzio che distrae.

Spesso impediscono alla gente di meditare o di fare altri tipi di lavori energetici, ma questo è esattamente il motivo per cui dovete continuare perché il paradosso è che, una volta che riuscite a sentire l'impianto, avete il potere di rimuoverlo voi stessi. L'energia vitale universale viene smossa nella quarta dimensione da una volontà intenzionale e di cuore. Può cominciare come un'esperienza fisica/emotiva che sgorga dall'interno e poi può essere diretta attraverso il campo intorno a noi tramite un'intenzione focalizzata.

La chiave è sentire l'impianto ma non ritrarsi da lui. Invece dovete andare dritti al centro della sensazione (non importa quanto sia fastidiosa) finché non vi definisce più. Se potete fare questo, potete cominciare a rintracciare come è stato inserito nel vostro campo. Per esempio, le persone sentono spesso che questi impianti sono stati inseriti attraverso l'orecchio (tenete a mente che gli impianti non sono fisici, ma dato che tutti i veicoli fisici si sovrappongono e si avvolgono, tendono anche a essere allineati con i canali e gli orifizi del veicolo fisico). Quindi quando questo è il caso diventa possibile direzionare la propria volontà energetica per estrarre letteralmente l'impianto incanalandola nella direzione dell'orecchio (opposta rispetto a quella in cui è stato inserito). Anche un guaritore può aiutare a fare ciò (sia io che Trinity lavoriamo in questo senso) ma per esperienza personale è più efficace se il guaritore può guidare energeticamente le persone e descrivere loro cosa sta succedendo. Specialmente perché gli impianti hanno forme diverse e per ognuno si tende ad avere un approccio diverso.

Una volta che l'impianto è stato rimosso, c'è spesso una grossa infusione di energia più alta, un potente aprirsi di flussi e un contatto con aspetti dell'esistenza precedentemente perduti.

Effetti degli impianti energetici
È importante notare che una volta che l'impianto è andato, ci sarà comunque un'“impronta” nel campo energetico. Si sarà formato un nodo di energia intorno all'impianto che ha la percezione caratteristica dell'impianto stesso. Questi effetti svaniranno naturalmente da soli nelle ore e nei giorni successivi alla rimozione. Ma è importante essere consapevoli che ci sono, perché il dubbio e scetticismo (che l'impianto non c'è più) renderanno il processo di guarigione meno efficace.

Rimuovere entità e collegamento con i reami angelici
Questa non è la fine del processo però. Quando un impianto esiste, spesso ci sarà una o più entità dietro la “cappa”. Anch'esse vanno rimosse. Certamente faranno resistenza, è come essere sfrattati da una casa confortevole! Di nuovo, una volta che possiamo sentirle, abbiamo già il potere di eliminarle. Dovete semplicemente intuire come lavorare con loro. Io ho le mie tecniche personali che preferirei non condividere in una piazza aperta – semplicemente perché preferisco mantenere l'elemento di sorpresa (con le entità!).

Quello che posso dire è che il collegamento con i reami angelici aiuta parecchio – stanno assistendo l'umanità in questo campo vitale. Inoltre se avete qualche tipo di giudizio sulla Coscienza Nemica (molti comprensibilmente ne hanno), allora la rimozione delle entità non funzionerà o funzionerà solo in parte (probabilmente ritorneranno a quel livello energetico). Dobbiamo prima evolverci e superare quel giudizio – qualunque cosa ci sia stata fatta – e in quel caso la nostra efficacia sul campo aumenterà notevolmente.

Guarire il karma dell'umanità
Questa è un'area vasta nel lavoro di guarigione del karma che l'umanità ha bisogno di affrontare e ho solo grattato la superficie qui in quest'articolo. Il Programma multi-livello Openhand è pensato per integrare una consapevolezza molto più profonda per aiutare i guaritori a sviluppare queste capacità da soli.

Finalmente stiamo cominciando a capire e a vedere questi veli limitanti che hanno diviso l'umanità e il suo diritto di essere divina per nascita. Sento un crescente senso di eccitazione e anticipazione man mano che il lavoro si sviluppa. Negli anni a venire, vedo l'umanità che si toglie di dosso il mantello di oppressione e che evolve in una forma nuova e più divina – Homo Divinicus!

28 novembre 2011 di Chris Bourne
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.openhandweb.org/281111_energy_implants_and_how_remove_them

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Resoconti di bambini su vite precedenti

“Mamma, quando eri una bambina e io ero tuo padre, sei stata cattiva tante volte e io non ti ho mai picchiato!”. Con queste parole William, al tempo un turbolento bambino di tre anni che rispondeva alle minacce della madre di sculacciarlo, proclamò di essere stato suo nonno paterno, John.

Sua madre, Doreen, fu inizialmente presa alla sprovvista ma, mentre William continuava a parlare, cominciò a sentirsi rinfrancata dall'idea che suo padre fosse tornato. John era sempre stato vicino alla sua famiglia e diceva sempre a Doreen “Non importa cosa succede, io mi prenderò sempre cura di te.” William parlò più volte del fatto di essere suo nonno e parlò anche della sua morte. Dimostrò una conoscenza che stupì sua madre, come il nomignolo che solo suo nonno usava per il gatto di famiglia e il giorno della settimana in cui il nonno era morto.

William parlò anche del periodo tra le due vite. “Quando muori, non vai direttamente in paradiso,” disse a sua madre. “Vai in diversi livelli – qui, poi qui e qui,” spiegò, con la mano che si spostava verso l'alto a ogni livello. Disse che gli animali rinascono come gli umani e che aveva visto animali in paradiso che non mordevano o graffiavano. John era un cattolico praticante, ma credeva nella reincarnazione e aveva detto che si sarebbe preso cura degli animali nella sua prossima vita. William disse che sarebbe stato un dottore degli animali e che si sarebbe preso cura dei grandi animali in uno zoo. Aveva anche un difetto di nascita che sembrava corrispondere alla ferita fatale del nonno…

Ricercatori all'università della Virginia stanno studiando casi come quello di William da più di 45 anni. Il dottor Ian Stevenson, che è morto nel 2007, cominciò il lavoro quando era presidente del dipartimento di psichiatria. Quando arrivò all'università, Stevenson aveva pubblicato molto nei giornali di psichiatria e medicina, ma aveva anche sviluppato un interesse nella parapsicologia.

Dopo aver appreso di cinque casi in India di bambini che sostenevano di ricordarsi vite precedenti, Stevenson si recò lì nel 1961, per investigare. Si fermò per quattro settimane e scoprì 25 casi. Ottenne risultati simili vicino Ceylon (oggi Sri Lanka) e capì che questo fenomeno era più comune di quanto si sapesse.

Stevenson investigò molti di questi casi da varie parti del mondo, e nel 1966 la Società americana per la ricerca psicologia pubblicò il suo primo libro su di loro, Venti casi suggestivi di reincarnazione. Il titolo riflette l'approccio moderato di Stevenson: egli non credeva alla reincarnazione e non considerava i casi come una prova; invece provava a documentare i casi il più attentamente possibile – a volte dettagliatamente.

Stevenson si dimise da presidente del dipartimento di psicologia nel 1967 per concentrarsi a tempo pieno su questa ricerca e creò la Divisione degli studi percettivi all'università della Virginia, per portare avanti il lavoro di ricerca sulla reincarnazione. Nel corso dei quattro decenni passati, ricercatori associati alla Divisione hanno investigato più di 2,500 casi di bambini che dicono di ricordare vite precedenti.

Caratteristiche tipiche
I casi sembrano capitare più spesso in culture che credono nella reincarnazione. In India, Sri Lanka, Turchia, Libano, Thailandia e Burma (Myanmar) ce ne sono stati di più. Ma sono stati trovati casi in ogni posto in cui qualcuno li ha cercati: Stevenson pubblicò un libro su casi europei, e molti sono stati trovati anche negli Stati Uniti. Hanno spesso caratteristiche comuni:

1. Dichiarazione sulla vita passata. Quando hanno due o tre anni, i bambini di questi casi spesso cominciano a descrivere una vita passata e di solito smettono quando hanno sei o sette anni. Parlano dei loro ricordi spontaneamente, senza uso dell'ipnosi regressiva. Alcuni sono in grado di ricordarsi su richiesta, ma altri hanno bisogno di essere in un certo stato mentale per farlo. Descrivono vite recenti, di solito ordinarie e nello stesso paese, con la media d'intervallo tra la morte dell'individuo precedente e la nascita del bambino di soli 16 mesi. L'unica cosa che ricordano che è di solito fuori dall'ordinario è la morte: il 70% ricorda la morte per cause innaturali.

Come William, alcuni bambini dicono di essere stati membri deceduti della famiglia, mentre altri dicono di essere stati estranei in un altro luogo. Quando questi bambini danno abbastanza indizi, come il nome del posto, alcuni si sono recati lì e identificato l'individuo morto, la precedente personalità, che sembra corrispondere a quella di cui parla il bambino.

Alcuni bambini parlano dei loro ricordi con distacco, ma molti mostrano forti emozioni. Possono piangere e pregare di essere portati dove dicono si trovi la loro famiglia precedente. Altri mostrano grande rabbia, soprattutto verso i loro assassini nei casi in cui la personalità precedente è stata uccisa. In ogni caso, anche i bambini con forti emozioni possono mostrare sentimenti intensi un momento e poi dopo poco giocare tranquillamente;

2. Voglie o difetti congeniti alla nascita. Come William, molti hanno segni o difetti che sembrano corrispondere a ferite, di solito fatali, subite dalle personalità precedenti. Stevenson pubblicò due volumi su più di 200 casi del genere. Per esempio, una bambina che era nata con dita marcatamente deformate si era ricordata la vita di un uomo a cui avevano tagliato le dita. Un bambino senza dita alla mano destra si era ricordato la vita di un bambino in un altro villaggio che aveva perso le dita della mano destra in una macchina tritura cibo. Un bambino con una voglia dietro la testa (che era piccola e tonda come, come un foro d'entrata) e una voglia davanti, sulla fronte (che era più larga e di una forma irregolare, come un foro d'uscita) si era ricordato la vita di un insegnante a cui avevano sparato da dietro ed era morto. Un'altra bambina che si era ricordata la vita di un uomo che si era sottoposto a un'operazione al cranio aveva ciò che Stevenson chiamò il più straordinario segno che avesse mai visto – una fascia spessa tre centimetri di tessuto pallido, simile a una cicatrice che si estendeva per tutta la sua testa;

3. Temi sulle dichiarazioni delle vite passate. Quando i bambini parlano della vita precedente, tendono a parlare degli eventi alla fine della vita, e almeno tre quarti di loro parla di dettagli che riguardano la morte. Ed è più probabile che parlino di persone della fine di quella vita, piuttosto che del periodo precedente, quindi un bambino che descrive la sua morte come un adulto sta parlando di un coniuge o di un bambino, piuttosto che di un genitore.

In più il 20% dei bambini in questi casi descrive memorie di eventi tra le due vite. Alcuni dicono di essere rimasti vicino a dove la personalità precedente ha vissuto o è morta e potrebbero descrivere il funerale o altri eventi che coinvolgevano la famiglia. Una bambina in Thalandia, Ratana Wongsombat, si è lamentata che le sue ceneri erano state disperse invece che sepolte. In effetti la personalità precedente voleva che le sue ceneri fossero seppellite sotto l'albero del suo tempio, ma le radice dell'albero erano così estese che sua figlia non aveva potuto seppellire i resti e invece li aveva dispersi. Un altro bambino, Bongkuch Promsin, diceva di aver trascorso sette anni gironzolando intorno a un albero di bambù vicino al luogo in cui il corpo della personalità precedente era stato gettato dopo essere stato ucciso. Un giorno aveva provato ad andare dalla sua madre precedente ma si era perso nel mercato. Mentre era lì, vide l'uomo che sarebbe diventato suo padre nella vita attuale. Bongkuch lo seguì per ricongiungersi alla sua famiglia. Suo padre aveva in effetti partecipato a un incontro in un giorno di pioggia nell'area di cui parlava Bongkuch, nel mese in cui Bongkuch era stato concepito. Come William, alcuni bambini hanno detto di essere andati in altri regni come il paradiso e di aver visto altre creature;

4. Comportamenti delle vite passate. Molti di questi bambini si comportano in modi che sembrano collegati alle vite che descrivono. Alcuni mostrano sentimenti verso membri della loro famiglia precedente appropriati per i rapporti che la personalità precedente aveva con loro. I bambini possono essere rispettosi verso genitori precedenti o verso un coniuge, ma autoritari verso fratelli più piccoli della precedente personalità, anche se quei fratelli nel presente sono molto più grandi del bambino. Questi sentimenti di solito spariscono man mano che i bambini crescono, ma ci sono eccezioni. In almeno un caso, Maung Aye Kyaw in Birmania, il bambino è cresciuto e ha sposato la vedova della sua precedente personalità.

Molti dei bambini hanno fobie verso il modo in cui sono morte le loro incarnazioni precedenti, specialmente quando si tratta di morte violenta. Queste fobie sono comuni in affogamenti, con 31 su 53 che mostrano la paura di stare nell'acqua. Ad alcuni piacciono o non piacciono cose simili a quelle della personalità precedente. Per esempio, quando Stevenson e Jürgen Keil studiarono 24 casi di bambini birmani che sostenevano di essere stati soldati giapponesi uccisi in Birmania durante la Seconda Guerra Mondiale, scoprirono che alcuni di loro si lamentavano del cibo birmano speziato e invece chiedevano pesce crudo. Alcuni bambini mostrano un interesse in sostanze che danno dipendenza, come alcol e tabacco, se la personalità precedente ne faceva uso.

I bambini spesso giocano in modi che sembrano collegati alle loro vite passate, e questi modi di solito hanno a che fare con l'occupazione della personalità precedente. Un bambino si preoccupava del suo gioco come gestore di un negozio di biscotti e trascurò la scuola al punto che le sue performance accademiche non si ripresero più. Occasionalmente, i bambini recitano la scena della morte della precedente personalità, e sembrano mostrare gli stessi sintomi di bambini affetti da stress post traumatico. Quando i bambini parlano di vite passate come membri del sesso opposto, spesso mostrano un comportamento adeguato a quel sesso. A volte, i comportamenti sono così estremi da essere diagnosticati come disturbi dell'identità di genere. Anche se questo comportamento può proseguire nella vita adulta, la maggior parte di questi bambini conducono vite perfettamente normali.

Studi recenti
Negli ultimi anni la ricerca si è ampliata oltre i casi individuali per includere l'esame di gruppi di casi. All'università della Virginia, ogni caso è classificato secondo 200 variabili, e questa informazione è poi messa in un database. Questo è un progetto a lunga distanza e in corso, ma sono stati classificati abbastanza casi da poter analizzare caratteristiche simili.

Una scala che misura la forza di un caso è basata su quattro caratteristiche: le affermazioni dei bambini sulle vite precedenti; la presenza di voglie o di difetti congeniti; comportamenti che sono in relazione con le vite precedenti; la distanza tra la famiglia del bambino e la famiglia della personalità precedente. Questa scala è stata applicata a 799 casi e ha mostrato, per esempio, che l'apparente forza dei casi non dipendeva dall'attitudine che i genitori mostravano inizialmente verso le dichiarazioni del loro bambino – cioè l'entusiasmo dei genitori non faceva sembrare un caso più forte di quanto fosse in realtà. Ha mostrato anche che nei casi più forti, i bambini che hanno cominciato a parlare prima di una vita passata erano più emotivi quando parlavano dei loro ricordi e assomigliavano di più agli individui deceduti.

Un altro studio riguardava i resoconti che alcuni bambini hanno fatto di cose che succedevano durante l'intervallo tra la morte della personalità precedente e la loro nascita. Ha mostrato che rispetto a coloro che non avevano questo tipo di ricordi, i bambini che descrivevano questi “ricordi d'intervallo” facevano più affermazioni sulla vita precedente che poi si verificavano essere accurate, si ricordavano più nomi dalla vita precedente, avevano un punteggio più alto nella scala di forza del caso, ed era più probabile che fornissero il nome della personalità precedente e dettagli accurati sulla sua morte.

L'attenta analisi di 35 di questi casi in Birmania ha mostrato che questi ricordi di intervallo potrebbero essere divisi in tre parti: uno stadio di transizione, uno stadio di stabilità in un luogo particolare, e uno stadio di ritorno che comprende la scelta dei genitori o il concepimento. Le descrizioni dei bambini birmani erano messe a confronto con i resoconti delle esperienze vicino alla morte fatte da pazienti; si sovrapponevano molte volte con le esperienze di asiatici e avevano caratteristiche simili alle caratteristiche trascendentali delle esperienze vicino alle morte degli occidentali. Lo studio suggerì che le memorie d'intervallo e le esperienze vicino alla morte possono essere nel complesso considerati come esempi dello stesso fenomeno, delle testimonianze sulla vita dopo la morte.

Un'altra area recente di studi consisteva nel testare psicologicamente i bambini. Erlendur Haraldsson ha pubblicato studi su due gruppi di soggetti in Sri Lanka e uno in Libano. I bambini dello Sri Lanka andavano meglio a scuola dei loro compagni ma avevano dei lievi problemi comportamentali. I bambini in Libano sognavano di più a occhi aperti e mostravano bisogno di attenzione più dei loro compagni. I test dimostrarono che i bambini di entrambi i posti non erano facilmente suggestionabili. Lo psicologo Don Nidiffer ha valutato 15 bambini americani con memorie di vite passate, e in dati ancora da pubblicare, li trova abbastanza intelligenti e psicologicamente sani. Nessuno di questi studi indica malattie mentali.

Ricerche future
Studi di questo fenomeno stanno continuando in diverse aree. Haraldsson sta conducendo uno studio a lungo termine su adulti che erano stati studiati quando avevano parlato dei loro ricordi sulle vite passate da bambini. Ha intervistato soggetti in Sri Lanka e farà lo stesso in Libano. Produrranno una valutazione sistematica su come i soggetti diventano dopo l'infanzia, cosa che non è ancora stata fatta.

All'Università della Virginia continuerà il lavoro con il database, permettendo ulteriori analisi di particolari aspetti dei casi. In più i ricercatori si stanno concentrando sui casi americani, con lo scopo di collezionare casi più consitenti. Hanno anche intenzione di fare ulteriori valutazioni psicologiche sui casi americani. Quindi il lavoro prosegue, continuando l'impegno che Ian Stevenson ha cominciato 45 anni fa, per capire il fenomeno inusuale di questi apparenti ricordi di vite precedenti.

Jim B. Tucker, MD, psichiatra infantile all'università della Virginia, è l'autore di Vita prima della vita: un'investigazione scientifica di ricordi delle vite precedenti dei bambini (St. Martin's Press, 2005). Tucker gradirebbe sentire di nuovi casi di bambini che hanno ricordi delle loro vite passate e può essere trovato all'indirizzo: jbt8n@virginia.edu.
(Ripubblicato con il permesso dell'autore. Questo articolo è comparso originariamente su Shift magazine, nel dicembre del 2007, pubblicato dall'Istituto delle scienze noetiche (www.noetic.org).

di Jim B. Tucker
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://www.visionarylead.org/vl/jim_tucker.htm

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Cosa la scienza non può provare

Se la scienza non può nemmeno confutare l'esistenza degli unicorni, come può confutare l'esistenza di Dio?

Sento spesso la frase: “la scienza ha provato che Dio non esiste”. Non vi lasciate nemmeno intimidire da una tale dichiarazione. La scienza è completamente incapace di provare una cosa del genere.

Non lo dico perché non mi piace la scienza, ma piuttosto perché ne so un po' su come funziona. La scienza lavora per induzione, il metodo induttivo implica la ricerca esterna, nel mondo, di cose e disegna conclusioni generali rispetto a esse basate sull'osservazione. Gli scienziati possono solo tracciare conclusioni su quello che trovano, non su quello che non possono trovare.

Ad esempio, può la scienza provare che gli unicorni non esistono? Certamente no. Come potrebbe la scienza provare che gli unicorni non esistono? Tutto quello che la scienza può fare è dire che gli scienziati possono aver cercato per molto tempo gli unicorni e non averne trovato nessuno. Potrebbero perciò concludere che nessuno è giustificato nel credere all'esistenza degli unicorni. Potrebbero mostrare come alcuni fatti nel passato considerati essere prova dell'esistenza degli unicorni, possono essere spiegati adeguatamente con altre cose. Potrebbero invocare il rasoio di Occam in favore di una spiegazione più semplice per il fatto che gli unicorni esistono. Ma gli scienziati non possono mai provare che gli unicorni di per sé non esistono.

Da quando la scienza, per sua natura, è nata non è mai stata capace di provare la non esistenza di qualcosa, non si può con certezza affermare che la scienza ha provato che Dio non esiste. Questo è un uso improprio della disciplina, una tale dichiarazione richiederebbe l'onniscienza. Il solo modo per cui uno può dire che una cosa non esiste è non utilizzando il metodo induttivo, ma utilizzando il metodo deduttivo, mostrando che c'è qualcosa riguardo al concetto stesso che è contraddittorio.

Io posso dire con assoluta certezza che quadrati tondi non esistono. Perché? Non perché ho cercato nell'universo intero per essere sicuro che non ci sono quadrati tondi, nascosti da qualche parte dietro a una stella. Non ho bisogno di cercare in tutto il mondo per rispondere alla domanda.
Il concetto dei quadrati tondi implica un concetto contraddittorio, e perciò non può essere vero. Una cosa non può essere quadrata e tonda allo stesso tempo (altrimenti non è un quadrato). Una cosa non può essere un cerchio e quadrato allo stesso tempo (altrimenti non è un cerchio). Per cui, i quadrati tondi non esistono. Le leggi della razionalità (nello specifico la legge della non contraddizione) esclude la possibilità della loro esistenza.

Questo significa, quindi, che tutta la conoscenza induttiva è casuale. Uno non può conoscere nulla induttivamente con assoluta certezza; il metodo induttivo ci da una conoscenza che è solo probabilmente vera. La scienza, perciò, non può essere certa riguardo qualcosa in senso assoluto. Può fornire un elevato grado di certezza, basata sull'evidenza che forti conclusioni scientifiche la giustifichino, ma il suo metodo non permette mai certezza.

Se volete conoscere qualcosa per certo, con nessuna possibilità di errore – quella che è chiamata certezza apodittica in filosofia – dovete adottare il metodo deduttivo.
Ci sono stati casi di uso del metodo deduttivo per mostrare che certi modi di pensiero riguardo a Dio sono contraddittori. Il problema deduttivo del diavolo è uno di quelli. La discussione fa così: se Dio fosse completamente buono, si libererebbe del diavolo. Se Dio fosse realmente potente, sarebbe in grado di liberarsi del diavolo. Visto che abbiamo ancora il diavolo, allora Dio non è né completamente buono e nemmeno realmente potente, o nessuno dei due, ma non può essere entrambi.

Se questa discussione è confermata allora il Cristianesimo è sconfitto, perché cose contraddittorie non possono essere vere allo stesso tempo (il credo che Dio è sia buono che potente rispetto al diavolo). Il lavoro del cristiano, a questo punto, è di mostrare che non c'è necessariamente una contraddizione nel suo modo di vedere Dio, che l'amore sincero non richiede che non ci sia il diavolo o la sofferenza, e che prevenirla non è lo scopo della forza di Dio. Io penso che possa essere fatto e ho affrontato questo problema in un altro posto (vedi La forza di Dio e il problema del Diavolo).

Non essere così credulone o intimidito da nessun commento secondo cui la scienza ha affermato che Dio non esiste. La scienza non può farlo perché utilizza il metodo induttivo, non il metodo deduttivo. Quando sentite qualcuno affermarlo, non contradditeli. Semplicemente fategli questa domanda: “Come può provare la scienza che qualcosa come Dio non esiste? Spiegami come la scienza può farlo. Spiegamelo chiaramente”.

Potete anche scegliere qualcosa che non credete esista veramente – unicorni, folletti – ad esempio. Fate sì che quella persona vi mostri, in linea di principio, come la scienza sia capace di provare che ogni cosa particolare non esista. Non sarà capace di farlo. Tutto quello che riuscirà a fare sarà mostrarvi che la scienza non ha provato che certe cose esistono, non che non esistono. C'è differenza.

Qualcuno ritiene che se la scienza non ci da ragioni di credere in qualcosa, allora non esiste una buona ragione. Questa è semplicemente la falsa assunzione dello scientismo. Non considerare mai l'idea che la scienza è il solo metodo disponibile per imparare le cose riguardo il mondo.
Vi ricordate la frase del film Contact? Ellie Arroway diceva che amava suo padre, ma non poteva provarlo scientificamente. Significa che lei davvero non lo amava? Nessun esperimento scientifico conosciuto sull'uomo potrebbe mai provare una cosa del genere. Ellie conosceva il suo amore per suo padre direttamente e immediatamente. Non doveva apprenderlo da qualche test scientifico.

Ci sono cose che sappiamo essere vere, che non conosciamo attraverso prove empiriche, i cinque sensi, ma attraverso altri modi. La scienza sembra darci un'informazione vera, o approssimativamente vera, circa il mondo e utilizza una tecnica che sembra essere affidabile in generale (anche questo però è motivo di dibattito tra i filosofi di scienza).

Una cosa che la scienza non può fare, nemmeno in linea di principio, è confutare l'esistenza di qualcosa. Così quando le persone provano ad utilizzare la scienza per confutare l'esistenza di Dio, la utilizzano illegittimamente. Ne stanno facendo un uso errato e questo fa solo apparire la scienza nel modo sbagliato.
Il modo in cui molti cercano di mostrare che Dio non esiste è semplicemente affermandolo, ma questa non è una prova. Non è un'evidenza. Gli scienziati ogni tanto se la cavano con questo pretendendo che la legge scientifica, legge naturale, debba spiegare ogni cosa. Se non può spiegare un atto sovrannaturale o un Essere sovrannaturale allora entrambi non possono esistere. Questo però è barare.

Gli scienziati non hanno dimostrato che Dio non esiste; lo stanno semplicemente supponendo in molti casi. Hanno imposto questo “verismo” alle persone e poi agito da quel punto di vista. Agiscono come se stessero dicendo davvero qualcosa di profondo, quando tutto quello che hanno fatto è darvi un un'opinione ingiustificata.

di Gregory Koukl
Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://www.str.org/site/News2?id=5559

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Scienza e Spiritualità

Al giorno d'oggi, si fanno spesso sforzi utilizzando il moderno metodo scientifico per dedurre o provare l'esistenza di una dimensione spirituale. Elettrodi sono attaccati alla testa dei mediatori, i sensitivi e coloro che usano la visione a distanza sono testati per la loro accuratezza e consistenza e i risultati delle intenzioni e delle preghiere sono misurati e quantificati statisticamente.

Ma cosa accade quando, invece di cercare di utilizzare il finito per provare l'infinito, applichiamo il modello sistematico che la moderna metodologia scientifica ci ha dato su tutti i lavori dei grandi maestri? Possiamo forse distillare uno schema comune per analizzare gli insegnamenti di Gesù, Krishna, Buddha, Maometto, Rumi e così molti altri, per sintetizzare le scoperte su un'ipotesi su cui lavorare? Un'ipotesi così completa che, quando è applicata a tutte le maggiori religioni del mondo, può essere ritrovata in ognuna di esse, e allo stesso tempo comprendere ogni cosa, dalla visione a distanza alla reincarnazione, alle esperienze vicine alla morte (NDE) e alle esperienze fuori dal corpo.

Il vero spirito della scienza, andando indietro di migliaia di anni, è sempre stato una ricerca della conoscenza per la verità. Infatti la parola “scienza” deriva dalla parola latina sciens, che significa semplicemente “sapere”, come onnisciente o che sa tutto. Il relativamente giovane, moderno metodo scientifico è arrivato da poco, ma ci da un sistema passo dopo passo, che include assunzioni, definizioni, assiomi, postulati e ipotesi, e poi suggerisce dei protocolli, metodi e tecniche per provare o confutare un data teoria.

Così se noi andassimo a utilizzare il sistema passo dopo passo per esaminare quello che tutti i grandi maestri hanno cercato di comunicare,cosa sarebbero questi assiomi, definizioni, assunzioni e ipotesi? E quale teoria andremmo a isolare e quali protocolli, metodi e tecniche useremmo per provare o confutare questa teoria? In un vero approccio mentale scientifico, la ricerca nelle varie tradizioni spirituali non includerebbe solo i testi più importanti, ma anche tutte le informazioni disponibili. Ad esempio, nel disegnare una chiara comparazione tra i messaggi fondamentali del cristianesimo verso altre tradizioni, sarebbe non scientifico escludere i molti, molti documenti che furono rimossi dalla Bibbia come il Vangelo di Tommaso, il Vangelo di Maria, la Didaché, Pistis Sophia, il Vangelo di Pietro, ecc.

Per iniziare con questo metodo scientificamente, inizieremo con le semplici definizioni e assiomi che si trovano in ogni fede. Possiamo prendere, ad esempio, una semplice definizione di verità. Se guardiamo a quello che tutti i maestri hanno detto, riconosceremo una definizione di Verità come questa: la Verità è ciò che non cambia, ogni cosa che cambia non è reale. Inoltre, possiamo prendere come assioma da utilizzare, cose come i concetti tipo: non siamo il nostro corpo, non siamo il nostro ego, non siamo i nostri ricordi e non siamo la nostra mente. Come in tutte le cose nel metodo scientifico, iniziamo a utilizzare questi mattoni come basi per le definizioni e assiomi per costruire piano piano un modello.

Mentre il moderno metodo scientifico rifiuta la reincarnazione senza discussione, perché è assolutamente impossibile da provare o confutare usando i suoi protocolli e tecniche, ci sono prove a sufficienza in ognuna delle grandi tradizioni del mondo che la reincarnazione è reale, il che sarebbe irragionevole da escludere come postulato nel nostro modello. Se guardiamo a qualcosa tipo il concetto del peccato originale nel giudaismo e nel cristianesimo, sembra un concetto mitologico fuori moda per molte persone, ma tutto d'un tratto inizia ad avere molto senso quando lo confrontiamo con l'idea delle tradizioni occidentali del karma.

Il concetto primario che sembra essere comune argomento tra tutti i maestri è che esiste un Sé, un Atman, un Dio, una Coscienza cosmica, il Non duale. In aggiunta possiamo estrarre da questa idea il corollario che, attraverso il raggiungimento di più alti stati di coscienza è possibile diventare auto-realizzati. Cosa realmente il Sé è non è mai stato davvero descritto (tranne che attraverso parabole), ma possiamo assumere che esista. Perciò guardando a questo modello scientificamente, prenderemo l'esistenza di un Sé che tutto pervade come la nostra teoria primaria. Possiamo prenderlo come un passo in avanti e applicare una scientifica verità lapalissiana: che se un essere umano può avere un'esperienza, allora ogni essere umano può avere la stessa esperienza. Per cui i principi fondamentali del moderno metodo scientifico di ripetibilità e verifica indipendente, sono parte del nostro approccio scientifico.

Una volta che abbiamo creato scientificamente il nostro modello per la spiritualità, usando come base tutti i più grandi lavori dei Maestri, possiamo tornare a qualche citazione individuale e ricavarne nuovi significati. Ad esempio, quando Gesù dice: “Io sono la via, la verità e la luce”, lui sta parlando come Maestro auto-realizzato e non dalla prospettiva di un individuo separato dal Tutto. Così chiaramente, ogni Maestro auto-realizzato potrebbe dire esattamente le stesse parole e nessuno di loro contraddirrebbe l'altro. Possiamo vedere qui come, da una prospettiva, appare che Gesù stia incoraggiando l'esclusività, ma da un'altra prospettiva egli sta usando un approccio scientifico. C'è solo un'unica destinazione perché c'è solo un Sé. Almeno queste sono le teorie base, i postulati, i corollari, gli assiomi e le definizioni che abbiamo preso nel nostro modello per provare o confutare.

Per arrivare alla verità, dobbiamo ancora guardare scientificamente a uno spaccato di tutte le tradizioni per tirar fuori i protocolli, i metodi e le tecniche raccomandate da tutti i grandi Maestri per essere utilizzate per la verifica. Ci è stato detto che sebbene siamo un tutt'uno, la cosa che crea e perpetua questo falso senso di separazione è l'ego. Ci è stato anche detto che la reincarnazione gioca un ruolo vitale nel perpetuare questa illusione, e che parte di ciò che ci impedisce di conoscere il nostro vero Sé è la nostra stessa mente, che costantemente guarda il mondo senza piuttosto essere nel mondo. Perciò sappiamo che per condurre il nostro esperimento scientifico all'interno delle linee guida prescritte, la regolamentazione di cose come l'alimentazione e altre attività aumentano enormemente le possibilità di successo.

Infine il metodo, che è la colonna portante sia della prova che della confutazione dell'esistenza del Sé, è la meditazione. In meditazione, siamo capaci di allenare scientificamente le nostre menti per calmarci sino al punto dove iniziamo ad avere esperienza della nostra vera essenza. Quando impariamo come trovare l'interruttore per spegnere il nostro ego, i nostri ricordi o la razionalità e le nostre emozioni, iniziamo a realizzare che siamo molto più che solo i nostri corpi e le nostre menti e che ogni cosa che i grandi Maestri ci hanno sempre insegnato su questo pianeta ha le sua fondamenta nella verità.

8 marzo 2013 di Frank Huguenard
Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://www.wakingtimes.com/2013/03/08/science-spirituality/

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Invece di volere, decidiamo!

È vitale comprendere la differenza tra volere che qualcosa succeda e scegliere che qualcosa succeda. Scegliere equivale a prendere una decisione, decidere che qualcosa accada. Scegliere che accada è una forte vibrazione energetica che viene da un posto in cui sappiamo che qualcosa sta per succedere. Il volere ha una vibrazione bassa, viene da un posto in cui ci sono la paura e il dubbio che “potrebbe non succedere”. Se ripetete le parole volere e scegliere, sentirete la differenza dentro di voi.

Il miglior modo di fare qualcosa è non di immaginare come potrebbe essere una volta accaduto – perché non è possibile per noi saperlo (dato che non è successo)! Oltretutto potrebbe anche essere più bello di come ce lo siamo immaginati… quindi concentratevi sul presente. Concentratevi sul fare. Il fare è essere in un modo in cui non siete mai stati prima. È vedervi come un essere fatto di energia, ma in un corpo fisico che interagisce con tutto ciò che lo circonda – che è fatto della stessa materia energetica di cui siete fatti voi.

Cominciate ad abituarvi a questo vostro nuovo modo di essere. Chiedetevi “Chi sono io? Chi sono io davvero?” E credetemi, la persona che siete davvero difficilmente sarà la persona che siete stati per chissà quanti anni, da quando eravate piccoli e la vita era solo felicità.

Cominciate a chiedervi cosa sentite, invece che cosa pensate… I sentimenti sono la nostra verità, ci danno un riscontro energetico rispetto a tutto ciò con cui interagiamo (energeticamente). Ci fa sentire bene o no? Questa è la domanda che dovreste farvi ogni volta che fate, dite, mangiate, ascoltate, parlate, toccate qualcosa.
Con l'alba di un nuovo modello sotto il One People's Public Trust (OPPT), la cosa più importante che possiamo fare adesso, per portare avanti la nuova realtà che stiamo scegliendo è l'esercizio dell'oro dell'amministratore fiduciario dell'OPPT Heather Tucci-Jarraf. Il suo messaggio in una recente intervista è stato forte e chiaro:

Chiedo che ognuno si concentri coscientemente sull'esercizio dell'oro per le prossimo 48 ore. Scrivete 'oro' sulla vostra mano, sui post-it e attaccateli ovunque oppure visualizzate oro nel vostro cuore e nel vostro cervello in modo che vi entri dentro a ogni respiro. È tempo di ricaricarsi e fare. Divertiamoci.

Fare questo ci avvicina a quello che ora scegliamo. Facendo smetterete di volere qualcosa, perché quel qualcosa sarà qui, ora. Si arriva dove si vuole arrivare solo concentrandosi sui passi di fronte a noi. E facendolo vi accorgerete improvvisamente di essere lì – senza sapere come è successo. Quando siete totalmente concentrati sul fare, diventate vi allineate completamente con dove volte andare.

Credetemi, so di cosa parlo, perché è così che ho scalato fino alla vetta del monte Everest, la Dea Madre della Terra, la montagna più alta della nostra bellissima terra. Proprio come voi adesso, non ero sicura che sarebbe successo, che avrei raggiunto la cima. Come voi adesso, avevo paura di ciò che non conoscevo – di arrivare più in alto di quanto la maggior parte delle persone abbia fatto, di congelarmi, di morire lassù. Non sapevo cosa sarebbe successo (come voi). Ma nel profondo di me c'era questa Conoscenza Interiore che mi faceva pensare di potercela fare, che sarebbe accaduto. Quindi ho continuato. Senza guardare la cima, senza nemmeno pensare alla cima, perché non riuscivo a immaginare come sarebbe potuto essere arrivare lassù (proprio come non possiamo immaginare adesso che aspetto ha la nostra nuova realtà).

Quindi ho semplicemente messo un piede dopo l'altro, e dato che ero così concentrata sul fare e non stavo pensando al voler essere lì, non mi è sembrato difficile. Per molte persone è da pazzi pensare che non sia stato difficile arrampicarsi a 29,000 piedi, l'altezza del viaggio su un jet, ma non lo è stato perché ero in sintonia con l'energia della montagna. Sapete com'è quando siete talmente appassionati da quello che state facendo, talmente presi, che vi possono girare un sacco di cose attorno ma voi non ve ne accorgete? Ecco, questo è quello che voglio dire. E noi abbiamo bisogno di essere così adesso. Presi. Concentrati su quello che stiamo facendo per arrivare dove scegliamo di essere. Non solo dove vogliamo essere… Capite cosa intendo?

Facendo in questo modo mi sono ritrovata ad arrampicarmi sulle ultime salite, lungo quelle creste ondulate, sulla sommità del monte Everest. E mentre mi trovavo sul punto più alto della terra e guardavo il mondo che si mostrava di fronte a me, sbalordita dall'incredibile bellezza che mi circondava, mi sono sentita davvero più vicina al sole, alla luna, alle stelle che alla terra. Mi sembrava di poter quasi toccare il cielo, che era di un meraviglioso blu cobalto. E man mano che la terra scompariva, scompariva verso l'infinito, mi sono resa conto della vastità dell'universo; del suo potenziale senza limiti, del nostro potenziale senza limiti.

E ho realizzato all'improvviso che alla fine ho trovato me stessa. Perché facendo una cosa del genere, qualcosa di così difficile e pericoloso, non puoi essere nient'altro che te stessa. Abbassi la guardia, la maschera non c'è più. E in quel secondo di riconoscimento ho capito che quel qualcosa che mi sfuggiva e che avevo cercato per tutta la vita, che avevo sempre pensato fosse l'uomo giusto, il compagno giusto, il marito perfetto, ero io in realtà. E lì, sulla cima del mondo, avevo trovato quello che avevo sempre cercato. Avevo trovato me stessa.

E ci troviamo qui adesso. Ci troviamo al punto in cui essere concentrati ed essere noi stessi, autenticamente, è ciò che porterà avanti questa nuova realtà. Quindi concentratevi sul fare, siate voi stessi e non vi preoccupate del resto… qualunque cosa comporti. Credetemi, varrà la pena aspettare, e so che lo sapete anche voi.

Con amore, Sue.

2 marzo 2013 di Susan Harper Todd
Traduzione: Laura Rizzotto
Editing: Matteo Bedendo

Link: http://wakeup-world.com/2013/03/02/instead-of-wanting-lets-decide/

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Una ghiandola pineale senza fluoro è più importante che mai

C'è stata qualche controversia rispetto all'attività di aggiungere il fluoruro sintetico all'acqua comunale e da altre parti, ma non abbastanza. L'importanza di questo problema è maggiore di quanto si pensi. La fluorizzazione (la pratica di aggiungere il fluoruro all'acqua, ndT) si colloca con gli OGM e le vaccinazioni contaminate forzate tra i più grandi crimini contro l'umanità.

Comprendere i differenti tipi di fluoruro
Ci sono due tipi di fluoruro:

  1. Il fluoruro di calcio, che esiste naturalmente nelle riserve delle falde acquifere, ed è relativamente benigno; anche se un consumo giornaliero troppo elevato può portare a problemi ossei e dentali. Il fluoruro di calcio è utilizzato per bilanciare l'avvelenamento da fluoruro sintetico quando accade. Questo fattore di riscatto indica che il fluoruro di calcio nella sua forma naturale neutralizza molto gli effetti tossici del fluoruro sintetico.
    D'altra parte, i tipi di fluoruro aggiunti all'acqua comunale e a altre bevande e cibi sono prodotti di scarto delle industrie nucleari, dell'alluminio e maggiormente, ora ,dei fosfati (fertilizzanti). L'EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale) ha classificato queste come tossine: acido fluorurosilicato, silicofluoruro di sodio e fluoruro di sodio.

  2. In questo articolo, il termine fluoruro di sodio indicherà tutti e tre i tipi. Quest'ultimo è utilizzato per la derattizzazione e come pesticida. Secondo uno studio scientifico fatto diversi anni fa, Comparative Toxicity of Fluorine Compounds (Tossicità comparativa dei composti del fluoruro), i rifiuti industriali del fluoruro di sodio sono 85 volte più tossici dell'esistente in natura fluoruro di calcio.

Rischi per la salute del fluoruro di sodio
Di solito, il maggior parte del fluoruro che entra nel corpo non è eliminato con facilità, tende ad accumularsi nelle parti del corpo come denti e ossa. Di recente è stato scoperto che si accumula maggiormente nella ghiandola pineale (ghiandola endocrina che produce melatonina, ndT), che si trova al centro del cervello.

Questa conseguenza della fluorosi dentale, che danneggia seriamente i denti, causata dalla fluorizzazione giornaliera è stata documentata. Ancora, l'Associazione Americana Dentale (AMA) continua a cavalcare un cavallo morto, promuovendo il fluoruro. C'è il rifiuto di ammettere che invece di prevenire la rovina dei denti, il fluoruro di sodio, causi danni dentali anche maggiori.

Il rilascio di fluoruro di sodio nell'acqua e nel cibo crea, anche, altri più seri problemi di salute, che non sono largamente pubblicizzati, a volte messi a tacere. Non di meno, oltre alla fluorizzazione, laboratori indipendenti e ricercatori rispettabili hanno collegato i seguenti problemi di salute con la prolungata e giornaliera assunzione di fluoruro di sodio:

  1. cancro;

  2. danni genetici al DNA;

  3. disturbo della tiroide: danneggiando il sistema endocrino completo e portando all'obesità;

  4. disturbi neurologici: diminuzione del Qi e incapacità di concentrazione, letargia e stanchezza;

  5. Alzheimer;

  6. disturbo della melatonina: minore immunità al cancro, aumento dell'invecchiamento e difficoltà nel sonno;

  7. ghiandola pineale: calcificazione, che blocca la ghiandola localizzata nel mezzo del cervello.

Come ci siamo incastrati con questa roba?
Secondo il giornalista investigativo Christopher Bryson, autore de The Fuoride Deception (L'inganno del fluoruro) inserire grandi quantità di fluoruro di sodio nell'acqua e nel cibo era un piano propagandistico sponsorizzato dalle industrie che erano state imputate dell'eliminazione di materiali tossici.
Il fluoruro era necessario per il processo di arricchimento dell'uranio. La propaganda pro-fluoruro ebbe inizio durante il Progetto Manhattan che creò la prima bomba atomica nel 1940. La svolta fu di convincere i lavoratori e i cittadini del luogo in cui era collocata la più grande centrale nucleare nel Tennessee, che il fluoruro era non solo sicuro, ma buono per la salute dentale dei bambini.

Nei primi anni '50, il noto maestro della manipolazione e padre della pubblicità, Edward Bernays, continuò la campagna per l'aggiunta del fluoruro nell'acqua come un esperimento di ingegnerizzazione del consenso umano! Poi l'AMA colse il problema dentale e appoggiò l'aggiunta del fluoruro di sodio all'acqua potabile. I pochi studi sulla salute e i rapporti dissidenti furono come solito fatti tacere. Quelle voci dissidenti furono congedate come chiacchiere a prescindere dalle loro qualifiche.
All'incirca 2/3 della fornitura d'acqua degli Stati Uniti è corretta con fluoruro di sodio, che è un comune pesticida, che rimane in alcuni cibi come: soda, succhi d'arancia e anche le bottiglie di acqua per bambini contengono aggiunte di fluoruro. Consumatori attenti, leggete con attenzione le etichette.

Evitare la fluorizzazione
Tenete presente che la bollitura aumenta solamente la concentrazione di fluoruro nell'acqua, ma rimuoverlo dall'acqua potabile non è così difficile. L'osmosi inversa lavora molto bene nell'eliminazione del fluoruro di sodio. Se possiedi la tua casa e hai soldi da spendere te ne puoi installare uno sotto il lavello in cucina. Che è molto conveniente per rimuovere il fluoruro dall'acqua del rubinetto.

Se non è questo il caso, prendi un paio di grandi brocche e riempile dai dispositivi per l'osmosi inversa nei negozi di cibi salutari, supermercati e altri posti. Ci sono diversi tipi di queste macchine in giro, di solito l'etichetta riporta l'uso di osmosi inversa e prendono le monete. È così più accessibile e meno costoso se non puoi installarne uno dove vivi.

L'importanza psicologica della ghiandola pineale
Durante gli ultimi anni '90 in Inghilterra, una scienziata di nome Jennifer Luke intraprese il primo studio sugli effetti del fluoruro di sodio sulla ghiandola pineale. Determinando che questa ghiandola, localizzata al centro del cervello, era un bersaglio per il fluoruro. L'epifisi o ghiandola pineale assorbe semplicemente più fluoruro di ogni altro tessuto fisico nel corpo, anche delle ossa.

Vista l'importanza di questa ghiandola per il sistema endocrino, le sue conclusioni furono fondamentali. Lo studio fornì il collegamento mancante per molti danni psicologici da fluoruro di sodio che sono stati ipotizzati, ma mai collegati con successo. Un'origine reale alla radice della reazione a catena che blocca l'attività endocrina fu isolata.
Buona notizia, anche se la frequente esposizione al sole, per 20 minuti o circa alla volta, aiuta a stimolare la ghiandola pineale calcificata dal fluoruro. Perciò ricordati di levarti il cappello. Questo è più importante di quanto molti pensino, perché l'epifisi influenza in maniera importante altri enzimi e l'attività endocrina, inclusa la produzione di melatonina.

Il collegamento con il 2012
Un accenno sul 2012, una data di cui molti hanno sentito parlare. Secondo Carlos Barrios, antropologo, storico e investigatore, il quale fu iniziato a prete cerimoniale Maya e guida spirituale, dice:

“Gli antropologi visitano il tempio e leggono le iscrizioni… ma non leggono i segni correttamente… Altre persone scrivono riguardo la profezia dei Maya e dicono che il mondo finirà a dicembre 2012. Il mondo non finirà, si trasformerà.

Carlos Barrios sostiene che la trasformazione sarà sia spirituale che fisica, e che la transizione è iniziata nel 1987. Egli dice che siamo in una transizione spirituale dalle regole del materialismo, avidità e inimicizia verso un periodo di cooperazione e pace, ma non senza difficoltà. Le oligarchie attuali sono felici con ciò che hanno e non lo vogliono mollare, inoltre sono potenti. I Maya hanno detto che il 2012 marca la fine del periodo del quarto sole e l'inizio del quinto.

Carlos sottolinea che la rivoluzione antagonista contro la classe al potere non funzionerà. Dipende da coloro che vogliono questo cambiamento, collegarsi con altri che la pensano allo stesso modo e iniziare attivamente a creare reti di reale cooperazione. Il vecchio si sbriciolerà. Il nuovo periodo sorgerà con crescenti dolori, la cui durezza dipende dalla nostra capacità di accettare cosa sta accadendo e seguirne il fluire. Questo, dice, richiede l'evoluzione dell'amore incondizionato, con un cuore semplice e aperto, perdono e cooperazione con meno competizione tra gli ego.

Collegare la ghiandola pineale con il 2012
Be', cosa a che a fare tutto questo con l'epifisi? Molto. È considerata un portale dentro di noi o verso il nostro Sé più alto secondo i maestri yogi, incluso Paramahansa Yogananda, autore de Autobiography of a Yogi (Autobiografia di uno Yogi). La fisica la considera il collegamento per esperienze inter-dimensionali. È associata con quello che molti chiamano il terzo occhio o sesto chackra, che è una porta per un livello più alto di coscienza e felicità.
È vitale nel supporto dell'intuizione, un'abilità che sarà necessaria durante questi tempi duri. Così è necessaria per evolvere spiritualmente, per creare una migliore comprensione, accettazione dei nostri compagni umani e una più facile cooperazione di gruppo. La meditazione è parte di questa evoluzione. Questo, un po' di sole, riposo e buon cibo, possono causare l'ammorbidirsi di una ghiandola pineale calcificata e permettere l'apertura del portale.

Uno psichiatra inusuale, professore di medicina all'Università di Nuovo Messico, e buddista praticante, Dr. Rick Strassman, MD, ha scritto un libro riguardo ad attuali studi su persone sotto la droga psichedelica DMT, chiamata DMT, La molecola dello spirito. Egli ha scoperto, tra le altre cose, che l'epifisi è una fonte di produzione di DMT durante la nascita e la morte, e durante esperienze vicine alla morte e mistiche. Questo approccio chimico avalla l'idea della ghiandola pineale come portale, dove lo spirito passa attraverso altre dimensioni o entrando nel mondo fisico o lasciandolo.
Gli sciamani dell'America meridionale e centrale usano l'Ayahuasca, una pozione di erbe che stimola la DMT per la guarigione psichica e cerimonie di iniziazione spirituale. Hanno esteso le loro cerimonie con l'Ayahuasca viaggiando per il mondo o aprendo i loro luoghi ai non nativi. Fanno ciò urgentemente in anticipazione del 2012. Il loro desiderio è di fare espandere la coscienza individuale, così che la transizione della coscienza sarà facilitata e incorporata da quanti più possibile.

Questa informazione ha l'intenzione di collegare il mondo fisico della ghiandola pineale o epifisi a stadi più elevati di consapevolezza e verso altri spazi. Il punto non è di appoggiare o scoraggiare l'uso di droghe psichedeliche, ma di incoraggiare la guarigione, la meditazione e la crescita spirituale mantenendo la ghiandola pineale libera dal fluoruro di sodio. Il 2012 sta arrivando è tempo di mettersi in forma.

2 giugno 2009 di Paul Fassa
Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto

Link: http://www.naturalnews.com/026364_fluoride_pineal_gland_sodium.html

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